Sabella Maria Cristina
IL MIO VIAGGIO VERSO L'ORIZZONTE
Raggiungerò l'orizzonte
poi mi girerò indietro
un'ultima volta
per imprimere
nella memoria
il luogo che abbandonerò.
Lo guarderò a lungo,
cercherò di ricordare
tutti i momenti più
belli,quelli che mi hanno
fatto sorridere,
quelli tristi, li ho già
chiusi in una cassetta
a doppia mandata.
Guarderò il prato verde
e il mare azzurro,
il cielo blù e quello ambra.
Fotograferò nella mia mente
il suo sorriso e i suoi occhi.
Ricorderò la sua voce
e il profumo della sua pelle
Poi andrò, raggiungerò
il mio orizzonte.
(Maria Cristina Sabella)
Salvadori Davide El Ghitarrino
A-T-O-M-I
Son per te queste lettere
gettate alla rinfusa nel mondo.
Son per te
vomitate finalmente
perchè da troppo ormai
marcivano nella mia bocca,
marcivano nello stomaco
pieno di quelle farfalle
svolazzanti giorni fa tra colori.
Te lo dico
in confidenza:
anche in questo nuovo mondo
mai troverò farfalle più colorate
o tempesta più affascinante.
(Davide El Ghitarrino Salvadori)
Salvitti Angela
MUSA
Sperimentare i suoni
delle vocali
non uso le mie iniziali
non sudano le mani.
Verbo all'infinito,
un rigo,un sostantivo.
Nativo,recidivo,vivo
semplicemente una divinità del suono accostato
solo un aggettivo sostantivato.
Rima romantica,quella baciata
ma la scrivo come quella alternata,
canzonetta o ballata
Musa,mi hai ispirata.
Sperimentare così,
per ingannare
il tempo fugace,
la pace.
(Angela Salvitti)
Sanfilippo Maria Catena
SENZA SOGNI
Quel che risuona
è il riverbero stanco
dei sogni appassiti
sulla pietra nuda.
Vuoto che implode
che lascia ferite
bruciate dal sale.
Si fissa lo sguardo
su un impossibile orizzonte
alibi pietoso
per un ostinato percorso.
Riposo non c'è
in nessun luogo
mai.
(M. Catena Sanfilippo)
Saponaro Raffaele
RINASCERÒ DI NUOVO BATTITO
Guardai il cielo.
E le stelle.
E l'oceano.
E poi la Terra.
E mi domandai:
“Perchè siamo rinchiusi qui,
in una dimensione senza via d'uscita,
senza respiro, senza tregua,
senza giorni felici.
Siamo costretti qui,
in un palmo di odio e d'amore,
in cui ogni cosa che si crea,
immediatamente si distrugge.
Le lacrime alimentano la sorgente
che porta agli inferi più bui,
e la tristezza diventa nebbia
che offusca la vista dei viandanti, alla deriva.
Gli esseri sembrano scontrarsi,
gli uni con gli altri, e odiano la pace, e amano vincere,
sulla carcassa fredda del nemico.
Gracili spettri della notte,
furiose tempeste di ogni dove,
si aizzano e creano vortici di orrore e miseria.
Bramano odio, temono il fiore che grida vita alla morte.
E non c'è aria, non c'è vento di gloria.
É tutto un girovagare di serpenti di nero.
Ànimati vento d'amore.
Spargi il sangue della tua prediletta felicità.
Alimenta la Terra arida.
Ruba polvere di stelle al Dio Zeus,
per donare agli uomini un nuovo fuoco.
Lascialo risplendere e vivere del giorno.
Custodiscilo e proteggilo come un figlio,
stretto al grembo caldo della propria madre.
Alimentalo d'ambrosia.
E innalzalo al cielo, innalzalo all'eterno,
così che possa rinascere
di nuovo battito.”
(Raffaele Saponaro)
Sardanelli Caterina
CILICIO VAGABONDO
Emigrar vorrei a guatare l'adamentina alba passeggiar verso l'Oro,
ove paradisiache valli avviluppano l'Alma mia.
Ma cappa di nubi vomita doglia fremente e tristia mulina lamentevole.
Gelo cattura il cuore e sole non s'affaccia sul balcone, l'han spento,
neppure una carezza elargisce a questa dolce febbre d'amore?
Sogno d'angeli respiro rubando nel fracasso della vita quand'ero pulzella,
balzano ogn'ora nel grigio e silenzioso cuore, pensieri ingialliti.
Perché non s'apre un orizzonte tra le dita a cercare refrigerio nel mio colorato sentiero?
Un dì morrai schioppo violento?
Florilegio drammatico dell'umano travaglio, a te, han dato l'aureola della vita?
Oh, catello di rosa vestito di piuma, tingi d'oro il buio e il tetto del mondo s'eleva a rompere la mestizia.
Parola AMORE inneggiano le opere mortali, la tua voce rompe il mugghio cupo,
dipoi sbriciola la vita, memoria bolle e scia amara sorseggio.
Lutto preme nel cuore e il nulla s'accumula a graffiare "questo alito freddo".
"Questo mio tempo" buioso dice addio?
Orsù, s'apre spumeggiante l'aria errante e le lagrime sgualcite vagano...
Guato: colori, profumi, quiete, tempesta e la felicita agogno pazza d'amore.
Ridi, non piangere!
Che fai? Guarda come rido io?
Ma è un'allucinazione?
"Un soave mare in tempesta" è il tempio della vita.
Ora, il cilicio vagabondo fantastica ossigeno puro, giovine speranza ammantella sorrisi nel focolare.
Chiude la porta, scioglie come neve il crepuscolo di pietra e grida: Presente, alla vita!
(Caterina Sardanelli)
Scarsella Planzo Cristina
TRA CILIEGIA E CILIEGIA
Che la pace non sia
un recondito luogo
tra ciclopici mostri
e grovigli di sterpi
al quale arrivare
dopo graffi crudeli
d'apostatici impegni,
tra promesse incompiute
e parole confuse
e morsi di serpi.
Che la pace non sia
un tesoro nascosto
nel fondo del mare
di un mondo ormai vuoto
di croci del cuore,
colmo invece di quelle
dei bui cimiteri
di mani legate,
di fedi bendate
e imbavagliati pensieri.
Che la pace sia invece
una fontana di fiori
ai confini del pianto
e dell'umana miseria;
sia il sorriso riacceso
tra ciliegia e ciliegia,
il sospiro voluto
in ogni nostra preghiera,
l'abbracciare l'immenso
e il cantare il Suo canto,
d'amore parlare
e per amor lavorare
ed infin ricamare
il giorno e la notte,
il sole e la luna
nello stesso tessuto
che è cielo, che è prato
e che all'Amore s'inchina.
(Cristina Scarsella Planzo)
Scarsella Walter
Miraggio 14 NOV. 2015
Ê un cantico di gloria , un elisir d`incanto,
quel battere le ciglia con fare disinvolto,
ti inviterei a cena, e poi a fare un ballo,
ma romperei il mistero, infrangerei
il cristallo, platonica avventura,
rimani nei pensieri, sarai ricordo
vivo, avvolto nel passato, forse
è successo ieri , oppure l`ho sognato.
(Walter Scarsella)
Sciacqua Simona
UN BRINDISI AGLI EX
Un brindisi agli ex
amici del cuore
delle elementari, dell’asilo,
del parco o del cortile.
Quanti giochi e litigi
abbiamo inventato.
Siamo promesse sbiadite,
sperate,
ma da una nostra proiezione.
A voi che siete stati sineddoche
di quel che era,
auguro di essere cenere
di un’amicizia vera.
Un brindisi agli ex
compagni di scuola
ancora una volta uniti
da un bicchiere in mano.
C’è il solito mimo,
l’incantatore,
chi fuma, chi beve
chi palesa indifferenza,
chi dissimula
o riaccende
un amore in latenza.
I ruoli sono sempre quelli
ma gli interpreti moltiplicati.
Mancano i silenti,
non più isolati.
Possiate tutti sbellicarvi
e rivedervi volentieri,
ripercorrere i momenti condivisi,
essere tra voi sinceri.
Un brindisi agli ex
professori del liceo.
Guardinghi, bruti,
eterni scolari.
Esausti per l’ultima ora
già di primo mattino,
infuriati per il compito
non ancora programmato.
Genitori di saperi
da condividere e impartire
a costo della salute,
a costo di morire.
Senza estremi saluti,
spesso ci lasciano andare
coscienti
che per loro sia la fine
e tocchi a noi cominciare.
Un brindisi agli ex
colleghi
di speranze,
di sbuffi,
di dubbi e di istanze.
Chi alleggeriva il carico,
chi portava i caffè,
chi chiedeva sigarette,
chi faceva tutte e tre.
Famiglia d’ufficio,
di forza scorporata.
Se manca il lavoro a unirvi
ci pensi la nostalgia
a organizzarvi
la rimpatriata.
E un brindisi a voi,
ex,
per definizione e antonomasia,
cui noi conferiamo
poteri e condanne.
Rei di esistenza
o di averci incontrato,
come se a quel che eravamo
ci aveste obbligato.
Un brindisi agli ex,
nostre ombre
eteree,
ma di transito.
Possa questo vino
scorrere di un fiato
e portar con sé
l’eco del vostro palpito
(Simona Sciacqua)
Scimone Ena
R E S P I R I
(Parigi, 13 –XI – 2015)
Dove saranno,
adesso,
quelli esalati
negli attimi finali
di vite
a questo impreparate?
Come faranno a uscire,
tra i singulti
del pianto,
quelli di chi
ha incontrato la paura,
ha abbracciato
la disperazione?
Potranno,
labbra strette
e denti digrignati,
fare uscire
la rabbia
insieme a un soffio
d’aria liberatorio?
Non si permetta
che, il respiro
ansimante
di assassini fuggitivi,
sia l’unico vento
a soffiare sull’umanità…
(Ena Scimone)
Scommegna Antonio
***
Il mare rigenera e ci rende pronti per l’amore,
la brezza e quella luna piena che si dondola sulla cresta delle onde,
illumina una striscia di spiaggia che sembra animarsi come quando ...
Il tuo corpo disteso
invita ad una esplorazione
coraggiosa.
Digito la fronte, torre per i tuoi pensieri
mentre gli occhi s’incrociano,
le labbra s’assaporano,
le narici s’annusano.
Digito il collo,
ponte che mi lascia scivolare sul tuo petto.
Digito seni,
turiboli incandescenti che sanno d’incenso,
capezzoli vergini, rosati leccornia per la mia avida lingua.
Digito quel ventre piatto e freddo,
arida distesa che l’aratro preparerà per una nuova stagione
non appena il seme s’impasterà con quella terra
in un impeto di fuoco e di vento.
Digito gambe lunghe e rassicuranti
come quella baia dove ancorerò
sicuro da ogni tempesta
(Antonio Scommegna)
Scorrano Antonio (A-ton Scorrano su fb) (Puglia)
L'URTIMU VIAGGIU
Scupa capisotta, fierru te cavaddru,
nu cornu te oru tai 'mpisu allu coddru,
a superstizione Ete comu nu caddru
ca mancu Lu 'llevi e nda ssutu già naddru.
Cu la cunvinzione ca porti u malocchiu
Ca ci sai cè statu Lu sputi intra n'occhiu...
Ma aocchiu te fissi, cu sta mmalasorta...
La vita è na rota ca moi gira torta.
Pe forza Lu ientu ave te cangiare,
ma nu cattu niuru, ci potè fare?
Vennardia 17 nu mese a ccappare...
Ma te capu tosta, fermi nu 'mpoti stare...
E mo tocchi fierru, sale crossu intra e posce,
acqua benatitta e Lu segnu ta croce!
Tieni la certezza ca è na macaria,
tantu ca ndai fattu na mmalatia...
e sia ca te certu furtune nu ndai,
ma la spurchia vera nu l'hai vista mai!
Ca u piattu su a banca sicuru nu manca,
nu hai persu nu razzu, e ne mancu n'anca...
arranca l'esistere pe questione te sordi
simu stati pesciu, ma nu te ricordi?
Concordi cu meve ca si ossessionatu?
Castimi lu giornu te quandu si natu!
Paccatu amicu, pe me, frate si statu...
E mo cci ndai bbutu ca t'hai suicidatu?
Ci pensu puru moi ca te portu n'coddru
Ete l'urtimu viaggiu, ci sape pe addru...
(Antonio Scorrano)
Traduzuone dell'autore. L'Ultimo viaggio. Scopa sottosopra, ferro di cavallo /un corno d'oro lo hai appeso al collo, / la superstizione é come un callo / nemmeno lo togli e ne é uscito giá un'altro. / Hai la convinzione di avere il malocchio, / se sapessi chi é stato lo sputeresti in un occhio, / ma non devi fissarti con la malasorte, / la vita é una ruota che adesso per te gira storta. / Per forza il vento deve cambiare, / ma un gatto nero,cosa puó farti? / Venerdì 17 in un mese puó capitare... / ma tu hai la testa dura e fermo non riesci a stare.. / e tocchi ferro,s ale grosso nelle tasche, / acqua benedetta,il segno della croce! / Hai la certezza che sia un sortilegio, / tant'é che ne hai fatto una malattia.. / Si certo che non hai avuto grandi fortune, / ma la sfortuna vera non l'hai mai vista. / Non ti manca un piatto a tavola, / non ti manca un braccio,nemmeno una gamba... / arranca l'esistere per questione di soldi, / ma siamo stati peggio,non te lo ricordi? / Concordi con me che sei ossessionato? / Maledici il giorno in cui sei nato. / Peccato Amico per me sei stato un fratello.. / ..cos' hai risolto con il suicidio? / Ci penso anche ora mentre porto in spalla / la tua bara. / É l'ultimo viaggio,chissá per dove... / (Antonio Scorrano)
Scotti Angela
EVANESCENTE
Effimeri fugaci ricordi
lontani nel tempo
e si sgretolano le parole
come fossero
sabbia fra le dita,
un sommesso vocio
melanconica nenia
m' attrae in lontananza
mi muovo e mi giro
ma mi sfuggono
i volti, i contorni, i colori
evanescente l'immagine
evanescente io,
sono al centro della strada
tutt'intorno è lontano,
vuoto e solitario
e mi sento persa
mi gira la testa
ho . p a u r a !!!
m' incammino piano
in cerca di cosa
... non sò, qualcosa
ecco, una panchina
mi siedo ed attendo
e passano le ore.
Mamma !!!
mamma !!!
... sento chiamare,
mi s'accosta una donna
e mi dice :
" sei qui finalmente
t'ho tanto cercata "
osservo i suoi occhi
mi sembrano ... . n o t i .
ma si, or la riconosco
... è . m i a . f i g l i a !!!
ma quella luce
ancor si spegne ...
. m e l a n c o n i c a . nenia
m'attrae in . l o n t a n a n z a .
ma è tenue
impercettibile,
si dilegua e sfuma ...
evanescente io,
come la mia memoria.
(Angela Scotti)
Secondino Agostino
PENSIERI
Sotto una fitta
pioggia di stelle,
i miei pensieri,
chiusi nella
grigia sabbia,
riaffiorano
impetuosi come
le acque grigie
di un torrente
in piena, suscitano
forti emozioni
che si perdono in un
assordante silenzio,
sfiorano la mia anima
sedano le mie ansie.
Nel buio dei miei
ricordi una luce
mi tende la mano
asciuga le lacrime
che scendono lente
sul viso e riscalda
il mio gelido cuore
(Agostino Secondino)
Serio Anna
PIOGGIA DI VITA
Sguardi di lucenti sorrisi
tra raggi di sole e arcobaleni sbiaditi
sfiorano passionali petali
nel soffio di un sospiro.
Nel tuo universo sei dea
che canta l'anima
tra arpeggi di lacrime e danze di baci
fioriti nei verdi prati di silenzi notturni,
in cui la luna veste il tuo buio di luce.
Nella dolce alcova maturano frutti
e sbocciano fiori d'amore,
nel cuore traboccano gioia e dolore
ma sei essenza di vita, di primavera in inverno.
Tu Donna, pioggia di luce
su questo inferno.
( Anna Serio )
Serra Michela Amelia
***
Potrei essere
una parola unica
spoglia di ogni altro
inutile suono
solo un battito
al ritmo pulsante
senz'altra pretesa
che scandire
la dolcezza
del tuo tempo.
(Michela Amelie Serra)
Simone Luisa
(AL MIO SOLE)
Tu mio sole
Che mi vesti
E investì
Di tua luce.
Avvertì. .
Il mio grido di pace
Avvicinati
A chi..
Non ha mai
Amato..
Scalda..
Il loro cuore
Gelato.
Soffia vento..
Caldo..
Sul loro..
Sentimento
Lontano.
Donà loro..
La gioia..
Di vivere
Ringraziando.
Tu mio sole..
Mio ...
Diventato..
.......
Da quel
Giorno..
Che DIO
Mi ha..
Svegliato.
Sarai mio..
Fino...
.....
Al mio
Ultimo
Sguardo..
.....
........
Fino a che..
Non sparirai..
.........
Dal..mio occhio
Stanco...
.....
Che ti salutera"..
Come non ha
Mai..
Fatto
.....
Lasciandoti
Un sorriso
......
Velato. .
Di dolce
Rimpianto.
.
........
(Luisa Simone)
Soldi Gianmario
PERCHE'
Perche'dovetti
scoprire
che un'illusione
e'una promessa deludente
da immolare
sui bracieri delle delusioni
Perche'dovetti
ricredermi
che mordere speranze
di sale
(Gianmario Soldi)
Spataru Liliana
CÂT O PRIVIRE
Eu sunt la marginea tuturor lucrurilor.
Pânā la nemarginire, eşti Tu, cu iubirea.
Eu sunt la margine de ceas, la margine de verde,
Tu, eşti cuminţenia anotimpurilor.
Eu mā hrānesc din lumina pāmântului
deşi, e-ntunecat de atâtea strigāte!
Mai apoi dansez în zori cu fluturii
Pe umerii macilor şi a vântului , vara
Cāci toamna, mā surprinde-n cuvântul
de la marginea tuturor lucrurilor.
Legāmânt sunt, cât o privire!
(Liliana Spataru)
Traduzuione di Denisa Elena Cirjoi - COME UNO SGUARDO / Io sono al margine di tutte le cose. / Verso l'infinito ci sei tu con l'amore. / Io sono al margine del tempo, al margine del verde, / Tu sei la saggezza delle stagioni. / Io mi nutro della luce della terra / Anche se oscurata da tante grida! / Ma poi ballo all`alba con le farfalle / Sulle spalle dei papaveri e del vento, in estate / Perche in autunno, mi sorprende / con la parola al margine di tutte le cose / Le alleanze sono come uno sguardo!
Speranza Alessia
"IL VALORE DEL VINO"
Il vino,
è amore.
Il vino è,
speranza.
Il vino è ciò che ha creato Dio,
il suo sapore è
come musica per l'anima,
il suo profumo
è come un armonia di sapori
che gustandolo
ci dona tanto piacere e allegria.
Il vino,
è da sempre sulle nostre tavole,
la sua natura è meravigliosa,
il suo raccolto è melodico,
il suo sapore dolce che
riempie di tanta voglia le labbra di chi lo beve,
le nostre tavole arricchiscono
lo splendore dall' invincibile
sapore del vino tanto amato
e apprezzato per il mondo.
Il vino,
da' tanto calore ed energia...
Il vino conosciuto come vino
è semplicemente amore,
ricco dal suo sapore,
ricco da ciò che nutre,
ricco da ogni cosa.
Il vino è come se fosse
un mare di sapori
e profumi che
inabidriscono la sua gustosa
meraviglia.
Il vino è unico,
come il mare.
(Alessia Speranza)
Squicciarini Carmela
TEMPORALE D'AGOSTO
Sei temporale d'agosto...
pioggia di emozioni
che travolge la mia anima
senza darle scampo ...
e mi lasci naufragare
in un mare di tempesta .
Sei vento dalle mille dita
che si insinuano fra i miei capelli
scompigliando dolcemente
i miei sensi .
Sei tempesta nella mia mente
che squarcia le pareti del mio cuore
scrigno depositario
di antichi segreti.
Ma poi ....piano....piano...
dopo la tempesta c'è la quiete
e mi addormento dolcemente
nel tuo tramonto
mentre mi faccio respiro....
(Carmela Squicciarini)
Summer Mia (Antonietta La Torre email Salvatore Miraglia)
FORSE LUCE
Ira funeste
bora dalle finestre.
Uragani violenti accerchiano l’anima.
Blocchi di ghiaccio
e catene di seta
stringono il cuore.
Martelli di pietra
e chiodi di fuoco
picchiano la testa.
Lava scorre nell’anima.
e intorno niente.
Tuona La voce “ scappa”.
Tuona la testa “fuggi”.
Tuona il cuore “resta”.
Tuona l’anima ”brucia”.
Vortici di neve spengono l’anima.
Fili d’acciaio arrestano il cuore.
Voce e testa ascolta.
(Mia Summer)
Talarico Ambra Sina
GELO
Gelo
improvviso e crudele
sceso a fermare un Cuore
che tanto amava
Battiti lenti
che ascoltai
cessar per sempre
Gelo
che si portò via
il calore di una Vita
Gelo
che più non si scioglie
Arma tagliente
che ferisce
chi vive
Il sole splende...freddo
(Ambra Sina Talarico)
Tamburrino Antonella
OLTRE
Oltre l'orizzonte,
oltre le nuvole,
oltre i confini,
Tra cielo e terra,
Io e te
Te e io
Come quel passato
Che non passa mai,
Come quel ricordo
Che non sbiadisce mai.
Come quell'affetto,
Che non muore mai.
Oltre le distanze,
oltre le paure,
oltre i pensieri,
Io e te
Te e io
Mentre giochiamo
mentre ridiamo,
mentre viviamo.
Oltre il reale,
oltre il possibile
Io e te
Te e io
Per sempre....
(Antonella Tamburrino)
Tartaglia Giovanni
AMA
Ama come tu sai fare ,
amami come ti dice il
cuore .
Vivi nella mia mente,
fammi sognare
meravigliosi pensieri
e io volerò con te.
Tu sei la mia vita
ed il mio cuore danza
nell'universo
vedendo la tua infinita
passione.
Quanto amore leggo!
E mi sento
dolcemente perduto in
quest'oblio
che mi trasporta verso
viaggi d'amore.
(Giovanni Tartaglia)
Testai Luciano
RUGOSE MANI
Mani che narrano
la vita di una madre.
Mani che parlano di una donna….
Riposa con le mani
sul grembo…
ha le dita incrociate
i capelli bianchissimi
come la neve….
Ogni ruga
di quelle mani
una pagina d’amore….
una gioia….
una croce.
Mani che
hanno cullato i figli…. asciugato le loro lacrime.
Mani che hanno messo
le croci in fondo al cuore….
per dare solo amore.
Come una sorgente alimentata dall’energia
dell’universo.
(Luciano Testai)
Teti Nicola
SERENITÀ DI SPIRITO CERCASI
Correre, correre …
per non arrivare mai!
Non aver più il Tempo per Godere veramente ...
Attimo dopo Attimo … l'Orizzonte sul Mare.
Ammirare il Sole che si appoggia delicatamente
sulla Collina senza schiacciarla,
lasciando il posto allo Squarcio di Luna
che lentamente, con Calma lo segue.
All'indomani svegliarsi e aver tanta Voglia
di tagliare l'Erba sui Prati,
per risettare così, col buon Profumo,
il Senso dell'Olfatto, ormai Contaminato.
Uscire per raggiungere nuove Mete,
ma con più Calma e Serenità di Spirito.
Più Consci del Vero Significato
del nostro Percorso di Vita.
Senza dover Spingere …
per passare avanti, anche se …
si ha tutto il Tempo di aspettare
il proprio Turno … in Vacanza.
Ammirare il Cielo, gli Uccelli, la Natura,
piuttosto di tenere giù il Capo
e leggere affannati ...
un piccolo Schermo Portatile.
Rievocare il nostro Passato ...
le vecchie Passioni, le lunghe Passeggiate
con i primi Amori, le belle Scampagnate
con la Famiglia e gli Amici.
Ogni tanto … senza Fretta,
a Sera ... Accendere un Lumino e …
pensare di aver vissuto gran Parte di una Vita
con tanti Misteri … ancora tutti da Scoprire!
(Nicola Teti)
Tornabene Barbara
STRANI RICORDI
Pennellate vestite
di meri brandelli
di strani ricordi.
Sirmione gaudente
leggiadra ironia
profusa di luce.
Soffusi tremolii
di lampade ad olio
lambiscono sogni
celati di nuovo.
Striduli suoni di risa
echeggiano eccessi di ira.
Lampante è il diniego
di mute parole
lanciate sui sassi.
Cadere e rialzarsi
è questo il lenire
di piaghe del cuore.
(Barbara Tornabene)
Torres Maria E. (Messico)
¡ VAMOS !
Qué vida, señor, qué vida....
....nos ha tocado vivir....
penas, sustos, correrías,
lágrimas y preocupaciones,
que no cesan de ocurrir.
La lucha diaria, es pesada,
cansa el cuerpo y la mente;
hoy me siento tan agotada...
....que creo que dormir....
no será suficiente.
A veces,
quiero ser un ave,
ó una hojita que se lleve el viento;
que me arrastre lejos, suave,
desaparecer del universo.
Fardo pesado es existir,
los pasos se vuelven lentos;
presiones y sinsabores....
....causan baja por completo....
Pero siempre hay un motivo....
....para seguir caminando....
yo tengo tres,
son mis hijos,
alicientes adorados.
También tu amor, me alimenta,
es como agua, limpia y fresca;
tu voz que me dice ¡ vamos !
el camino nos espera
Traduzione di Chiara Tiranno. Traduzione di Chiara Tiranno Andiamo! / Che vita, signore, che vita… / ci è toccata vivere… / dolori, paure, invasioni, / lacrime e preoccupazioni, / che non cessano di accadere. / La battaglia quotidiana, è pesante, / stanca il corpo e la mente; / oggi mi sento così stremata… / … che penso che dormire… / non sarà sufficiente. / A volte, / voglio essere un uccello, / o una fogliolina che il vento porta via con sé, / che mi trascina lontano, dolce, / la scomparsa dell’universo. / Un fardello pesante è esistere, / i passi diventano lenti, / pressioni e dispiaceri… / … sconfortano totalmente. / Però c’è sempre un motivo… / … per continuare a camminare… / io ne ho tre, / sono i miei figli, / stimoli adorati. / Anche il tuo amore, mi nutre, / è come acqua, limpida e fresca; / la tua voce che mi dice Andiamo! / il cammino ci aspetta.
Tramontano Anna Luna
POSTO PER TE
Non c'è posto per te nel mio cuore,
nell'affanno dei miei battiti.
Nel flusso del mio sangue,
per te non c'è posto.
Per te non c'è posto nei miei polmoni,
nell'aria che respiro
né nella corsa gli crea pensarti,
c'è posto.
Nei miei passi, non c'è posto per te,
nei luoghi che vedrò senza te,
in quelli che mi sembrerebbero
più belli con te, posto non c'è.
Nella mia vita
nella mia attesa
tra le lenzuola
tre le parole
sul mio percorso
sulla mia pelle
con me, per te non c'è posto.
TI trovo ogni giorno,
in un posto diverso, che credevo
di non avere per te.
(Anna Luna Tramontano)
Treppiedi Salvatore
POPOLI
Assume il cielo una tinta gialla
bussa alle finestre la tempesta,
vetri intrisi di sabbia del deserto
che il vento sospinge dal Sahara.
Retaggio di antiche contaminazioni,
una lingua meteo, come ponte,
lega l'estrema propaggine d'Europa
con il Continente Africano.
Un monte di cadaveri sommersi
si erge, divide le sponde mediterranee,
mentre il muro di egoista incomprensione
uccide ogni anelito di libertà.
Nelle reti da pesca restano impigliati
resti di uomini, donne, bambini,
anche la misera speranza e annegata
nei gorghi dell'intolleranza.
Venti secoli di storia dall'avvento di Cristo
ritrovano immutate le ragioni del sacrificio,
ancora negati e rinnegati i valori fondanti
della convivenza, giustizia, solidarietà.
(Totò Treppiedi)
Trestini Adriano
INNO SACRO
Nell’aria tiepida d’un meriggio soave,
nel cielo turchino con voli canori,
il sole ancor ride e vestito di gaio
illumina i trionfi di questa città.
Venite genti, parenti, amici;
lo Scrigno Gigante ha aperto le porte,
l’organo suona nella dimora di Cristo
il mitico canto che sublima la vita.
Già avete udito i bronzi intonati
dell’alta campanaria torre
sonare un’armonica festa,
bellendo questo dì fausto e santo.
In questa cattedrale di Impera mano,
sull’altare marmoreo di fede profonda,
sotto arcate dipinte di lode divina,
due giovani, in nobili vesti,
han tenuto parola e dritta la testa.
Ora l’amore è coperto dal Vello Cristiano,
il sorriso si mescola al profumo dei fiori;
or Voi, riuniti nel concerto di molti,
fissi e attenti nella liturgica ora,
un Sì-Sì, inonda solenne
nel Mistico silenzio di Dio.
(Trestini Adriano)
Trimarchi Santo
SCIROCCO E TEMPESTA
Lotta nel cielo a colori
mischiati uno sopra l'altro
incombenti, dense nubi striate
ondeggiano contorni marcati di scuro
Lotta nel mare a tinte
variopinte una sull'altra
incalzanti,spumeggianti flutti celeri
increspano gonfiori furenti di agitazione
Lotta sulla terra a urti
pesanti gli uni contro gli altri
dominanti, impetuosi venti gagliardi
eccitano burrasche cariche di precipitazione
(Santo Trimarchi)
Triolo Lucia
OLTRE L'AMORE
Mi ricordo di un amore
Senza tempo, mi sta sempre nel cuore
Certo è finito. Non può più tornare
Neanche io vorrei ricominciare
L' ho ancora dinnanzi
Tutta mi ha coinvolta,
Non ha lasciato avanzi
Mi ha preso di sorpresa
Quando non l' aspettavo
Quando ormai non credevo...
Quando non ci pensavo....
Passava la mia vita
Senza lasciare traccia,
Senza che riuscissi a stringerla tra le braccia
Poi ho incontrato lui
"Avresti per favore qualcosa da donare?
-Mi ha chiesto all'improvviso-
Qualcuno da accettare?"
"Ti dono le mie mani, risposi trepidante,
Sono vuote, ma se vuoi, riempile tu all'istante"
Lui pose le sue palme sulle mie
Mi guardò dentro gli occhi, fissando il mio sembiante
Poi aggiunse bisbigliando: voglio essere io il tuo amante
Capii che non scherzava.
Voleva davvero ciò che mi domandava:
Perché ciò che chiedeva, lui stesso mi donava
Quasi volesse, passando per il mio
Riempire ancora di amore il cuore suo
Fu così tra noi. L' amai senza ritegno
Senza pensare mai che non ne fosse degno.
Poi finì. Fu assai breve.
Per mille e più ragioni non poteva durare.
Ma ancora quell' incontro mi irradia di calore.
Oggi mi chiedo: cosa lascia un amore?
Lascia pena, dolore?
Lascia forse qualcosa da dimenticare?
Nulla di tutto ciò. Io credo. Non è questo il problema.
Se l'hai vissuto in pieno ha toccato il tuo io.
Lo ha cambiato da dentro. Ne ha fatto cosa sua
La damnatio memoriae non tocca quelle ore
Non può nemmeno sfiorarle.
Adesso io appartengo all' amore
Perché ... oltre l' amore c'è soltanto ... l'amore
(Lucia Triolo)
Trippa Carmelo
CORRIMI. ..
Corri davanti a me, cavallo arabo
in un deserto arido
Ti verrò dietro, tu l'unica oasi.
Corrimi dietro mentre galoppo su una assolata spiaggia, puledro libero,
Ti indicherò il sentiero di un amore limpido.
E poi corrimi dentro per strade che
nessuno ha mai percorso
Apri una breccia e spacca questo cuore perso
(Carmelo Trippa)
Trovato Giancarlo
IL TEMPO
Ti guardo ma lesto rinnego lo sguardo
a te che fuggente mi trai in inganno
Funesto cerco di controllarti
affinché non irrompi e ripieghi su me la tua ira.
Nulla ferma il tuo passo
forte e pesante più di ogni altro
tu che divori i miei anni ed io inconsapevole e inerme son preda del tuo passare
Perché allo scorrere del Tempo mai nessun può valicare
(Giancarlo Trovato)
IL MIO VIAGGIO VERSO L'ORIZZONTE
Raggiungerò l'orizzonte
poi mi girerò indietro
un'ultima volta
per imprimere
nella memoria
il luogo che abbandonerò.
Lo guarderò a lungo,
cercherò di ricordare
tutti i momenti più
belli,quelli che mi hanno
fatto sorridere,
quelli tristi, li ho già
chiusi in una cassetta
a doppia mandata.
Guarderò il prato verde
e il mare azzurro,
il cielo blù e quello ambra.
Fotograferò nella mia mente
il suo sorriso e i suoi occhi.
Ricorderò la sua voce
e il profumo della sua pelle
Poi andrò, raggiungerò
il mio orizzonte.
(Maria Cristina Sabella)
Salvadori Davide El Ghitarrino
A-T-O-M-I
Son per te queste lettere
gettate alla rinfusa nel mondo.
Son per te
vomitate finalmente
perchè da troppo ormai
marcivano nella mia bocca,
marcivano nello stomaco
pieno di quelle farfalle
svolazzanti giorni fa tra colori.
Te lo dico
in confidenza:
anche in questo nuovo mondo
mai troverò farfalle più colorate
o tempesta più affascinante.
(Davide El Ghitarrino Salvadori)
Salvitti Angela
MUSA
Sperimentare i suoni
delle vocali
non uso le mie iniziali
non sudano le mani.
Verbo all'infinito,
un rigo,un sostantivo.
Nativo,recidivo,vivo
semplicemente una divinità del suono accostato
solo un aggettivo sostantivato.
Rima romantica,quella baciata
ma la scrivo come quella alternata,
canzonetta o ballata
Musa,mi hai ispirata.
Sperimentare così,
per ingannare
il tempo fugace,
la pace.
(Angela Salvitti)
Sanfilippo Maria Catena
SENZA SOGNI
Quel che risuona
è il riverbero stanco
dei sogni appassiti
sulla pietra nuda.
Vuoto che implode
che lascia ferite
bruciate dal sale.
Si fissa lo sguardo
su un impossibile orizzonte
alibi pietoso
per un ostinato percorso.
Riposo non c'è
in nessun luogo
mai.
(M. Catena Sanfilippo)
Saponaro Raffaele
RINASCERÒ DI NUOVO BATTITO
Guardai il cielo.
E le stelle.
E l'oceano.
E poi la Terra.
E mi domandai:
“Perchè siamo rinchiusi qui,
in una dimensione senza via d'uscita,
senza respiro, senza tregua,
senza giorni felici.
Siamo costretti qui,
in un palmo di odio e d'amore,
in cui ogni cosa che si crea,
immediatamente si distrugge.
Le lacrime alimentano la sorgente
che porta agli inferi più bui,
e la tristezza diventa nebbia
che offusca la vista dei viandanti, alla deriva.
Gli esseri sembrano scontrarsi,
gli uni con gli altri, e odiano la pace, e amano vincere,
sulla carcassa fredda del nemico.
Gracili spettri della notte,
furiose tempeste di ogni dove,
si aizzano e creano vortici di orrore e miseria.
Bramano odio, temono il fiore che grida vita alla morte.
E non c'è aria, non c'è vento di gloria.
É tutto un girovagare di serpenti di nero.
Ànimati vento d'amore.
Spargi il sangue della tua prediletta felicità.
Alimenta la Terra arida.
Ruba polvere di stelle al Dio Zeus,
per donare agli uomini un nuovo fuoco.
Lascialo risplendere e vivere del giorno.
Custodiscilo e proteggilo come un figlio,
stretto al grembo caldo della propria madre.
Alimentalo d'ambrosia.
E innalzalo al cielo, innalzalo all'eterno,
così che possa rinascere
di nuovo battito.”
(Raffaele Saponaro)
Sardanelli Caterina
CILICIO VAGABONDO
Emigrar vorrei a guatare l'adamentina alba passeggiar verso l'Oro,
ove paradisiache valli avviluppano l'Alma mia.
Ma cappa di nubi vomita doglia fremente e tristia mulina lamentevole.
Gelo cattura il cuore e sole non s'affaccia sul balcone, l'han spento,
neppure una carezza elargisce a questa dolce febbre d'amore?
Sogno d'angeli respiro rubando nel fracasso della vita quand'ero pulzella,
balzano ogn'ora nel grigio e silenzioso cuore, pensieri ingialliti.
Perché non s'apre un orizzonte tra le dita a cercare refrigerio nel mio colorato sentiero?
Un dì morrai schioppo violento?
Florilegio drammatico dell'umano travaglio, a te, han dato l'aureola della vita?
Oh, catello di rosa vestito di piuma, tingi d'oro il buio e il tetto del mondo s'eleva a rompere la mestizia.
Parola AMORE inneggiano le opere mortali, la tua voce rompe il mugghio cupo,
dipoi sbriciola la vita, memoria bolle e scia amara sorseggio.
Lutto preme nel cuore e il nulla s'accumula a graffiare "questo alito freddo".
"Questo mio tempo" buioso dice addio?
Orsù, s'apre spumeggiante l'aria errante e le lagrime sgualcite vagano...
Guato: colori, profumi, quiete, tempesta e la felicita agogno pazza d'amore.
Ridi, non piangere!
Che fai? Guarda come rido io?
Ma è un'allucinazione?
"Un soave mare in tempesta" è il tempio della vita.
Ora, il cilicio vagabondo fantastica ossigeno puro, giovine speranza ammantella sorrisi nel focolare.
Chiude la porta, scioglie come neve il crepuscolo di pietra e grida: Presente, alla vita!
(Caterina Sardanelli)
Scarsella Planzo Cristina
TRA CILIEGIA E CILIEGIA
Che la pace non sia
un recondito luogo
tra ciclopici mostri
e grovigli di sterpi
al quale arrivare
dopo graffi crudeli
d'apostatici impegni,
tra promesse incompiute
e parole confuse
e morsi di serpi.
Che la pace non sia
un tesoro nascosto
nel fondo del mare
di un mondo ormai vuoto
di croci del cuore,
colmo invece di quelle
dei bui cimiteri
di mani legate,
di fedi bendate
e imbavagliati pensieri.
Che la pace sia invece
una fontana di fiori
ai confini del pianto
e dell'umana miseria;
sia il sorriso riacceso
tra ciliegia e ciliegia,
il sospiro voluto
in ogni nostra preghiera,
l'abbracciare l'immenso
e il cantare il Suo canto,
d'amore parlare
e per amor lavorare
ed infin ricamare
il giorno e la notte,
il sole e la luna
nello stesso tessuto
che è cielo, che è prato
e che all'Amore s'inchina.
(Cristina Scarsella Planzo)
Scarsella Walter
Miraggio 14 NOV. 2015
Ê un cantico di gloria , un elisir d`incanto,
quel battere le ciglia con fare disinvolto,
ti inviterei a cena, e poi a fare un ballo,
ma romperei il mistero, infrangerei
il cristallo, platonica avventura,
rimani nei pensieri, sarai ricordo
vivo, avvolto nel passato, forse
è successo ieri , oppure l`ho sognato.
(Walter Scarsella)
Sciacqua Simona
UN BRINDISI AGLI EX
Un brindisi agli ex
amici del cuore
delle elementari, dell’asilo,
del parco o del cortile.
Quanti giochi e litigi
abbiamo inventato.
Siamo promesse sbiadite,
sperate,
ma da una nostra proiezione.
A voi che siete stati sineddoche
di quel che era,
auguro di essere cenere
di un’amicizia vera.
Un brindisi agli ex
compagni di scuola
ancora una volta uniti
da un bicchiere in mano.
C’è il solito mimo,
l’incantatore,
chi fuma, chi beve
chi palesa indifferenza,
chi dissimula
o riaccende
un amore in latenza.
I ruoli sono sempre quelli
ma gli interpreti moltiplicati.
Mancano i silenti,
non più isolati.
Possiate tutti sbellicarvi
e rivedervi volentieri,
ripercorrere i momenti condivisi,
essere tra voi sinceri.
Un brindisi agli ex
professori del liceo.
Guardinghi, bruti,
eterni scolari.
Esausti per l’ultima ora
già di primo mattino,
infuriati per il compito
non ancora programmato.
Genitori di saperi
da condividere e impartire
a costo della salute,
a costo di morire.
Senza estremi saluti,
spesso ci lasciano andare
coscienti
che per loro sia la fine
e tocchi a noi cominciare.
Un brindisi agli ex
colleghi
di speranze,
di sbuffi,
di dubbi e di istanze.
Chi alleggeriva il carico,
chi portava i caffè,
chi chiedeva sigarette,
chi faceva tutte e tre.
Famiglia d’ufficio,
di forza scorporata.
Se manca il lavoro a unirvi
ci pensi la nostalgia
a organizzarvi
la rimpatriata.
E un brindisi a voi,
ex,
per definizione e antonomasia,
cui noi conferiamo
poteri e condanne.
Rei di esistenza
o di averci incontrato,
come se a quel che eravamo
ci aveste obbligato.
Un brindisi agli ex,
nostre ombre
eteree,
ma di transito.
Possa questo vino
scorrere di un fiato
e portar con sé
l’eco del vostro palpito
(Simona Sciacqua)
Scimone Ena
R E S P I R I
(Parigi, 13 –XI – 2015)
Dove saranno,
adesso,
quelli esalati
negli attimi finali
di vite
a questo impreparate?
Come faranno a uscire,
tra i singulti
del pianto,
quelli di chi
ha incontrato la paura,
ha abbracciato
la disperazione?
Potranno,
labbra strette
e denti digrignati,
fare uscire
la rabbia
insieme a un soffio
d’aria liberatorio?
Non si permetta
che, il respiro
ansimante
di assassini fuggitivi,
sia l’unico vento
a soffiare sull’umanità…
(Ena Scimone)
Scommegna Antonio
***
Il mare rigenera e ci rende pronti per l’amore,
la brezza e quella luna piena che si dondola sulla cresta delle onde,
illumina una striscia di spiaggia che sembra animarsi come quando ...
Il tuo corpo disteso
invita ad una esplorazione
coraggiosa.
Digito la fronte, torre per i tuoi pensieri
mentre gli occhi s’incrociano,
le labbra s’assaporano,
le narici s’annusano.
Digito il collo,
ponte che mi lascia scivolare sul tuo petto.
Digito seni,
turiboli incandescenti che sanno d’incenso,
capezzoli vergini, rosati leccornia per la mia avida lingua.
Digito quel ventre piatto e freddo,
arida distesa che l’aratro preparerà per una nuova stagione
non appena il seme s’impasterà con quella terra
in un impeto di fuoco e di vento.
Digito gambe lunghe e rassicuranti
come quella baia dove ancorerò
sicuro da ogni tempesta
(Antonio Scommegna)
Scorrano Antonio (A-ton Scorrano su fb) (Puglia)
L'URTIMU VIAGGIU
Scupa capisotta, fierru te cavaddru,
nu cornu te oru tai 'mpisu allu coddru,
a superstizione Ete comu nu caddru
ca mancu Lu 'llevi e nda ssutu già naddru.
Cu la cunvinzione ca porti u malocchiu
Ca ci sai cè statu Lu sputi intra n'occhiu...
Ma aocchiu te fissi, cu sta mmalasorta...
La vita è na rota ca moi gira torta.
Pe forza Lu ientu ave te cangiare,
ma nu cattu niuru, ci potè fare?
Vennardia 17 nu mese a ccappare...
Ma te capu tosta, fermi nu 'mpoti stare...
E mo tocchi fierru, sale crossu intra e posce,
acqua benatitta e Lu segnu ta croce!
Tieni la certezza ca è na macaria,
tantu ca ndai fattu na mmalatia...
e sia ca te certu furtune nu ndai,
ma la spurchia vera nu l'hai vista mai!
Ca u piattu su a banca sicuru nu manca,
nu hai persu nu razzu, e ne mancu n'anca...
arranca l'esistere pe questione te sordi
simu stati pesciu, ma nu te ricordi?
Concordi cu meve ca si ossessionatu?
Castimi lu giornu te quandu si natu!
Paccatu amicu, pe me, frate si statu...
E mo cci ndai bbutu ca t'hai suicidatu?
Ci pensu puru moi ca te portu n'coddru
Ete l'urtimu viaggiu, ci sape pe addru...
(Antonio Scorrano)
Traduzuone dell'autore. L'Ultimo viaggio. Scopa sottosopra, ferro di cavallo /un corno d'oro lo hai appeso al collo, / la superstizione é come un callo / nemmeno lo togli e ne é uscito giá un'altro. / Hai la convinzione di avere il malocchio, / se sapessi chi é stato lo sputeresti in un occhio, / ma non devi fissarti con la malasorte, / la vita é una ruota che adesso per te gira storta. / Per forza il vento deve cambiare, / ma un gatto nero,cosa puó farti? / Venerdì 17 in un mese puó capitare... / ma tu hai la testa dura e fermo non riesci a stare.. / e tocchi ferro,s ale grosso nelle tasche, / acqua benedetta,il segno della croce! / Hai la certezza che sia un sortilegio, / tant'é che ne hai fatto una malattia.. / Si certo che non hai avuto grandi fortune, / ma la sfortuna vera non l'hai mai vista. / Non ti manca un piatto a tavola, / non ti manca un braccio,nemmeno una gamba... / arranca l'esistere per questione di soldi, / ma siamo stati peggio,non te lo ricordi? / Concordi con me che sei ossessionato? / Maledici il giorno in cui sei nato. / Peccato Amico per me sei stato un fratello.. / ..cos' hai risolto con il suicidio? / Ci penso anche ora mentre porto in spalla / la tua bara. / É l'ultimo viaggio,chissá per dove... / (Antonio Scorrano)
Scotti Angela
EVANESCENTE
Effimeri fugaci ricordi
lontani nel tempo
e si sgretolano le parole
come fossero
sabbia fra le dita,
un sommesso vocio
melanconica nenia
m' attrae in lontananza
mi muovo e mi giro
ma mi sfuggono
i volti, i contorni, i colori
evanescente l'immagine
evanescente io,
sono al centro della strada
tutt'intorno è lontano,
vuoto e solitario
e mi sento persa
mi gira la testa
ho . p a u r a !!!
m' incammino piano
in cerca di cosa
... non sò, qualcosa
ecco, una panchina
mi siedo ed attendo
e passano le ore.
Mamma !!!
mamma !!!
... sento chiamare,
mi s'accosta una donna
e mi dice :
" sei qui finalmente
t'ho tanto cercata "
osservo i suoi occhi
mi sembrano ... . n o t i .
ma si, or la riconosco
... è . m i a . f i g l i a !!!
ma quella luce
ancor si spegne ...
. m e l a n c o n i c a . nenia
m'attrae in . l o n t a n a n z a .
ma è tenue
impercettibile,
si dilegua e sfuma ...
evanescente io,
come la mia memoria.
(Angela Scotti)
Secondino Agostino
PENSIERI
Sotto una fitta
pioggia di stelle,
i miei pensieri,
chiusi nella
grigia sabbia,
riaffiorano
impetuosi come
le acque grigie
di un torrente
in piena, suscitano
forti emozioni
che si perdono in un
assordante silenzio,
sfiorano la mia anima
sedano le mie ansie.
Nel buio dei miei
ricordi una luce
mi tende la mano
asciuga le lacrime
che scendono lente
sul viso e riscalda
il mio gelido cuore
(Agostino Secondino)
Serio Anna
PIOGGIA DI VITA
Sguardi di lucenti sorrisi
tra raggi di sole e arcobaleni sbiaditi
sfiorano passionali petali
nel soffio di un sospiro.
Nel tuo universo sei dea
che canta l'anima
tra arpeggi di lacrime e danze di baci
fioriti nei verdi prati di silenzi notturni,
in cui la luna veste il tuo buio di luce.
Nella dolce alcova maturano frutti
e sbocciano fiori d'amore,
nel cuore traboccano gioia e dolore
ma sei essenza di vita, di primavera in inverno.
Tu Donna, pioggia di luce
su questo inferno.
( Anna Serio )
Serra Michela Amelia
***
Potrei essere
una parola unica
spoglia di ogni altro
inutile suono
solo un battito
al ritmo pulsante
senz'altra pretesa
che scandire
la dolcezza
del tuo tempo.
(Michela Amelie Serra)
Simone Luisa
(AL MIO SOLE)
Tu mio sole
Che mi vesti
E investì
Di tua luce.
Avvertì. .
Il mio grido di pace
Avvicinati
A chi..
Non ha mai
Amato..
Scalda..
Il loro cuore
Gelato.
Soffia vento..
Caldo..
Sul loro..
Sentimento
Lontano.
Donà loro..
La gioia..
Di vivere
Ringraziando.
Tu mio sole..
Mio ...
Diventato..
.......
Da quel
Giorno..
Che DIO
Mi ha..
Svegliato.
Sarai mio..
Fino...
.....
Al mio
Ultimo
Sguardo..
.....
........
Fino a che..
Non sparirai..
.........
Dal..mio occhio
Stanco...
.....
Che ti salutera"..
Come non ha
Mai..
Fatto
.....
Lasciandoti
Un sorriso
......
Velato. .
Di dolce
Rimpianto.
.
........
(Luisa Simone)
Soldi Gianmario
PERCHE'
Perche'dovetti
scoprire
che un'illusione
e'una promessa deludente
da immolare
sui bracieri delle delusioni
Perche'dovetti
ricredermi
che mordere speranze
di sale
(Gianmario Soldi)
Spataru Liliana
CÂT O PRIVIRE
Eu sunt la marginea tuturor lucrurilor.
Pânā la nemarginire, eşti Tu, cu iubirea.
Eu sunt la margine de ceas, la margine de verde,
Tu, eşti cuminţenia anotimpurilor.
Eu mā hrānesc din lumina pāmântului
deşi, e-ntunecat de atâtea strigāte!
Mai apoi dansez în zori cu fluturii
Pe umerii macilor şi a vântului , vara
Cāci toamna, mā surprinde-n cuvântul
de la marginea tuturor lucrurilor.
Legāmânt sunt, cât o privire!
(Liliana Spataru)
Traduzuione di Denisa Elena Cirjoi - COME UNO SGUARDO / Io sono al margine di tutte le cose. / Verso l'infinito ci sei tu con l'amore. / Io sono al margine del tempo, al margine del verde, / Tu sei la saggezza delle stagioni. / Io mi nutro della luce della terra / Anche se oscurata da tante grida! / Ma poi ballo all`alba con le farfalle / Sulle spalle dei papaveri e del vento, in estate / Perche in autunno, mi sorprende / con la parola al margine di tutte le cose / Le alleanze sono come uno sguardo!
Speranza Alessia
"IL VALORE DEL VINO"
Il vino,
è amore.
Il vino è,
speranza.
Il vino è ciò che ha creato Dio,
il suo sapore è
come musica per l'anima,
il suo profumo
è come un armonia di sapori
che gustandolo
ci dona tanto piacere e allegria.
Il vino,
è da sempre sulle nostre tavole,
la sua natura è meravigliosa,
il suo raccolto è melodico,
il suo sapore dolce che
riempie di tanta voglia le labbra di chi lo beve,
le nostre tavole arricchiscono
lo splendore dall' invincibile
sapore del vino tanto amato
e apprezzato per il mondo.
Il vino,
da' tanto calore ed energia...
Il vino conosciuto come vino
è semplicemente amore,
ricco dal suo sapore,
ricco da ciò che nutre,
ricco da ogni cosa.
Il vino è come se fosse
un mare di sapori
e profumi che
inabidriscono la sua gustosa
meraviglia.
Il vino è unico,
come il mare.
(Alessia Speranza)
Squicciarini Carmela
TEMPORALE D'AGOSTO
Sei temporale d'agosto...
pioggia di emozioni
che travolge la mia anima
senza darle scampo ...
e mi lasci naufragare
in un mare di tempesta .
Sei vento dalle mille dita
che si insinuano fra i miei capelli
scompigliando dolcemente
i miei sensi .
Sei tempesta nella mia mente
che squarcia le pareti del mio cuore
scrigno depositario
di antichi segreti.
Ma poi ....piano....piano...
dopo la tempesta c'è la quiete
e mi addormento dolcemente
nel tuo tramonto
mentre mi faccio respiro....
(Carmela Squicciarini)
Summer Mia (Antonietta La Torre email Salvatore Miraglia)
FORSE LUCE
Ira funeste
bora dalle finestre.
Uragani violenti accerchiano l’anima.
Blocchi di ghiaccio
e catene di seta
stringono il cuore.
Martelli di pietra
e chiodi di fuoco
picchiano la testa.
Lava scorre nell’anima.
e intorno niente.
Tuona La voce “ scappa”.
Tuona la testa “fuggi”.
Tuona il cuore “resta”.
Tuona l’anima ”brucia”.
Vortici di neve spengono l’anima.
Fili d’acciaio arrestano il cuore.
Voce e testa ascolta.
(Mia Summer)
Talarico Ambra Sina
GELO
Gelo
improvviso e crudele
sceso a fermare un Cuore
che tanto amava
Battiti lenti
che ascoltai
cessar per sempre
Gelo
che si portò via
il calore di una Vita
Gelo
che più non si scioglie
Arma tagliente
che ferisce
chi vive
Il sole splende...freddo
(Ambra Sina Talarico)
Tamburrino Antonella
OLTRE
Oltre l'orizzonte,
oltre le nuvole,
oltre i confini,
Tra cielo e terra,
Io e te
Te e io
Come quel passato
Che non passa mai,
Come quel ricordo
Che non sbiadisce mai.
Come quell'affetto,
Che non muore mai.
Oltre le distanze,
oltre le paure,
oltre i pensieri,
Io e te
Te e io
Mentre giochiamo
mentre ridiamo,
mentre viviamo.
Oltre il reale,
oltre il possibile
Io e te
Te e io
Per sempre....
(Antonella Tamburrino)
Tartaglia Giovanni
AMA
Ama come tu sai fare ,
amami come ti dice il
cuore .
Vivi nella mia mente,
fammi sognare
meravigliosi pensieri
e io volerò con te.
Tu sei la mia vita
ed il mio cuore danza
nell'universo
vedendo la tua infinita
passione.
Quanto amore leggo!
E mi sento
dolcemente perduto in
quest'oblio
che mi trasporta verso
viaggi d'amore.
(Giovanni Tartaglia)
Testai Luciano
RUGOSE MANI
Mani che narrano
la vita di una madre.
Mani che parlano di una donna….
Riposa con le mani
sul grembo…
ha le dita incrociate
i capelli bianchissimi
come la neve….
Ogni ruga
di quelle mani
una pagina d’amore….
una gioia….
una croce.
Mani che
hanno cullato i figli…. asciugato le loro lacrime.
Mani che hanno messo
le croci in fondo al cuore….
per dare solo amore.
Come una sorgente alimentata dall’energia
dell’universo.
(Luciano Testai)
Teti Nicola
SERENITÀ DI SPIRITO CERCASI
Correre, correre …
per non arrivare mai!
Non aver più il Tempo per Godere veramente ...
Attimo dopo Attimo … l'Orizzonte sul Mare.
Ammirare il Sole che si appoggia delicatamente
sulla Collina senza schiacciarla,
lasciando il posto allo Squarcio di Luna
che lentamente, con Calma lo segue.
All'indomani svegliarsi e aver tanta Voglia
di tagliare l'Erba sui Prati,
per risettare così, col buon Profumo,
il Senso dell'Olfatto, ormai Contaminato.
Uscire per raggiungere nuove Mete,
ma con più Calma e Serenità di Spirito.
Più Consci del Vero Significato
del nostro Percorso di Vita.
Senza dover Spingere …
per passare avanti, anche se …
si ha tutto il Tempo di aspettare
il proprio Turno … in Vacanza.
Ammirare il Cielo, gli Uccelli, la Natura,
piuttosto di tenere giù il Capo
e leggere affannati ...
un piccolo Schermo Portatile.
Rievocare il nostro Passato ...
le vecchie Passioni, le lunghe Passeggiate
con i primi Amori, le belle Scampagnate
con la Famiglia e gli Amici.
Ogni tanto … senza Fretta,
a Sera ... Accendere un Lumino e …
pensare di aver vissuto gran Parte di una Vita
con tanti Misteri … ancora tutti da Scoprire!
(Nicola Teti)
Tornabene Barbara
STRANI RICORDI
Pennellate vestite
di meri brandelli
di strani ricordi.
Sirmione gaudente
leggiadra ironia
profusa di luce.
Soffusi tremolii
di lampade ad olio
lambiscono sogni
celati di nuovo.
Striduli suoni di risa
echeggiano eccessi di ira.
Lampante è il diniego
di mute parole
lanciate sui sassi.
Cadere e rialzarsi
è questo il lenire
di piaghe del cuore.
(Barbara Tornabene)
Torres Maria E. (Messico)
¡ VAMOS !
Qué vida, señor, qué vida....
....nos ha tocado vivir....
penas, sustos, correrías,
lágrimas y preocupaciones,
que no cesan de ocurrir.
La lucha diaria, es pesada,
cansa el cuerpo y la mente;
hoy me siento tan agotada...
....que creo que dormir....
no será suficiente.
A veces,
quiero ser un ave,
ó una hojita que se lleve el viento;
que me arrastre lejos, suave,
desaparecer del universo.
Fardo pesado es existir,
los pasos se vuelven lentos;
presiones y sinsabores....
....causan baja por completo....
Pero siempre hay un motivo....
....para seguir caminando....
yo tengo tres,
son mis hijos,
alicientes adorados.
También tu amor, me alimenta,
es como agua, limpia y fresca;
tu voz que me dice ¡ vamos !
el camino nos espera
Traduzione di Chiara Tiranno. Traduzione di Chiara Tiranno Andiamo! / Che vita, signore, che vita… / ci è toccata vivere… / dolori, paure, invasioni, / lacrime e preoccupazioni, / che non cessano di accadere. / La battaglia quotidiana, è pesante, / stanca il corpo e la mente; / oggi mi sento così stremata… / … che penso che dormire… / non sarà sufficiente. / A volte, / voglio essere un uccello, / o una fogliolina che il vento porta via con sé, / che mi trascina lontano, dolce, / la scomparsa dell’universo. / Un fardello pesante è esistere, / i passi diventano lenti, / pressioni e dispiaceri… / … sconfortano totalmente. / Però c’è sempre un motivo… / … per continuare a camminare… / io ne ho tre, / sono i miei figli, / stimoli adorati. / Anche il tuo amore, mi nutre, / è come acqua, limpida e fresca; / la tua voce che mi dice Andiamo! / il cammino ci aspetta.
Tramontano Anna Luna
POSTO PER TE
Non c'è posto per te nel mio cuore,
nell'affanno dei miei battiti.
Nel flusso del mio sangue,
per te non c'è posto.
Per te non c'è posto nei miei polmoni,
nell'aria che respiro
né nella corsa gli crea pensarti,
c'è posto.
Nei miei passi, non c'è posto per te,
nei luoghi che vedrò senza te,
in quelli che mi sembrerebbero
più belli con te, posto non c'è.
Nella mia vita
nella mia attesa
tra le lenzuola
tre le parole
sul mio percorso
sulla mia pelle
con me, per te non c'è posto.
TI trovo ogni giorno,
in un posto diverso, che credevo
di non avere per te.
(Anna Luna Tramontano)
Treppiedi Salvatore
POPOLI
Assume il cielo una tinta gialla
bussa alle finestre la tempesta,
vetri intrisi di sabbia del deserto
che il vento sospinge dal Sahara.
Retaggio di antiche contaminazioni,
una lingua meteo, come ponte,
lega l'estrema propaggine d'Europa
con il Continente Africano.
Un monte di cadaveri sommersi
si erge, divide le sponde mediterranee,
mentre il muro di egoista incomprensione
uccide ogni anelito di libertà.
Nelle reti da pesca restano impigliati
resti di uomini, donne, bambini,
anche la misera speranza e annegata
nei gorghi dell'intolleranza.
Venti secoli di storia dall'avvento di Cristo
ritrovano immutate le ragioni del sacrificio,
ancora negati e rinnegati i valori fondanti
della convivenza, giustizia, solidarietà.
(Totò Treppiedi)
Trestini Adriano
INNO SACRO
Nell’aria tiepida d’un meriggio soave,
nel cielo turchino con voli canori,
il sole ancor ride e vestito di gaio
illumina i trionfi di questa città.
Venite genti, parenti, amici;
lo Scrigno Gigante ha aperto le porte,
l’organo suona nella dimora di Cristo
il mitico canto che sublima la vita.
Già avete udito i bronzi intonati
dell’alta campanaria torre
sonare un’armonica festa,
bellendo questo dì fausto e santo.
In questa cattedrale di Impera mano,
sull’altare marmoreo di fede profonda,
sotto arcate dipinte di lode divina,
due giovani, in nobili vesti,
han tenuto parola e dritta la testa.
Ora l’amore è coperto dal Vello Cristiano,
il sorriso si mescola al profumo dei fiori;
or Voi, riuniti nel concerto di molti,
fissi e attenti nella liturgica ora,
un Sì-Sì, inonda solenne
nel Mistico silenzio di Dio.
(Trestini Adriano)
Trimarchi Santo
SCIROCCO E TEMPESTA
Lotta nel cielo a colori
mischiati uno sopra l'altro
incombenti, dense nubi striate
ondeggiano contorni marcati di scuro
Lotta nel mare a tinte
variopinte una sull'altra
incalzanti,spumeggianti flutti celeri
increspano gonfiori furenti di agitazione
Lotta sulla terra a urti
pesanti gli uni contro gli altri
dominanti, impetuosi venti gagliardi
eccitano burrasche cariche di precipitazione
(Santo Trimarchi)
Triolo Lucia
OLTRE L'AMORE
Mi ricordo di un amore
Senza tempo, mi sta sempre nel cuore
Certo è finito. Non può più tornare
Neanche io vorrei ricominciare
L' ho ancora dinnanzi
Tutta mi ha coinvolta,
Non ha lasciato avanzi
Mi ha preso di sorpresa
Quando non l' aspettavo
Quando ormai non credevo...
Quando non ci pensavo....
Passava la mia vita
Senza lasciare traccia,
Senza che riuscissi a stringerla tra le braccia
Poi ho incontrato lui
"Avresti per favore qualcosa da donare?
-Mi ha chiesto all'improvviso-
Qualcuno da accettare?"
"Ti dono le mie mani, risposi trepidante,
Sono vuote, ma se vuoi, riempile tu all'istante"
Lui pose le sue palme sulle mie
Mi guardò dentro gli occhi, fissando il mio sembiante
Poi aggiunse bisbigliando: voglio essere io il tuo amante
Capii che non scherzava.
Voleva davvero ciò che mi domandava:
Perché ciò che chiedeva, lui stesso mi donava
Quasi volesse, passando per il mio
Riempire ancora di amore il cuore suo
Fu così tra noi. L' amai senza ritegno
Senza pensare mai che non ne fosse degno.
Poi finì. Fu assai breve.
Per mille e più ragioni non poteva durare.
Ma ancora quell' incontro mi irradia di calore.
Oggi mi chiedo: cosa lascia un amore?
Lascia pena, dolore?
Lascia forse qualcosa da dimenticare?
Nulla di tutto ciò. Io credo. Non è questo il problema.
Se l'hai vissuto in pieno ha toccato il tuo io.
Lo ha cambiato da dentro. Ne ha fatto cosa sua
La damnatio memoriae non tocca quelle ore
Non può nemmeno sfiorarle.
Adesso io appartengo all' amore
Perché ... oltre l' amore c'è soltanto ... l'amore
(Lucia Triolo)
Trippa Carmelo
CORRIMI. ..
Corri davanti a me, cavallo arabo
in un deserto arido
Ti verrò dietro, tu l'unica oasi.
Corrimi dietro mentre galoppo su una assolata spiaggia, puledro libero,
Ti indicherò il sentiero di un amore limpido.
E poi corrimi dentro per strade che
nessuno ha mai percorso
Apri una breccia e spacca questo cuore perso
(Carmelo Trippa)
Trovato Giancarlo
IL TEMPO
Ti guardo ma lesto rinnego lo sguardo
a te che fuggente mi trai in inganno
Funesto cerco di controllarti
affinché non irrompi e ripieghi su me la tua ira.
Nulla ferma il tuo passo
forte e pesante più di ogni altro
tu che divori i miei anni ed io inconsapevole e inerme son preda del tuo passare
Perché allo scorrere del Tempo mai nessun può valicare
(Giancarlo Trovato)