Hart Martina
OLIO SU TELA
Domani sera
ti porterò nel la notte stellata
osserveremo il circolare
continuo
e roteante
danzare del cielo
distese su di un telo
sotto un lampione
Poi
andremo in uno di monet
e ti perderò di vista
non ci sarà distacco
tra la natura
e te perché
non esistono bordi
solo colori
ma ti troverò
sarai nascosta
tra il celeste e
l’arancione
di un fiore di loto
Poi ancora
andremo ne la persistenza
della memoria
e giocherai con
gli orologi molli
dirai che son buffi e
deciderai di portarne uno
che sarà il nostro
non scandirà il tempo
né ci ricorderà che
siamo in ritardo
lì troveremo
collezionati
i nostri ricordi
quelli in cui
ci siam dimenticate
che esistesse il
tempo
(Martina Hart)
Harutyunyan A.
«Անմահ սեր»
Բազում հարցեր ես քեզ ունեմ ու չգիտեմ ո՞րը տամ,
Ու չտեսած իմ երազում քո համբույրը ես զգամ,
Առնեմ գիրկս քեզ կարոտած, լինեմ սիրուց քո արբած,
Զգամ հպումն քո մատների,կյանքում չլինեմ քո անցած։
Թե իմանայիր,թե որքան եմ այս բառերը բարբառել,
Լուռ նստել եմ հայելու առաջ ու մեր սերն եմ վերլուծել,
Թե ինչ կասեի, երբ ժամերը գեթ մի վայրկյան ետ հոսեին,
Դու չլինեիր ինձանից հեռու,իմ աչերս քեզ տեսնեին։
Այնպես կուզեմ ձեռքիդ հպվեմ,սրտիդ զարկը ես զգամ,
Ու սիրատենչ իմ հույզերում քո խենթ սերը ես զգամ,
Մտածում եմ ու սարսափում մեր հանդիպման վայրկյանից,
Որ կկանգնեմ ես քո առջև կհեռանաս ինձանից։
Մի՞ թե ճիշտ է ,որ մեր սրտերն էլ չեն լինի միասին,
Ու խենթ մի սեր,մի ամբողջ կյանք կարող է լինի կյանքում սին,
Ու խոսքերը կանէանան,ժամերի մեջ լուռ հոսող,
Ու կմնամ քո անցյալում ես գեթ մի հուշ մոռացվող։
Որքան եմ ես աչքս փակել և արցունքոտ քուն մտել,
Ու երազիս խենթ աշխարհում քո պատկերն եմ հորինել,
Երազել եմ,որ գա վայրկյան,որ աչերս ես բացեմ,
Ու իմ գրկում նուրբ պարուրված քո հայացքը ես տեսնեմ։
Չեմ հավատում ես այն բանին,որ անմահ չէ սերը մեր,
Որ ունակ ենք առանց սիրո մեր սրտերը բաբախել,
Աղոթում եմ սրտատրոփ գա հանդիպման գեթ մի պահ,
Որ քեզ գրկեմ ու շշնջամ,քեզ կսիրեմ մինչր մահ։
Traduzione in Italiano elaborata dall'autore con l'aiuto di Gero La Vecchia. "Amore Immortale" / Ho molte domande che vorrei farti, / continuo a sognare il tuo bacio, / ho nostalgia dei tuoi abbracci, sono ubriaco di te. / Come un terribile schiocco di dita, la nostra vita passata insieme. / Vorrei far parlare queste parole. / Mi sono seduto in silenzio davanti allo specchio e mi piace analizzare, / quello che scorre indietro; vorrei poter parlare almeno un’altra volta, / potere essere insieme a te per dare luce ai miei occhi. / Così toccando con mano, sento i battiti impazziti del cuore, / e di questo pazzo amore che mi fa sempre emozionare. / Ma ho quasi paura di incontrarti di nuovo, / e mi rivolgo a te che ti allontani da me. / In un certo senso è vero che i nostri cuori non saranno mai insieme, / e un amore folle per tutta la vita non può essere vano. / Le parole scompaiono, e rimango silenzioso, / a nutrirmi del ricordo del passato. / Chiudo gli occhi pieni di lacrime, / mi invento un mondo folle e sogno la tua immagine, / in una visione che arriva vicina, fino ai miei occhi, / che vedono ancora le mie braccia avvolgere il tuo grembo. / Non credo nel fatto che il nostro amore non è immortale; / I nostri cuori senza amore non hanno battiti. / Prego per poterti incontrare anche un solo attimo, / un sussurro e un abbraccio, in un amore fino alla morte.
Industria Nunzio
ANIME
Vagano, uccelli
senza nido.
Bolle di vuoto.
Ali, intinte di piacere
sbiadiscono al mattino.
Implorano chimere,
sognando stelle
miele d'api
e farfalle in danza.
Lucciole spente,
all'alba.
(Nunzio Industria)
Ionata Andrea
APRIMI
Tra lande ghiacciate
vago infreddolito,
coperto da vesti
consunte dagli anni.
Sogni di primavere
come sirene di Omero
illudono un’anima
sospesa al tuo uscio.
E’ legittima difesa
il mio bussare
al tuo cuore,
aprimi se puoi.
(Andrea Ionata)
La Monaca Silvia
ASSENZA
Non lo hai mai capito quanto mi cambiassi la giornata.
Una tua risata risollevava le sorti del mio umore.
Io non sono brava come te con le parole.
Dicevi.
E per uscire dall'imbarazzo andavi a fumare una sigaretta.
Adesso Facciamo il gioco del più forte.
Vediamo chi ha il cuore più resistente all'assenza.
Tra tutte le cose che avrei voluto donarti mi è rimasto solo il silenzio.
Muto.
Sai benissimo chi vince a questo gioco...il dolore.
(Silvia La Monaca)
La Terza Luciana
La Scelta
E sali e scendi dal tormento all'amplesso... tu l'incostante e tu il delirio e tu l'eccesso e tu e tu e tu e tu che nell'urlo di te ne raccogli perdente...del niente hai costruito un castello..sabbia destinata a far polvere, accecarti di finezza nel vento..solo il tempo di andare..guardati guardati e non smettere..rinnova l'amore che hai odiato e nella promessa liberati del ruolo..Sarai vento nel tempo che sarà..dolce silente nel buio l' avrai...incompleta di te resterai il frammento che ne ha avuto..e il sonno coprirà i tuoi occhi morenti nella visione di lui..e sarai male e sarai bene e sarai ancora il sonno, il sogno..
Oggi non perdi tu..
fiera di te, non avrai la sua mano sul capo..isola il tuo corpo chè il caldo è dentro te..
oggi e domani
sei la donna che sei
Hai scelto il tuo silenzio, hai scelto la fierezza di te, la libera dignità di esistere, l'incomprensibile voglia di essere..come chiunque dovrebbe.
Serena che non c'è nulla che ti ammali
Meravigliosa che nulla ti contesti d'odio
Piena della grandezza che hai..dolce e orgogliosa che puoi salvarti ancora dall'inferno..che l'inferno non sei tu...
Piccola e immensa nella consapevolezza di potere, non piegarti più e prosegui il volo, incostante non conta quanto, solitario non conta quanto, amaro non conta quanto...
Sarà il TUO volo e solo il tuo...
E se la pioggia smetterà non sarà il presagio dell'arsura globale...
Sarà solo un giorno senza pioggia..
Col tempo
forse
chissà
magari
riuscirai
una volta tanto
a far caso
che esiste
il sole.
(Luciana La Terza)
Lacava Valentina
PER SEMPRE
Trafitto il cuore,
logorato l’animo.
La bocca mia della tua assenza si ciba.
Nell’immaginar, i tuoi occhi lucenti mi abbagliarono.
Scossa,
moribonda,
agonizzante.
Mi richiusi in un addio
E un agghiacciante ‘per sempre’.
(Valentina Lacava)
Landrelli Paolo
ARIA
In questo vagone di sudore e fumo,
su questo treno che porta lontano
c’è il destino di un uomo.
Sono in mille tutti stretti per mano
a domandarsi perché , a chi
debbono chiedere perdono.
Aria! solo un po’ d’aria, anche inquinata,
è così vicina da poterla sentire, aria per non morire.
E gli ritornano in mente le corse nel vento,
aria fresca sul viso quando aveva un sorriso.
Uno stridore di freni, aria fredda, gelata;
ma è sempre un po’ d’aria, quell’aria desiderata.
Ora l’aria è calda, è ardente, è fornace,
Dio mio non c’è più aria!
Poi finalmente la pace
e forse un giorno una croce.
Ma ancora uomini, donne, bambini,
a implorare un po’ d’aria nelle stive di navi,
come bestie ammassati tra piscio e speranza.
E su quella carretta dove l’aria è tempesta,
un piccolo fiore appena sbocciato,
ghermito dal mare, ghermito dal male,
lascia a una madre il più grande dolore.
Ed ancora si muore, ancora si uccide;
avanza il progresso e avanza l’orrore.
E domani? domani a chi mancherà l’aria
se staremo a guardare,
portando ogni tanto una corona d’alloro
davanti a un altare?
Ah se la storia, il passato ci avessero insegnato!
Sguardo perso verso l’ignoto
nel petto un gran vuoto.
Oltre alle stelle, oltre a ogni suono è l’infinito,
come il patire dell’uomo.
(Paolo Landrelli)
Lanza Lucia
A TE
Quando c'è il sole
ricordati che pioverà!
Figlia mia, ricordati del sole
nei giorni nebbiosi.
E ricordati di me poi.
Ricordati del mare e dell'estate,
di quella sabbia fine e calda,
di quelle tepide dolci onde amiche.
Ricordati la sciarpa quando c'è vento.
E ricorda il profumo del cocco sulla pelle
quando la pioggia di città
avrà lavato la pelle dorata.
Ricorda tutto di questa nostra strana vita.
Bello e brutto, ricorda tutto,
che ogni stagione ha il suo prezzo
da bimba, da vecchia, ricorda!
(Lucia Lanza)
Laterza Teresa
RAGGI DI PRIMAVERA
Silenti... procedono i passi
delle cangianti stagioni...
mareggiate infrante a caso
dal fiero vento di maestrale...
Bisbigli d'anime e sogni
narrano di un'era
su questo mare increspato
dove planano liberi i gabbiani,
tra riverberi di luce
e acerbi raggi di primavera
stagliano all'orizzonte
tra bianche scogliere
l'arcano di un'alba
con riflessi d'infinito.
(Teresa Laterza)
Lio Bianca
RITUALI
Seduti l'uno all'altra di fronte,
snodiamo veloci garbugli di vita.
Il focolare e il sole calante
arrossano i visi di bruma bagnati.
Fiumi di parole seccati dagli anni
filano discorsi di ginestra intessuti.
Con garbo mi tendi la mano,
il caldo tepore mi inviti a lasciare.
"Guarda lontano, in piedi, laggiù,
l'orizzonte si vede, immagina l'oltre".
(Bianca Lio)
Lo Cascio Francesco
In ricordo di De Andrè e del suo Perduto amor
l'Ombra
strade buie e silenziose
le luci dei lampioni.......
l'incedere lento di uomo
la sua ombra l'insegue...
un sussulto ansimante...
la frenesia dei passi......
lungo la scalinata..in su
fino al ponte.................
il cuore in tumulto.......
il ricordo di un amore..
mai tanto sopito...........
e oggi dichiarato..........
con una rosa sull'uscio.
ormai appassita...........
deserta la casa..............
il tuo amore partito......
via.... per sempre.........
lontano.........................
staccati ombra.............
lasciami......cadere.......
il vuoto mi accoglierà.
libero.... in volo...........
per un istante eterno...
di amore.......................
(Francesco Lo Cascio)
Lo Verde Loredana (Lulù Lorotte Love)
L' ORIZZONTE
Di cosa é fatto l’orizzonte ?
dice Beatrice col nasino a ponente..
E’ fatto di mete, di mondi, di stelle
é molto più dolce di tante caramelle!
Allora, mamma, che bello che bello, ho per compagno un bimbo modello
Lui arriva da là , da brezza marina, lui vien da lontano con aria mestina.
Ma dato che dici che laggiù é tan ciullo, dai !
Aiutiamolo, manda via quel vascello…
Digli che lui é fatto di luna, di mare, di cuore,
lui viene da là, da un posto d’onore
sul quale ogni nube ogni tanto si cosa,
ma a un tratto il vento più in là la riposa
Percio’, cara mamma, lo deve sapere
Diglielo tu che ha un grande potere
Lui é meta, é stella, é motore
é il risultato del mio tanto sognare.
(Loredana Lo Verde)
Lombardo Patrizia
TU VALI
Tutti i santi giorni
ti do una prova di coraggio.
Accenno un sorriso per farti stare sereno,
quando dentro me
sono spaventata,
terrorizzata!
Provo a ridere, ma in realtà
non ne avrei voglia.
Quando mi guardi negli occhi,
fingo di essere felice, ed è questo
che tu vedi, ma io non lo sono.
Lo faccio per te, piccola Anima mia,
sei tu a darmi la forza,
perché ti amo.
Tu sei mio Figlio, esisti
e ringrazio Dio.
Trattengo a stento l’emozione di chi
si lascia andare a un fiume di parole
di fronte a una vita chiusa in un corpicino,
ritenuto “diverso”.
Ora sei un ragazzo e hai il tuo dire, il tuo fare
e il tuo cuore batte come una farfalla
pronta a volare, libera da ogni tua ferita.
Non temere Figlio mio:
TU VALI!
(Patrizia Lombardo)
Loriga Emanuela
PIOGGIA DI MAGGIO
MENTE TACI!
CUORE AMA!
ANIMA VIBRA!
NELLA MENTE TANTE VOCI
DENTRO AL CUORE MILLE CROCI
MENTRE L ANIMA NELLA STANZA
ATTENDE INERME CHE INIZI LA DANZA
LINGUE DI FUOCO ILLUMINANO CIELO
PIOGGIA DI MAGGIO ASPETTO IL SERENO.
(Emanuela Loriga)
Lubrano Rossella
ALLA RICERCA DI ME
Sono come il Mare,
profonda e misteriosa,
vagante tra vivaci alghe
e coralli appassionati,
nuoto tra gli scogli della vita,
sferzata da lacrime di sale,
un porto sicuro anelo
ove gettare l' ancora
dei miei sogni!
Sono come il Tempo,
imprevedibile, imperscrutabile,
le sue ali impalpabili
i miei pensieri spettinano
e io mi ritrovo qui
a scrutarmi allo specchio,
scacciando ragnatele
di rughe che,
come fiumi aridi,
il mio volto scavano
nel fluire delle stagioni !
Sono come la Luna,
donna e bambina
in un groviglio di speranze
a occhi aperti,
mentre il cielo si veste di stelle
per rendermi regina
in una notte d' incanto!
(Rossella Lubrano)
Luciani Cinzia
QUIETE E INCANTO
Tela bluarancio
il cielo,
aperto spazio
multiforme.
In questo incanto
a perder d'occhi
lascio andar pensiero.
In tua visione
mi soffermo,
apro un respiro.
Mi immergo
in sterminata volta.
Tutto ritorna,
tutto tace.
Nulla mi tange
a tal cospetto,
solo quiete.
A te mi affido.
(Cinzia Luciani)
Luna Eva
Aspettami.
Aspettami anche adesso.
Aspettami anche se fuori piove, se fa freddo o è buio pesto.
Rimani ancora un momento.
Sto venendo per scaldarti.
Sarò guidata dai malinconici canti.
Ascolterò in un sordo abbraccio, i lamenti
e tutti i tuoi pianti.
Sono qui per coprirti.
Ti nascondo al dolore.
Lascia che raccolga
la disperazione provata.
Curerò le ferite provocate
nel tempo in cui mi hai aspettata.
Lascia che ti prenda.
Che baci la tua fronte
e riaccenda la perduta speranza.
Che non sei solo
o che non sei abbastanza.
Ti mostrerò lo specchio segreto.
Raccogli i miei pezzi.
Guardando te stesso scorgerai i miei riflessi.
Lascia che ti accolga
prima di svanire.
Che la mia anima
Per un nuovo cammino sia preparata.
Adesso che sei nato di nuovo
Mentre la mia vita come schiuma di mare è passata.
(Eva Luna)
Luraghi Maria Luisa
Radiosa aurora
apri le porte al nuovo giorno
al chiarore che nasce intorno
in silenzio guardi chi dorme
è sveglio o sorride alle ombre
soavi leggeri i tuoi respiri
quasi sussurri intensi e speciali
usignoli nei loro battiti d’ali
accarezzi il sole che sta sorgendo
o un’incerta nuvola vai avvicinando
annunci gaudio e gioia vuoi donare
a quanti si stanno per svegliare
e da te si lasciano guidare
sia sogno o realtà
sorridi all’ aurora ed è felicità
(Maria Luisa Luraghi)
Machado Arquimedes (Brasile)
MORRE A FLOR.
O mato mata a flor,
Eu mato quem mata a flor,
Justiceiro implacável,
Preciso me recompor.
Tem o sangue regador,
Vem do mangue o desertor,
Uma dor incalculável,
Mata o mato por amor.
Salva vidas as maiores esquecidas,
Cala as frias e menores divididas,
Flores frígidas não floridas,
Tem mil pétalas coloridas.
Mato o autor,
Que deixou matar a flor,
Mata o executor,
Mato cresce
Morre a flor.
Mata seca sem valor,
Só perdoa o matador.
(Arquimedes Machado)
Traduzione di Chiara Tiranno
Muore il fiore. Il bosco uccide il fiore. Io uccido chi uccide il fiore, / giustiziere implacabile, / ho bisogno di ricompormi. / Hai il sangue annacquato, / viene dalla mangrovia il disertore, / un dolore incalcolabile, / uccidi il bosco per amore. / Salva le vite agli adulti dimenticati, / metti a tacere i giovani freddi e contrastati, / fiori frigidi non fioriti, / hai mille petali colorati. / Uccido l’autore, / che ha permesso che si uccidesse il fiore, / uccidi l’esecutore, / il bosco cresce / il fiore muore. / Foresta secca senza valore, / ma perdona l’assassino.
Macrì Rosalba
IN MORTE DI FRANCO
Ti sei camuffata di bianco
con falsa leggiadria di sposa
sei entrata
hai atteso lo sposo
che ignaro dormiva
quello che non sapeva
suo ultimo.
Come ladra
sicura di trovare il suo gioiello
la tua mano di velluto
ha ghermito quel cuore
che da sempre era mio.
Notte
in cui divenni cristallo di ghiaccio
e stimmata aperta il mio esistere.
Notte
in cui duellai impari con te
signora...MORTE.
(Rosalba Macrì)
Maggio Angela
Tu con me...
Paesaggi
sommersi da
insieme di luci
che
nascondono
le siepi roventi.....
Ardenti
c'è il cuore
che brucia......
mentre sboccia
il tuo fiore
color indaco....
a profumare
il recinto
del tuo essere.
Immensi alberi
soffocano
il bagliore
degli anni
che si ergono,
palpabili
al soffio
di lanterne.....
luminose e
mi accorgo
che esisti.....!
Mallimo Angela
AMOR CON AMOR SI RIPAGA
I tuoi occhi azzurri e limpidi
come un cielo di primavera,
ma sempre coperti da un
leggero velo di malinconia.
Lenti e piccoli i tuoi passi
curva la tua schiena
sostenuta dal tuo bastone,
a raccontar di antichi
errori il cui ricordo s’era fatto
troppo pesante per le tue
stanche ossa.
Volevi solo tornare a casa,
ma nessuno ha ascoltato e
compreso il tuo grido d’aiuto
e in quella notte nella fredda
disperazione della tua
solitudine in un attimo
di follia lasciasti che quella
fredda lama penetrasse nel tuo
addome squarciando le tue carni,
nella speranza che qualcuno si
accorgesse di te e ascoltasse quella
tua muta disperazione.
Ma chi doveva ascoltare chiuse i suoi
orecchi al tuo grido con bieca indifferenza,
lasciandoti solo con il tuo dolore.
E ora finalmente sei a casa,
ora hai raggiunto la giusta statura
per arrivare a Dio, ed Egli ti ha donato
il suo regno come dimora per l’eternità.
In quella casa ad attenderti hai
trovato Dio Padre, pronto a donarti
il Suo perdono, il Suo sorriso
e dar nuova forza alle tue gambe
sì da correr insieme ai Suoi angeli
nei Suoi atri.
Incise nel cuore sempre porterò
il ricordo delle tue parole
come tuo prezioso lascito.
“ Amor con amor si ripaga. “
Ciao Franco.
(Angela Mallimo)
Mangione Jenny
COMU 'A 'NNU' FLASH
Comu 'a 'nnu flash...
Appoggiatu e ferra da Marina
Mi parzi ca mi vitti
Assettatu 'nda chija rina
Chi mi gustava i guzzi
Subba 'o mari
È a gendi, c'arrivava cu postali.
E io, figghjoleju,
I subba a nazzionali
Chi 'mma facia 'a 'ppedi
Cu l'umbrelluni e mani.
Mu penzu quanda storia
Avi sta' Marina
Ca puru 'u "'rre Giacchinu"
Misi i pedi 'nda chija rina
Povaru cristianu fu arrestatu
E tri jorna doppu
Puru fucilatu.
È quandu era u tembu
Da mattanza
Chi festa randi
Chi si facia a Marina!
I tunnaroti tornavanu
Candandu
Jettandu chij'oru finu
Subba 'a rina.
Mo'...
Mi ciangi u cori
Pe' 'mm''a guardu
Pecchi',
No 'nge 'cchju' nendi
Com''a 'pprima.
COME UN FLASH. Come un flash... / Appoggiato alla ringhiera della Marina / Mi parve di vedermi / Seduto su quella sabbia / Che guardavo le barche / Sul mare / E' la gente che / giungeva con il pullman. / Ed io, ragazzino / Dalla nazionale / Che me la facevo a piedi / Con l'ombrellone in mano. / Se penso quanta storia / Ha questa Marina / Che pure il "Re Gioacchino (Murat)" / Ha poggiato i piedi su quella sabbia. / Poveretto fu arrestato / E tre giorni dopo, / Pure fucilato. / È quando era il tempo della mattanza / Che festa grande che si faceva alla Marina! / I pescatori del tonno tornavano / cantando, ponendo fine / Ponendo quell'oro fino / Sopra la sabbia. / A giocare si è divertito pure il mare / Che, negli anni / Si è ingoiato mezza sabbia. Adesso... / Mi piange il cuore / A guardarla / Perché non c'è più / niente Come prima.
(Jenny Mangione)
Mantellino Anna Maura
L'ÉTOILE
Vuoto il teatro, gelido il palcoscenico,
l’étoile esegue un assolo;
tra le quinte, è protagonista il silenzio:
la scena coglie la ballerina, non più giovane,
nell’attimo di un arabesque appena abbozzato.
Lo scintillio dello sguardo
e lo svolazzare del nastrino al collo,
un'impressione di straordinaria levità
e di infinita grazia,
accentuano.
Lucidi gli occhi di febbre,
libero il pensiero nei frammenti di ricordi,
civettuolo il gesto della mano,
che tocca la fronte per poi scendere
a sfiorare l’orecchino.
Costruzione illusoria e fugace,
ricordo di applausi ormai passati,
suoni immaginari in un ondeggiare di sogno:
suo compagno di vita e di danza
è il vuoto che si intreccia nel silenzio.
In un'idea di casualità,
l'esasperazione del volto irrigidita,
l’étoile, il cui nome nessuno più ricorda,
non conosce più né un prima né un dopo,
appesa ai fili invisibili della paura.
(Maura Mantellino)
Maraldi Maurizio
FERMATI UN MOMENTO
Anche se hai fretta
fermati un momento.
Guarda le nuvole nel cielo
la vita che c’è sopra un albero,
un fiore appena sbocciato…
o il sorriso sbarazzino di un bambino.
Anche se hai fretta
fermati un momento.
Guarda il volo di un gabbiano,
lo scorrere gorgheggiante
dell’acqua di un rio,
il lento avanzare di una lumaca
sulla fresca rugiada della mattina.
Anche se hai fretta
fermati un momento.
Ascolta il canto dei grilli
le sere d’estate…
ed il cra cra delle rane.
Ti accorgerai che ancora
ci sono le lucciole
a guardia del grano maturo
e che ancora puoi sentire,
la mattina presto,
il buon profumo del pane
appena sfornato.
Uomo anche se hai fretta
fermati un momento…
ne vale veramente la pena.
(Maurizio Maraldi)
Marcheggiani Gaia
L'ESSENZA DI QUELLE NOTE...
Le note di quella canzone ti risuonano dentro
come nelle valli, l'eco delle parole.
Il rimbombo è così forte,
l'effetto è magnifico,
ma il seguito non conta nulla,
finisce la canzone.
Quelle note potrebbero rimanerti in testa
o semplicemente fuggire via
con il vento in agonia,
come le parole di un uomo
che si suol dire volino via,
se su un foglio bianco non son trascritte con armonia.
Tutto passa, tutto corre,
e tu vorresti che
ci sia una pausa, che
tutto si fermasse, ma
non puoi volerlo: la vita nasce dall'esperienza.
La sete di conoscere fa sì che
tutto passi,
tutto scorra.
Voler conoscere, ma non saper l'argomento.
Voler viaggiare, ma non saper la meta.
Voler vivere, ma non sapere chi tu sia.
Dicono la vita sia originale,
la vita è un mistero
la sua essenza fugge via,
come quelle note,
con il vento in agonia.
(Gaia Marcheggiani)
Mare Francesca
DONNA
Eri Primavera di fiori in bocca e profumi acerbi,
sbocciavan appena i seni dalla maglietta
a scoprirli poi, Estate piena
col caldo sulla pelle
e carezze sulla schiena.
Credevi all'amore,
immenso mare le tue voglie
cantavi al sol,
eri esuberante. Poi il vento..
le rughe come tronchi del tuo albero
che t'ha vista far l'amore,
ventre caldo, diventasti Autunno..
del fermento il coincilio
fino al tremolar freddo
del tramonto
ora che sei splendida,
non bella, splendida
Inverno.
Marinelli Sabina
***
Ho lasciato che il tempo mi portasse un fiore,
un dono nella notte più cupa e silenziosa.
un pegno di gloria, di facile ironia,
un battito di ciglia, la tua triste meraviglia.
Porto con me il tuo ritratto, mi osserva
di lontano, quando scrivo parole inascoltate,
voci nel vento che diventan cento.
Prendo con me la tua mano, conosco direzione
e mappa, non posso sbagliare questa volta,
riesco a decifrare codici segreti e misteri.
Ho ascoltato il mio cuore, nasceva di nuovo,
dalle pagine del mondo, quando sorge di attesa
e di speranza: ora d'anima quella somiglianza.
(Sabina Marinelli)
Mariniello Loredana
Di notte
Si oscurò il cielo,
muta calò la notte
con la sua coltre di pensieri
chiusi in una botte,
nella testa a battere
sempre più forte
e ricordi a risuonar nel cuore,
come i sonagli di tenere campanelle,
a ricoprir gli occhi di un azzurro
firmamento di stelle,
lucciole nell'aria quelle antiche,
perdute parole,
nostalgiche se ne andarono
per le strade del cielo meste e sole,
e il mio vagare, dinanzi a quel sacro incanto,
si sciolse, d'improvviso, in un fluido pianto.
Può la beltà ad un semplice sguardo
donare così tanto ?
Per anni ho raccolto dall'asfalto,
solo fango e rabbia
ed oggi, inconsapevole, vesto un drappo
di fine sabbia,
mi lascerà povera e nuda nella fanghiglia
a mendicar un insperato aiuto di chi mi somiglia,
inutilmente perché non sente colui che non esiste,
e chi non comprende con me è vuoto e non resiste,
così che questa condizione nel tempo non muta ma persiste.
Il cigno nero nel lago del mistero , stanco,
si allontana dal branco e quasi allo stremo delle forze danza,
mentre io perisco al buio nel letto di una piccola stanza
(Loredana Mariniello )
Marra Rita Antonietta Iris
NOTTE
Notte che arrivi dopo il tramonto e ti
basta un secondo,
per tinger di nero il blu del cielo,
notte dalle mille facce,
notte
complice di ladri e donnacce,
e come loro non dici mai..no
notte sorniona, notte guardona,
che ogni amante
aspetta, trepidante in un letto,
e tu senza rispetto. Come lei
pagare ti fai.
con lamenti sospiri e rumori di poveri
cuori
schiavi di te,
notte scura che puo' far paura
ma non e’ cosi’
notte
che ispiri i poeti, a scrivere un verso d'amore
struggente, notte, silente, che annebbi la mente
notte, sincera, notte pantera che assale chi
pace non ha,
notte incolore
per chi non ti ama
e chi invece ti brama ti chiama.
nera ossessione
di sogni e passione
di te si dice di tutto, di bello e di brutto ma,
sei la notte
che insegue ogni giorno
e che senza di te non avrebbe ritorno,
e sei perfetta cosi’.
(RITA.I. MARRA)
Marzano Domenica
VIAGGIO DELL'ANIMA
Tenta di volare pronta a cadere
Col vento la mia poesia, raggiungendo
spazi liberi, e si ferma nella mia mente.
Vorrei farti volare nella mia anima e
navigare sul mio cuore, con veri sentimenti.
Nascono e crescono con l'esperienza,
nascono di notte quando brilla la mia stella.
Nessun cuore la può capire, solo l'intimo mio
che inizia in un lungo viaggio all'interno.
Dell'anima.
(Domenica Marzano)
Massari Isabella
* * *
t'avessi giurato altro
che mai avrei pensato
più freddo di quel cuore,
solo ghiaccio.
(Isabella Massari)
Massari Maria Rachele
SE MAI ARRIVERA'
Resterò in attesa
che lui arrivi
e mi porti via
da questo incubo
che mi oscura
il cuore e l'anima.
Resterò in attesa
e nell'attesa
cedo il mio corpo
che poco si cela
in questi abiti
che non mi appartengono.
Ora al calar della Sera
mi perdo
perché questo
è il momento in cui inizia
la mia disperazione.
E nell'oblio del nulla
resterò in attesa
che lui arrivi...
... se mai arriverà
(Maria Rachele Massari)
Massaro Davide
BIMBO
Occhi innocenti
d'un bimbo,
libero candido
come nuvole,
gioca.
In quel riflesso di cielo,
specchiato in quella
libertà colorata,
egli comincia
a conoscere la fluidità dell'universo scorrere
accanto alla sua vitalita', d'innocente creatura
che vive cresce
nella casualità piu' profonda,
in un infinito puro di libertà .
(Davide Massaro)
Mastrolegno Francesco
STRADE IMPERVIE
Fu un giorno di primavera
la conobbi una sera
una sua poesia sentii subito
un brivido dentro
fu amore a prima vista
poi un giorno mi invito
nel suo regno mi porto
io ci andai senza pensare
la strada era impervia
ma il suo cuore mi donò
ospitale fu il giorno
tutto dolce come il miele
luce ancestrale
sembrava un sogno
il regno dei balocchi
ma tante volte ci tornai
sembrava un dono speciale
sempre a modo lei composta
come fosse una reggina
splendeva in tutti i pori
un profumo di montagna
invadeva le sue stanze
un posto salutare mi sentivo bene
grazie a Dio il ricordo
non si potrà scordare
resterà per sempre
impresso nella
mia mente.
(Francesco Mastrolegno)
Mautone Mariarosaria
QUALCOSA D’ALTRO
Qualcosa d’altro,
che sempre un po’ di me porta con sé.
Creatura gettata tra le altre,
che dico esser mia,
ma per far sì che fosse,
l’ho dovuta abbandonare.
Sola possibilità,
che pur non perdendo la sua contingenza,
ritrovo nel mondo come esistenza.
(Mariarosaria Mautone)
Mazzitelli Francesco
FRANCESCA: LA MIA NIPOTINA
Francesca, la mia nipotina,
mi fa correre
sull’erba verde
del prato,
mentre lei girando
come una trottola
furtiva si nasconde
dietro un piccolo albero
che, felice,
ha voglia di crescere presto.
Mi arrampico
su per le colline
del vento,
ho voglia di raggiungerla
e, con le mani,
raccolgo
il suo sorriso
che, come una valanga,
rotola giù per la valle
della vita.
Rallenta, si attarda,
mi sfugge
e lei, svelta
come una farfalla,
mi invita
a correre di nuovo;
solerte vado dietro i suoi passi,
per rincorrere
un fiore colorato
di gioia.
(Francesco Mazzitelli)
Mazzolla Angelo Gabriele
Stringevi tra le labbra
Stringevi tra le labbra parole senza voce,
Mostravi negl'occhi
Silenzi mai scritti
E lettere pensate, vissute, mai spedite:
Anime senza corpo.
Eri lì e ti guardavo, t'ascoltavo lontano
Senza saper dov'ero, un attimo: T'amavo.
Ti stringo tra le labbra, in questo mio silenzio;
Rivedo nei tuoi occhi, e non so più chi sono:
Da te a me, da me a te
Perdersi, guardarsi,
Per poi ritrovarsi,
È un tempo infinito.
(Angelo Gabriele Mazzolla)
Melody Ylesia
***
Guidavi la mia mano, lungo le curve
dei tuoi seni, olimpo di ogni
mia sensazione di godimento.
Scendevi al ventre e li
hai fermato il percorso
e baciato le mie labbra.
Sono scivolata e un tuo gemito
mi ha regalato l`estasy di ogni piacere...
(Ylesia Melody)
Mendrino Elena
SOGNO
Ero li distesa su una calda spiaggia
In un oasi di sogno ...
sognavo che le tue labbra sfiorassero le mie
che il tuo cuore battesse forte come il mio ...
E viene notte
il freddo mi penetra nella pelle
e capisco che era solo un sogno
(Elena Mendrino)
Menozzi Giorgio
MALEDETTA MORTE
Maledetta morte, mi hai strappato
colei che ho voluto e tanto amato.
Ma per sempre, in me lei poi vivrà
in me, per sempre ancor resterà.
Affinché quel vero nostro amore
rimanga vivo, con il mio dolore.
Che provo per te, mia dolce amata
In questa vita da me cosi odiata.
Ora senza te in questo destino
triste e vuoto, e' il mio cammino.
Aspettando, la fine dei miei giorni
nell'illusione che da me, tu ritorni.
(Giorgio Menozzi)
Merino Mirella
E’ DAVVERO SBAGLIATO
E’ davvero sbagliato… dire quel che si pensa in un mondo fatto d’imposizioni e di limiti,
nonostante l’apparente idea di democrazia?
E’ davvero sbagliato… sognare in un bacio e pensare che anche quello sia amore?
E’ davvero sbagliato… amare, anche se fisicamente non si può stare insieme,
perché a volte nel passato ho fatto scelte non conformi a chi ero davvero?
E’ davvero sbagliato… ascoltare il mio cuore vibrare, quando mi conduce a punti
completamente opposti da quelli che invece vorrebbe seguire la mia mente?
E’ davvero sbagliato… credere che esista un tesoro nascosto alla fine di un arcobaleno
o al mondo della magia, come quando ero bambina?
E’ davvero sbagliato… donare una carezza, un sorriso, un abbraccio, una parola gentile
a chi soffre per un qualsiasi motivo?
E’ davvero sbagliato… emozionarmi, quando alzo lo sguardo al cielo,
perché mi sento persa su questa terra e trovo una stella luminosa che m’indica un nuovo percorso?
E’ davvero sbagliato… correre nei verdi prati e sentire la vita parlarmi
attraverso i fiori, i profumi e tutto ciò che in essi vive?
E’ davvero sbagliato… liberarmi delle scarpe per andare a correre piedi nudi sulla spiaggia
e seguire il richiamo del mare, al fine di farmi abbracciare dalle sue profondi acque?
E’ davvero sbagliato… gridare nel vento per ascoltare la mia vera voce?
E’ davvero sbagliato… lasciarmi baciare dal sole e accarezzarmi dalla luna?
E’ davvero sbagliato… dire grazie, prego, scusami e perdonami,
quando so di aver a volte ferito chi forse in quel momento,
cercava solo di aiutarmi e non l’ho compreso?
E’ davvero sbagliato… avere dei valori, come gli antichi guerrieri di un tempo,
solo perché chi mi circonda si accontenta della superficialità del tutto
e non crede che il vero valore è nascosto nelle profondità della personalità?
E’ davvero sbagliato pensare tutto questo?
Rispondimi, te ne prego.
E’ davvero sbagliato… amare gli altri come amo Me?
Io, credo di no e sai perché?
Perché se penso che niente di tutto questo sia sbagliato, allora non lo E’.
Tu, potrai pensarla diversamente, ma Io continuerò a credere in tutto questo,
rispettando la tua e la mia libertà e prendendomi cura di me e di te nell’unico modo possibile:
Lasciarti e lasciarmi libero di Essere.
Niente è mai sbagliato, quando sei consapevole di sapere chi sei e che stai vivendo adesso.
Non ieri, non domani, semplicemente Vivere Adesso!
(Mirella Merino)
Messana Giuseppe
AVARIA
Però domani è sabato!
e poi il lunedì,
e ricomincia il daccapo.
Il vorticoso addivenire delle tenebre,
agogna un'alba risana.
I pensieri, i ricordi, le parole,
tarlano l’Estensa di dubbi e incertezze.
Potrà mai sorgere una nuova Era,
irsa di ammalianti pensieri?
O il tutto si ridurrà in un non nulla!
Taccio, taccio e in un profondo silenzio
a meditar mi accingo;
solo, sedato e muto come un Otre affranta,
che svuotata del suo miglior vino,
ormai la festa ha già perduto!
(Giuseppe Messana)
Messina Maria Rosa
LA MUSICA: IL NOSTRO RIFUGIO
A volte sei triste e vorresti parlare con qualcuno,
spesso ad ascoltarti non c'è nessuno.
Ci sono quei momenti in cui vorresti sfogarti,
ma c'è chi ti dice che non ha tempo per ascoltarti.
Ti isoli da sola in una stanza,
la musica c'è in ogni circostanza.
Infili quelle cuffie e ascolti musica,
in fondo lei ti da conforto e non ti giudica.
Quando sei triste ascolti le parole,
sono quelle che arrivano davvero dritte al cuore.
C'è quella canzone che sembra descrivere la tua situazione,
ogni volta che la ascolti provi emozione.
A volte quando a parole non ti riesci a spiegare,
quella canzone a qualcuno vuoi dedicare.
E' come dire.. ascolta un pezzetto di me,
così capisci perchè mi comporto così con te...
La musica è qualcosa che sa tenermi compagnia,
la ascolto, anche se non sempre passa la malinconia.
La musica ha tante capacità,
ti esalta quando sei felice, ti aiuta quando sei in difficoltà.
A volte rimani con le cuffie anche quando la canzone è finita,
la musica è vita.
Spesso ascolti musica dal televisore,
la vita senza musica sarebbe un grande errore.
(Maria Rosa Messina)
Messina Miriam
***
E poi la mia mano
lunga
bianca
senza smalti
pura
naturale come la neve
si poggio'
delicata ma ferma
sul suo viso morbido
mentre le dita si infilavano già tra i capelli.
Restammo così
immobili come statue
occhi contro occhi
passato contro futuro
con la mia mano sul suo viso
e il sangue che scorreva sempre più veloce.
Gli altri ci vedevano fermi
e bianchi.
Invece no.
Eravamo in movimento
e infiammati
Rossi
Vivi
(Miriam Messina)
Mezzatesta Giuseppe
LA MIA AQUILA
Sì, lo so che non posso
correre nel mattino
con sul viso il sole.
Sì, lo so che non posso
guidare il trattore
dove nasce il fiore mio.
Sì, lo so che non posso
nuotare nel mare
quieto luccicante di luna
Ora, tu sei con me,
con te volerò,
per cieli e nuvole
sognate mai.
Tu sei con me,
con te volerò
sull’erta Galasìa
vista mai.
Tu sei con me,
con te volerò,
sul frastuono di fiumare
sentito mai.
Ora, sì che lo so
con te vivrò
il respiro dell’aurora.
Ora, sì che lo so
con te vivrò
la mia anima in te.
Ora, sì che lo so
con te vivrò
il tuo palpito in me.
Aquila, volerò
con te.
(Giuseppe Mezzatesta)
Minciullo Maria Elena
L’amore è volato via
Non correre
non c’è nessuno che ti aspetta
l' amore è andato via in una sera come queste
fra tante parole/discussioni/isterismi
all’ improvviso non c’era più.
Come un palloncino colorato
è andato dietro ai sogni che sfumavano dietro le nuvole
non c’era più spazio per lui
fra due persone divenute sconosciute l’una all’altra
e senza rumore è volato in alto
ancora più in alto
per non sentire la sua fine.
Non c’è un filo per riprenderlo
e l’amore va lieto fra nuove albe
dimenticando le cattiverie senza amore
è divenuto leggero/senza parole/vivo
privo di forzarure o doveri.
Non correre
non c’è nessuno che ti aspetta
l’amore è andato via
ma lo puoi ancora scorgere se vuoi
basta alzare gli occhi al cielo e lui è là
lieve/felice/libero
consapevole solo di essere amore.
(Maria Elena Minciullo)
Minnella Orazio
CHIANTU DI PATRI
‘Nu svinturatu amaru stava ‘n pena;
ci mossi ‘n figghiu nicu e non durmìa,
e tutti ‘i santi notti iddu chiancìa,
fin quantu spuntò ‘n’angilu ‘nta scena:
-Non triuliàri cchiù ppi faureddu !..
-Ma iu l’haiu sempri dintra ‘u ciriveddu !...
-Chi fa lu voi vidìri?-Certamenti -!...
Dunca ‘u purtò ‘nto celu e poi ci dissi:
-Aspetta anticchia e metti l’occhi fissi,
su tutti li carusi cca’ prisenti.-
Avìanu ‘nte manu ‘nu luminu,
ca ‘lluminava ‘a facci e lu caminu.
-Cu su’?-Su’ i picciriddi morti ‘o munnu,
e tutti ‘i jorna fannu ‘stu tragittu.
‘U cori d’iddi è puru e non è afflittu.
-Me figghiu c’è ?-Aspetta ‘nu secunnu,
fra tanticchedda ‘u viri!-...Iddu spuntò,
e ‘u patri strafilici l’abbrazzò.
Ma s’accurgìu ca ‘u lumi era stutatu,
e dumannò ‘o carusu ripintinu:
-Pirchì non è addrumatu ‘u to’ luminu?-
Lu figghiu lu vardò maravigghiatu:
-O pà, ogni iornu addumu la cannila,
comu tutti ‘i carusi ‘nti la fila,
ma lu to’ chiantu a notti mi lu stuta.
Fammìllu ‘stu favuri, ‘un picciari,
ormai mi trovu ccà làssimi stari-!...
Allura dissi l’angilu :-Saluta
‘stu figghiu ca tu teni ‘nto duluri,
e porta sempri appressu lu so’ amuri !
(Orazio Minnella)
PIANTO DI PADRE - (Traduzione dell'autore) Un uomo sventurato stava in pena;gli era morto il figlio piccolo e non dormiva,/ e tutte le sante notti lui piangeva,fin quando spuntò un angelo in scena: / - Non piangere più per favore!... - Ma io l'ho sempre dentro al cervello!... / Per caso, lo vuoi rivedere? - Certamente!... Allora lo portò in cielo e poi gli disse: / - Aspetta un pochino e fissa gli occhi su tutti i bambini qui presenti. - / Avevano in mano un lumino,che illuminava la faccia ed il cammino. / -Chi sono? - Sono tutti i bambini morti nel mondo e tutti i giorni fanno questo tragitto. / Il loro cuore è puro e non è afflitto.- Mio figlio c'è? - Aspetta un secondo, / fra un pò lo vedrai!... - Lui apparve,ed il padre felice lo abbracciò. / Ma s'accorse che il suo lume era spento,e domandò al ragazzo subito: / - Perchè non è acceso il tuo lumino? -Il figlio lo guardò meravigliato: / Papà. ogni giorno accendo la candela,come tutti i bambini nella fila, / ma il tuo pianto di notte me la spegne.Fammelo questo favore, non ti lamentare piangendo, ormai qui tro qui, lasciami stare!...Allora l'Angelo disse: - Saluta / questo figlio ca tu tieni nel dolore,e porta sempre appresso il suo amore!
Mirmina Lorenzo
UNA PEDINA VALE ZERO
Con rabbia o con amore
vivo la mia vita
come un partita a scacchi con la morte
Per gioco o per orgoglio
sento la sfida lanciata dall'orizzonte
l'accetto e lo cavalco
Sono solo e cerco affetto
la sua luce mi ristora
quando è troppa mi ferisce
L'orgoglio sarà la mia spada
l'innocenza sarà il mio inganno
la pazzia la mia nuova regola
le bugie, la verità che nessuno vuole ascoltare
Se sapessi parlare non scriverei
Se sapessi camminare lentamente non correrei,
ma forse saprei volare...
Accetterei la vita che non voglio vedere
perchè la sua puzza mi irrita
il suo squallore mi ferisce
Nessuna cura riesce a lavare il sangue
che continuo a veder scorrere
fingendo che non sia sangue
fingendo che non sia reale.
Ma non voglio intrappolare i miei occhi:
mi piace distruggermi e ricostruirmi.
Non voglio piegarmi:
morire per non aver abbassato la testa
è meglio che vivere ricordando di averla piegata.
Un giorno arriverò, e non importa quale sarà il prezzo
a vedere ogni mia cosa sgretolarsi tra le mani.
Essere felice per essere stato vivo
essere felice per aver reso reali i miei sogni.
(Lorenzo Mirmina)
Montalbano Giovanni
L'ultimo disperato volo di Matilde
Lesto và lo scorrere del tempo,
quando la gioia vegeta nell'anima;
mentre lente passan le ore,
con la morte dentro il cuore.
Vaga l'anima dell'infelice ragazza,
nel lento epilogo della notte.
Il cielo scruta per capire,
il segreto mistero delle stelle,
ed il suo destino avverso,
che pace loco non trova.
Una sua copiosa lacrima, frammista alla rugiada,
su di un seme si posa,
ed un fiore martire nasce,
sbocciando nella crepa della roccia,
nel gelo calare della notte.
Un passero solo, nel freddo suo nido,
assiste al volo senza ali di Matilde dall'alto della rupe;
mentre al contempo,
rimembra la sua compagna morta,
uccisa dal cacciator senz'anima e si dispera.
Misero tace il suo cinguettio,
represso nella gola.
(Giovanni Montalbano)
Montarello Silvana
ECCOTI SEI TORNATO
Eccoti ti ho tanto aspettato
e pensato
mi sei mancato
come il cielo
e le stelle.
Mancava il tuo profumo
quel calore che
faceva mancare
la terra sotto i piedi
il fiato moriva.
Ecco e arrivata
la fine del viaggio
finalmente
l’attesa
è finita.
Sono tornate
le stelle
il cielo
i tuoni
i fulmini.
Si tutto è tornato
come prima
è ritornato
il freddo autunno
con il suo profumo
(Silvana Montarello)
Morabito Caterina
PIOVE E VOGLIO SILENZIO
E mi accorgo che piove
che si rincorrono le nuvole
nelle crepe grigie e nere del cielo
in disordinati e taciuti
giochi di luce.
E ancora piove e
voglio silenzio.
Dai vetri il mare liscia
i miei versi parlati
i marosi argentati
rimpiangono il vento
ed io mi penso nei lunghi silenzi
senza un tuo canto.
Ogni dire
ogni mio pensiero
è un palpito del cuore.
E della frescura e
dei lampi intrecciati
m'avvolgo i capelli
i miei occhi
e i miei versi ordinati
(Caterina Morabito)
Moronese Maria Angela
***
Ho iniziato a scrivere poi,poi mi sono persa
osservando il cielo ed il suo respiro ...!...
Adesso il cielo è cupo.
È dominato da grossi nuvoloni
li vedo andar via veloci,
con le loro sfumature
grigio azzurre.
L'aria è gelida,
nel respirarla,punge,
e la sento
che mi graffia
fin dentro l'anima !
Folate improvvise
scuotono gli alberi,
con le fronde mezze spoglie
e si sparpagliano su
quelle foglie gia ingiallite,
ammonticchiate li,
ai bordi di questo viale interminabile
fatto con le iniziali di quelle lettere
che vedo formarsi man mano
foglia su foglia,
riassumendo il nome della vita
che se ne va
e che appartiene,quest'oggi,
anche a me.
Apparente è il silenzio,
pare voler dominare
quel vento,
che corre e scorre,
e so quanti lamenti porta con se
in quei soffi silenziosi.
Giungo a te...
...IO...
alzò gli occhi,
ti rivedo,
in quell'immagine.
Sorridi ...!!!....
Come hai sempre fatto.
Un nodo in gola,mi assale,
una lacrima,
serpeggia con prepotenza
bagnando il mio viso
Papà...!!..
...Papà...mi manchi...
...Io...❤...
(Maria Angela Moronese)
Mozzillo Anna
* * *
Sulle spalle che lentamente cedono
Porti l'onestà dei tuoi giorni.
Lavorando con sudore
Mal compensato.
Hai sconfitto con tanta forza
La solitudine.
Sei stato neonato senza seno
Bambino senza amore
Senza l'amore di una madre.
Hai seminato due vite,
Cresciuto due vite,
Con cura, amore e severità.
Le tue carezze
Dalle tue braccia forti
Sono per me
La miglior sciarpa per il mio collo.
Ciò che porto di te
Sarà eterno
Perché di te porto il tuo sangue.
Tu sei il mio uomo
Tu sei il mio principe azzurro
Tu sei l'unico uomo della mia vita
Tu sei MIO!
Il mio respiro
Il tuo respiro
Sono le note che compongono
La nostra canzone d' amore.
Le tue mani
La tua forza
Il tuo sudore
Hanno costruito
Il mio futuro.
La mia mano
Nella tua mano
Piccola e grande
Un sorriso sereno
Radici sicure
Sguardo severo
Hanno tirato su
Una piccola e grande DONNA.
- A mio padre
(Anna Mozzillo)
Mulas Daniela
"PER ELISA"
Mentre mi dormi addosso e mi poggi una manina sulla pancia mi chiedo se lo ricordi quando me la facevi vibrar con la tua danza.
A volte mi vien da pensare che i bambini smettono di ricordare il segreto della vita quando iniziano a parlare; un gran mistero devono celare... non ce lo possono svelare.
Quando la tua manina dentro la mia pancia volteggiava, mamma a questo futuro pensava; a quando avrei potuto ammirare il tuo bel visino e scoprire che magari mi assomigliavi un pochino.
Certi momenti nella mia mente li ho voluti fotografare...per sempre li voglio ricordare; un giorno te li racconteró con affetto mentre la sera ti rimboccheró le coperte del letto.
Come l'aria di Beethoven ti ho voluto chiamare e Per Elisa ora piú che mai mi fa emozionare
(Daniela Mulas)
Mulè Giovanna
SCRUSCIU E SILENZIU
Quantu scrussiu po fari la nivi
quannu cadi ncuddru
a nomu tintu
iddra si sciogli e diventa
acqua lorda......
(Giovanna Mulè)
Traduzione dell'autrice: Rumore e silenzio. / Quanto rumore può fare la neve / quando cade addosso / ad un uomo malvagio / lei si scioglie e diventa acqua sporca.
Muraca Carlo Alberto
* * *
Le foglie cadono una ad una,
illusioni, speranze, cadono secche
su un terreno freddo
lasciando alberi spogli
gemelle con la mia anima ora.
Foglie rosse portano speranze insoddisfatte,
foglie gialle vanno con la mia illusione
intangible per me
L'aria è umida e la nebbia mi avvolge,
Sono contento che ci sia nebbia ...
persone non possono vedere la tristezza nei miei occhi.
Piovono vetrose gocce di lacrime .. male per i miei occhi
Tristezza e freddo copre il mio corpo
Anche il cielo nasconde la luna e le stelle
Dopo la cortina di nuvole
vado a tentoni nel buio ...
vado da nessuna parte
e foglie secche scricchiolano sotto i miei piedi
Tracciando speranze e illusioni ...
schiacciandole, comunque non ho nulla a che fare con loro.
Spera ferito il mio cuore
Illusioni mi accecano
e hanno rubato la mia ragione...
ora devo pagare per la mia fiducia
un prezzo troppo caro.
(Carlo Alberto Muraca)
Musa Greta
***
Dipendente da una mongolfiera,
sospesa nel vuoto ed attaccata ad una corda,
ma libera nel cielo e tra le nubi
che tanto mi ricordano la schiuma dell'acqua
causata da quella piccola barchetta che mi trasporta.
Il vento sulla pelle,
le gambe penzoloni e le braccia spalancate:
mi sento minuscola ma felice.
Paura non ne ho più: non ci sono parole, solo sensazioni ed emozioni.
(Greta Musa)
OLIO SU TELA
Domani sera
ti porterò nel la notte stellata
osserveremo il circolare
continuo
e roteante
danzare del cielo
distese su di un telo
sotto un lampione
Poi
andremo in uno di monet
e ti perderò di vista
non ci sarà distacco
tra la natura
e te perché
non esistono bordi
solo colori
ma ti troverò
sarai nascosta
tra il celeste e
l’arancione
di un fiore di loto
Poi ancora
andremo ne la persistenza
della memoria
e giocherai con
gli orologi molli
dirai che son buffi e
deciderai di portarne uno
che sarà il nostro
non scandirà il tempo
né ci ricorderà che
siamo in ritardo
lì troveremo
collezionati
i nostri ricordi
quelli in cui
ci siam dimenticate
che esistesse il
tempo
(Martina Hart)
Harutyunyan A.
«Անմահ սեր»
Բազում հարցեր ես քեզ ունեմ ու չգիտեմ ո՞րը տամ,
Ու չտեսած իմ երազում քո համբույրը ես զգամ,
Առնեմ գիրկս քեզ կարոտած, լինեմ սիրուց քո արբած,
Զգամ հպումն քո մատների,կյանքում չլինեմ քո անցած։
Թե իմանայիր,թե որքան եմ այս բառերը բարբառել,
Լուռ նստել եմ հայելու առաջ ու մեր սերն եմ վերլուծել,
Թե ինչ կասեի, երբ ժամերը գեթ մի վայրկյան ետ հոսեին,
Դու չլինեիր ինձանից հեռու,իմ աչերս քեզ տեսնեին։
Այնպես կուզեմ ձեռքիդ հպվեմ,սրտիդ զարկը ես զգամ,
Ու սիրատենչ իմ հույզերում քո խենթ սերը ես զգամ,
Մտածում եմ ու սարսափում մեր հանդիպման վայրկյանից,
Որ կկանգնեմ ես քո առջև կհեռանաս ինձանից։
Մի՞ թե ճիշտ է ,որ մեր սրտերն էլ չեն լինի միասին,
Ու խենթ մի սեր,մի ամբողջ կյանք կարող է լինի կյանքում սին,
Ու խոսքերը կանէանան,ժամերի մեջ լուռ հոսող,
Ու կմնամ քո անցյալում ես գեթ մի հուշ մոռացվող։
Որքան եմ ես աչքս փակել և արցունքոտ քուն մտել,
Ու երազիս խենթ աշխարհում քո պատկերն եմ հորինել,
Երազել եմ,որ գա վայրկյան,որ աչերս ես բացեմ,
Ու իմ գրկում նուրբ պարուրված քո հայացքը ես տեսնեմ։
Չեմ հավատում ես այն բանին,որ անմահ չէ սերը մեր,
Որ ունակ ենք առանց սիրո մեր սրտերը բաբախել,
Աղոթում եմ սրտատրոփ գա հանդիպման գեթ մի պահ,
Որ քեզ գրկեմ ու շշնջամ,քեզ կսիրեմ մինչր մահ։
Traduzione in Italiano elaborata dall'autore con l'aiuto di Gero La Vecchia. "Amore Immortale" / Ho molte domande che vorrei farti, / continuo a sognare il tuo bacio, / ho nostalgia dei tuoi abbracci, sono ubriaco di te. / Come un terribile schiocco di dita, la nostra vita passata insieme. / Vorrei far parlare queste parole. / Mi sono seduto in silenzio davanti allo specchio e mi piace analizzare, / quello che scorre indietro; vorrei poter parlare almeno un’altra volta, / potere essere insieme a te per dare luce ai miei occhi. / Così toccando con mano, sento i battiti impazziti del cuore, / e di questo pazzo amore che mi fa sempre emozionare. / Ma ho quasi paura di incontrarti di nuovo, / e mi rivolgo a te che ti allontani da me. / In un certo senso è vero che i nostri cuori non saranno mai insieme, / e un amore folle per tutta la vita non può essere vano. / Le parole scompaiono, e rimango silenzioso, / a nutrirmi del ricordo del passato. / Chiudo gli occhi pieni di lacrime, / mi invento un mondo folle e sogno la tua immagine, / in una visione che arriva vicina, fino ai miei occhi, / che vedono ancora le mie braccia avvolgere il tuo grembo. / Non credo nel fatto che il nostro amore non è immortale; / I nostri cuori senza amore non hanno battiti. / Prego per poterti incontrare anche un solo attimo, / un sussurro e un abbraccio, in un amore fino alla morte.
Industria Nunzio
ANIME
Vagano, uccelli
senza nido.
Bolle di vuoto.
Ali, intinte di piacere
sbiadiscono al mattino.
Implorano chimere,
sognando stelle
miele d'api
e farfalle in danza.
Lucciole spente,
all'alba.
(Nunzio Industria)
Ionata Andrea
APRIMI
Tra lande ghiacciate
vago infreddolito,
coperto da vesti
consunte dagli anni.
Sogni di primavere
come sirene di Omero
illudono un’anima
sospesa al tuo uscio.
E’ legittima difesa
il mio bussare
al tuo cuore,
aprimi se puoi.
(Andrea Ionata)
La Monaca Silvia
ASSENZA
Non lo hai mai capito quanto mi cambiassi la giornata.
Una tua risata risollevava le sorti del mio umore.
Io non sono brava come te con le parole.
Dicevi.
E per uscire dall'imbarazzo andavi a fumare una sigaretta.
Adesso Facciamo il gioco del più forte.
Vediamo chi ha il cuore più resistente all'assenza.
Tra tutte le cose che avrei voluto donarti mi è rimasto solo il silenzio.
Muto.
Sai benissimo chi vince a questo gioco...il dolore.
(Silvia La Monaca)
La Terza Luciana
La Scelta
E sali e scendi dal tormento all'amplesso... tu l'incostante e tu il delirio e tu l'eccesso e tu e tu e tu e tu che nell'urlo di te ne raccogli perdente...del niente hai costruito un castello..sabbia destinata a far polvere, accecarti di finezza nel vento..solo il tempo di andare..guardati guardati e non smettere..rinnova l'amore che hai odiato e nella promessa liberati del ruolo..Sarai vento nel tempo che sarà..dolce silente nel buio l' avrai...incompleta di te resterai il frammento che ne ha avuto..e il sonno coprirà i tuoi occhi morenti nella visione di lui..e sarai male e sarai bene e sarai ancora il sonno, il sogno..
Oggi non perdi tu..
fiera di te, non avrai la sua mano sul capo..isola il tuo corpo chè il caldo è dentro te..
oggi e domani
sei la donna che sei
Hai scelto il tuo silenzio, hai scelto la fierezza di te, la libera dignità di esistere, l'incomprensibile voglia di essere..come chiunque dovrebbe.
Serena che non c'è nulla che ti ammali
Meravigliosa che nulla ti contesti d'odio
Piena della grandezza che hai..dolce e orgogliosa che puoi salvarti ancora dall'inferno..che l'inferno non sei tu...
Piccola e immensa nella consapevolezza di potere, non piegarti più e prosegui il volo, incostante non conta quanto, solitario non conta quanto, amaro non conta quanto...
Sarà il TUO volo e solo il tuo...
E se la pioggia smetterà non sarà il presagio dell'arsura globale...
Sarà solo un giorno senza pioggia..
Col tempo
forse
chissà
magari
riuscirai
una volta tanto
a far caso
che esiste
il sole.
(Luciana La Terza)
Lacava Valentina
PER SEMPRE
Trafitto il cuore,
logorato l’animo.
La bocca mia della tua assenza si ciba.
Nell’immaginar, i tuoi occhi lucenti mi abbagliarono.
Scossa,
moribonda,
agonizzante.
Mi richiusi in un addio
E un agghiacciante ‘per sempre’.
(Valentina Lacava)
Landrelli Paolo
ARIA
In questo vagone di sudore e fumo,
su questo treno che porta lontano
c’è il destino di un uomo.
Sono in mille tutti stretti per mano
a domandarsi perché , a chi
debbono chiedere perdono.
Aria! solo un po’ d’aria, anche inquinata,
è così vicina da poterla sentire, aria per non morire.
E gli ritornano in mente le corse nel vento,
aria fresca sul viso quando aveva un sorriso.
Uno stridore di freni, aria fredda, gelata;
ma è sempre un po’ d’aria, quell’aria desiderata.
Ora l’aria è calda, è ardente, è fornace,
Dio mio non c’è più aria!
Poi finalmente la pace
e forse un giorno una croce.
Ma ancora uomini, donne, bambini,
a implorare un po’ d’aria nelle stive di navi,
come bestie ammassati tra piscio e speranza.
E su quella carretta dove l’aria è tempesta,
un piccolo fiore appena sbocciato,
ghermito dal mare, ghermito dal male,
lascia a una madre il più grande dolore.
Ed ancora si muore, ancora si uccide;
avanza il progresso e avanza l’orrore.
E domani? domani a chi mancherà l’aria
se staremo a guardare,
portando ogni tanto una corona d’alloro
davanti a un altare?
Ah se la storia, il passato ci avessero insegnato!
Sguardo perso verso l’ignoto
nel petto un gran vuoto.
Oltre alle stelle, oltre a ogni suono è l’infinito,
come il patire dell’uomo.
(Paolo Landrelli)
Lanza Lucia
A TE
Quando c'è il sole
ricordati che pioverà!
Figlia mia, ricordati del sole
nei giorni nebbiosi.
E ricordati di me poi.
Ricordati del mare e dell'estate,
di quella sabbia fine e calda,
di quelle tepide dolci onde amiche.
Ricordati la sciarpa quando c'è vento.
E ricorda il profumo del cocco sulla pelle
quando la pioggia di città
avrà lavato la pelle dorata.
Ricorda tutto di questa nostra strana vita.
Bello e brutto, ricorda tutto,
che ogni stagione ha il suo prezzo
da bimba, da vecchia, ricorda!
(Lucia Lanza)
Laterza Teresa
RAGGI DI PRIMAVERA
Silenti... procedono i passi
delle cangianti stagioni...
mareggiate infrante a caso
dal fiero vento di maestrale...
Bisbigli d'anime e sogni
narrano di un'era
su questo mare increspato
dove planano liberi i gabbiani,
tra riverberi di luce
e acerbi raggi di primavera
stagliano all'orizzonte
tra bianche scogliere
l'arcano di un'alba
con riflessi d'infinito.
(Teresa Laterza)
Lio Bianca
RITUALI
Seduti l'uno all'altra di fronte,
snodiamo veloci garbugli di vita.
Il focolare e il sole calante
arrossano i visi di bruma bagnati.
Fiumi di parole seccati dagli anni
filano discorsi di ginestra intessuti.
Con garbo mi tendi la mano,
il caldo tepore mi inviti a lasciare.
"Guarda lontano, in piedi, laggiù,
l'orizzonte si vede, immagina l'oltre".
(Bianca Lio)
Lo Cascio Francesco
In ricordo di De Andrè e del suo Perduto amor
l'Ombra
strade buie e silenziose
le luci dei lampioni.......
l'incedere lento di uomo
la sua ombra l'insegue...
un sussulto ansimante...
la frenesia dei passi......
lungo la scalinata..in su
fino al ponte.................
il cuore in tumulto.......
il ricordo di un amore..
mai tanto sopito...........
e oggi dichiarato..........
con una rosa sull'uscio.
ormai appassita...........
deserta la casa..............
il tuo amore partito......
via.... per sempre.........
lontano.........................
staccati ombra.............
lasciami......cadere.......
il vuoto mi accoglierà.
libero.... in volo...........
per un istante eterno...
di amore.......................
(Francesco Lo Cascio)
Lo Verde Loredana (Lulù Lorotte Love)
L' ORIZZONTE
Di cosa é fatto l’orizzonte ?
dice Beatrice col nasino a ponente..
E’ fatto di mete, di mondi, di stelle
é molto più dolce di tante caramelle!
Allora, mamma, che bello che bello, ho per compagno un bimbo modello
Lui arriva da là , da brezza marina, lui vien da lontano con aria mestina.
Ma dato che dici che laggiù é tan ciullo, dai !
Aiutiamolo, manda via quel vascello…
Digli che lui é fatto di luna, di mare, di cuore,
lui viene da là, da un posto d’onore
sul quale ogni nube ogni tanto si cosa,
ma a un tratto il vento più in là la riposa
Percio’, cara mamma, lo deve sapere
Diglielo tu che ha un grande potere
Lui é meta, é stella, é motore
é il risultato del mio tanto sognare.
(Loredana Lo Verde)
Lombardo Patrizia
TU VALI
Tutti i santi giorni
ti do una prova di coraggio.
Accenno un sorriso per farti stare sereno,
quando dentro me
sono spaventata,
terrorizzata!
Provo a ridere, ma in realtà
non ne avrei voglia.
Quando mi guardi negli occhi,
fingo di essere felice, ed è questo
che tu vedi, ma io non lo sono.
Lo faccio per te, piccola Anima mia,
sei tu a darmi la forza,
perché ti amo.
Tu sei mio Figlio, esisti
e ringrazio Dio.
Trattengo a stento l’emozione di chi
si lascia andare a un fiume di parole
di fronte a una vita chiusa in un corpicino,
ritenuto “diverso”.
Ora sei un ragazzo e hai il tuo dire, il tuo fare
e il tuo cuore batte come una farfalla
pronta a volare, libera da ogni tua ferita.
Non temere Figlio mio:
TU VALI!
(Patrizia Lombardo)
Loriga Emanuela
PIOGGIA DI MAGGIO
MENTE TACI!
CUORE AMA!
ANIMA VIBRA!
NELLA MENTE TANTE VOCI
DENTRO AL CUORE MILLE CROCI
MENTRE L ANIMA NELLA STANZA
ATTENDE INERME CHE INIZI LA DANZA
LINGUE DI FUOCO ILLUMINANO CIELO
PIOGGIA DI MAGGIO ASPETTO IL SERENO.
(Emanuela Loriga)
Lubrano Rossella
ALLA RICERCA DI ME
Sono come il Mare,
profonda e misteriosa,
vagante tra vivaci alghe
e coralli appassionati,
nuoto tra gli scogli della vita,
sferzata da lacrime di sale,
un porto sicuro anelo
ove gettare l' ancora
dei miei sogni!
Sono come il Tempo,
imprevedibile, imperscrutabile,
le sue ali impalpabili
i miei pensieri spettinano
e io mi ritrovo qui
a scrutarmi allo specchio,
scacciando ragnatele
di rughe che,
come fiumi aridi,
il mio volto scavano
nel fluire delle stagioni !
Sono come la Luna,
donna e bambina
in un groviglio di speranze
a occhi aperti,
mentre il cielo si veste di stelle
per rendermi regina
in una notte d' incanto!
(Rossella Lubrano)
Luciani Cinzia
QUIETE E INCANTO
Tela bluarancio
il cielo,
aperto spazio
multiforme.
In questo incanto
a perder d'occhi
lascio andar pensiero.
In tua visione
mi soffermo,
apro un respiro.
Mi immergo
in sterminata volta.
Tutto ritorna,
tutto tace.
Nulla mi tange
a tal cospetto,
solo quiete.
A te mi affido.
(Cinzia Luciani)
Luna Eva
Aspettami.
Aspettami anche adesso.
Aspettami anche se fuori piove, se fa freddo o è buio pesto.
Rimani ancora un momento.
Sto venendo per scaldarti.
Sarò guidata dai malinconici canti.
Ascolterò in un sordo abbraccio, i lamenti
e tutti i tuoi pianti.
Sono qui per coprirti.
Ti nascondo al dolore.
Lascia che raccolga
la disperazione provata.
Curerò le ferite provocate
nel tempo in cui mi hai aspettata.
Lascia che ti prenda.
Che baci la tua fronte
e riaccenda la perduta speranza.
Che non sei solo
o che non sei abbastanza.
Ti mostrerò lo specchio segreto.
Raccogli i miei pezzi.
Guardando te stesso scorgerai i miei riflessi.
Lascia che ti accolga
prima di svanire.
Che la mia anima
Per un nuovo cammino sia preparata.
Adesso che sei nato di nuovo
Mentre la mia vita come schiuma di mare è passata.
(Eva Luna)
Luraghi Maria Luisa
Radiosa aurora
apri le porte al nuovo giorno
al chiarore che nasce intorno
in silenzio guardi chi dorme
è sveglio o sorride alle ombre
soavi leggeri i tuoi respiri
quasi sussurri intensi e speciali
usignoli nei loro battiti d’ali
accarezzi il sole che sta sorgendo
o un’incerta nuvola vai avvicinando
annunci gaudio e gioia vuoi donare
a quanti si stanno per svegliare
e da te si lasciano guidare
sia sogno o realtà
sorridi all’ aurora ed è felicità
(Maria Luisa Luraghi)
Machado Arquimedes (Brasile)
MORRE A FLOR.
O mato mata a flor,
Eu mato quem mata a flor,
Justiceiro implacável,
Preciso me recompor.
Tem o sangue regador,
Vem do mangue o desertor,
Uma dor incalculável,
Mata o mato por amor.
Salva vidas as maiores esquecidas,
Cala as frias e menores divididas,
Flores frígidas não floridas,
Tem mil pétalas coloridas.
Mato o autor,
Que deixou matar a flor,
Mata o executor,
Mato cresce
Morre a flor.
Mata seca sem valor,
Só perdoa o matador.
(Arquimedes Machado)
Traduzione di Chiara Tiranno
Muore il fiore. Il bosco uccide il fiore. Io uccido chi uccide il fiore, / giustiziere implacabile, / ho bisogno di ricompormi. / Hai il sangue annacquato, / viene dalla mangrovia il disertore, / un dolore incalcolabile, / uccidi il bosco per amore. / Salva le vite agli adulti dimenticati, / metti a tacere i giovani freddi e contrastati, / fiori frigidi non fioriti, / hai mille petali colorati. / Uccido l’autore, / che ha permesso che si uccidesse il fiore, / uccidi l’esecutore, / il bosco cresce / il fiore muore. / Foresta secca senza valore, / ma perdona l’assassino.
Macrì Rosalba
IN MORTE DI FRANCO
Ti sei camuffata di bianco
con falsa leggiadria di sposa
sei entrata
hai atteso lo sposo
che ignaro dormiva
quello che non sapeva
suo ultimo.
Come ladra
sicura di trovare il suo gioiello
la tua mano di velluto
ha ghermito quel cuore
che da sempre era mio.
Notte
in cui divenni cristallo di ghiaccio
e stimmata aperta il mio esistere.
Notte
in cui duellai impari con te
signora...MORTE.
(Rosalba Macrì)
Maggio Angela
Tu con me...
Paesaggi
sommersi da
insieme di luci
che
nascondono
le siepi roventi.....
Ardenti
c'è il cuore
che brucia......
mentre sboccia
il tuo fiore
color indaco....
a profumare
il recinto
del tuo essere.
Immensi alberi
soffocano
il bagliore
degli anni
che si ergono,
palpabili
al soffio
di lanterne.....
luminose e
mi accorgo
che esisti.....!
Mallimo Angela
AMOR CON AMOR SI RIPAGA
I tuoi occhi azzurri e limpidi
come un cielo di primavera,
ma sempre coperti da un
leggero velo di malinconia.
Lenti e piccoli i tuoi passi
curva la tua schiena
sostenuta dal tuo bastone,
a raccontar di antichi
errori il cui ricordo s’era fatto
troppo pesante per le tue
stanche ossa.
Volevi solo tornare a casa,
ma nessuno ha ascoltato e
compreso il tuo grido d’aiuto
e in quella notte nella fredda
disperazione della tua
solitudine in un attimo
di follia lasciasti che quella
fredda lama penetrasse nel tuo
addome squarciando le tue carni,
nella speranza che qualcuno si
accorgesse di te e ascoltasse quella
tua muta disperazione.
Ma chi doveva ascoltare chiuse i suoi
orecchi al tuo grido con bieca indifferenza,
lasciandoti solo con il tuo dolore.
E ora finalmente sei a casa,
ora hai raggiunto la giusta statura
per arrivare a Dio, ed Egli ti ha donato
il suo regno come dimora per l’eternità.
In quella casa ad attenderti hai
trovato Dio Padre, pronto a donarti
il Suo perdono, il Suo sorriso
e dar nuova forza alle tue gambe
sì da correr insieme ai Suoi angeli
nei Suoi atri.
Incise nel cuore sempre porterò
il ricordo delle tue parole
come tuo prezioso lascito.
“ Amor con amor si ripaga. “
Ciao Franco.
(Angela Mallimo)
Mangione Jenny
COMU 'A 'NNU' FLASH
Comu 'a 'nnu flash...
Appoggiatu e ferra da Marina
Mi parzi ca mi vitti
Assettatu 'nda chija rina
Chi mi gustava i guzzi
Subba 'o mari
È a gendi, c'arrivava cu postali.
E io, figghjoleju,
I subba a nazzionali
Chi 'mma facia 'a 'ppedi
Cu l'umbrelluni e mani.
Mu penzu quanda storia
Avi sta' Marina
Ca puru 'u "'rre Giacchinu"
Misi i pedi 'nda chija rina
Povaru cristianu fu arrestatu
E tri jorna doppu
Puru fucilatu.
È quandu era u tembu
Da mattanza
Chi festa randi
Chi si facia a Marina!
I tunnaroti tornavanu
Candandu
Jettandu chij'oru finu
Subba 'a rina.
Mo'...
Mi ciangi u cori
Pe' 'mm''a guardu
Pecchi',
No 'nge 'cchju' nendi
Com''a 'pprima.
COME UN FLASH. Come un flash... / Appoggiato alla ringhiera della Marina / Mi parve di vedermi / Seduto su quella sabbia / Che guardavo le barche / Sul mare / E' la gente che / giungeva con il pullman. / Ed io, ragazzino / Dalla nazionale / Che me la facevo a piedi / Con l'ombrellone in mano. / Se penso quanta storia / Ha questa Marina / Che pure il "Re Gioacchino (Murat)" / Ha poggiato i piedi su quella sabbia. / Poveretto fu arrestato / E tre giorni dopo, / Pure fucilato. / È quando era il tempo della mattanza / Che festa grande che si faceva alla Marina! / I pescatori del tonno tornavano / cantando, ponendo fine / Ponendo quell'oro fino / Sopra la sabbia. / A giocare si è divertito pure il mare / Che, negli anni / Si è ingoiato mezza sabbia. Adesso... / Mi piange il cuore / A guardarla / Perché non c'è più / niente Come prima.
(Jenny Mangione)
Mantellino Anna Maura
L'ÉTOILE
Vuoto il teatro, gelido il palcoscenico,
l’étoile esegue un assolo;
tra le quinte, è protagonista il silenzio:
la scena coglie la ballerina, non più giovane,
nell’attimo di un arabesque appena abbozzato.
Lo scintillio dello sguardo
e lo svolazzare del nastrino al collo,
un'impressione di straordinaria levità
e di infinita grazia,
accentuano.
Lucidi gli occhi di febbre,
libero il pensiero nei frammenti di ricordi,
civettuolo il gesto della mano,
che tocca la fronte per poi scendere
a sfiorare l’orecchino.
Costruzione illusoria e fugace,
ricordo di applausi ormai passati,
suoni immaginari in un ondeggiare di sogno:
suo compagno di vita e di danza
è il vuoto che si intreccia nel silenzio.
In un'idea di casualità,
l'esasperazione del volto irrigidita,
l’étoile, il cui nome nessuno più ricorda,
non conosce più né un prima né un dopo,
appesa ai fili invisibili della paura.
(Maura Mantellino)
Maraldi Maurizio
FERMATI UN MOMENTO
Anche se hai fretta
fermati un momento.
Guarda le nuvole nel cielo
la vita che c’è sopra un albero,
un fiore appena sbocciato…
o il sorriso sbarazzino di un bambino.
Anche se hai fretta
fermati un momento.
Guarda il volo di un gabbiano,
lo scorrere gorgheggiante
dell’acqua di un rio,
il lento avanzare di una lumaca
sulla fresca rugiada della mattina.
Anche se hai fretta
fermati un momento.
Ascolta il canto dei grilli
le sere d’estate…
ed il cra cra delle rane.
Ti accorgerai che ancora
ci sono le lucciole
a guardia del grano maturo
e che ancora puoi sentire,
la mattina presto,
il buon profumo del pane
appena sfornato.
Uomo anche se hai fretta
fermati un momento…
ne vale veramente la pena.
(Maurizio Maraldi)
Marcheggiani Gaia
L'ESSENZA DI QUELLE NOTE...
Le note di quella canzone ti risuonano dentro
come nelle valli, l'eco delle parole.
Il rimbombo è così forte,
l'effetto è magnifico,
ma il seguito non conta nulla,
finisce la canzone.
Quelle note potrebbero rimanerti in testa
o semplicemente fuggire via
con il vento in agonia,
come le parole di un uomo
che si suol dire volino via,
se su un foglio bianco non son trascritte con armonia.
Tutto passa, tutto corre,
e tu vorresti che
ci sia una pausa, che
tutto si fermasse, ma
non puoi volerlo: la vita nasce dall'esperienza.
La sete di conoscere fa sì che
tutto passi,
tutto scorra.
Voler conoscere, ma non saper l'argomento.
Voler viaggiare, ma non saper la meta.
Voler vivere, ma non sapere chi tu sia.
Dicono la vita sia originale,
la vita è un mistero
la sua essenza fugge via,
come quelle note,
con il vento in agonia.
(Gaia Marcheggiani)
Mare Francesca
DONNA
Eri Primavera di fiori in bocca e profumi acerbi,
sbocciavan appena i seni dalla maglietta
a scoprirli poi, Estate piena
col caldo sulla pelle
e carezze sulla schiena.
Credevi all'amore,
immenso mare le tue voglie
cantavi al sol,
eri esuberante. Poi il vento..
le rughe come tronchi del tuo albero
che t'ha vista far l'amore,
ventre caldo, diventasti Autunno..
del fermento il coincilio
fino al tremolar freddo
del tramonto
ora che sei splendida,
non bella, splendida
Inverno.
Marinelli Sabina
***
Ho lasciato che il tempo mi portasse un fiore,
un dono nella notte più cupa e silenziosa.
un pegno di gloria, di facile ironia,
un battito di ciglia, la tua triste meraviglia.
Porto con me il tuo ritratto, mi osserva
di lontano, quando scrivo parole inascoltate,
voci nel vento che diventan cento.
Prendo con me la tua mano, conosco direzione
e mappa, non posso sbagliare questa volta,
riesco a decifrare codici segreti e misteri.
Ho ascoltato il mio cuore, nasceva di nuovo,
dalle pagine del mondo, quando sorge di attesa
e di speranza: ora d'anima quella somiglianza.
(Sabina Marinelli)
Mariniello Loredana
Di notte
Si oscurò il cielo,
muta calò la notte
con la sua coltre di pensieri
chiusi in una botte,
nella testa a battere
sempre più forte
e ricordi a risuonar nel cuore,
come i sonagli di tenere campanelle,
a ricoprir gli occhi di un azzurro
firmamento di stelle,
lucciole nell'aria quelle antiche,
perdute parole,
nostalgiche se ne andarono
per le strade del cielo meste e sole,
e il mio vagare, dinanzi a quel sacro incanto,
si sciolse, d'improvviso, in un fluido pianto.
Può la beltà ad un semplice sguardo
donare così tanto ?
Per anni ho raccolto dall'asfalto,
solo fango e rabbia
ed oggi, inconsapevole, vesto un drappo
di fine sabbia,
mi lascerà povera e nuda nella fanghiglia
a mendicar un insperato aiuto di chi mi somiglia,
inutilmente perché non sente colui che non esiste,
e chi non comprende con me è vuoto e non resiste,
così che questa condizione nel tempo non muta ma persiste.
Il cigno nero nel lago del mistero , stanco,
si allontana dal branco e quasi allo stremo delle forze danza,
mentre io perisco al buio nel letto di una piccola stanza
(Loredana Mariniello )
Marra Rita Antonietta Iris
NOTTE
Notte che arrivi dopo il tramonto e ti
basta un secondo,
per tinger di nero il blu del cielo,
notte dalle mille facce,
notte
complice di ladri e donnacce,
e come loro non dici mai..no
notte sorniona, notte guardona,
che ogni amante
aspetta, trepidante in un letto,
e tu senza rispetto. Come lei
pagare ti fai.
con lamenti sospiri e rumori di poveri
cuori
schiavi di te,
notte scura che puo' far paura
ma non e’ cosi’
notte
che ispiri i poeti, a scrivere un verso d'amore
struggente, notte, silente, che annebbi la mente
notte, sincera, notte pantera che assale chi
pace non ha,
notte incolore
per chi non ti ama
e chi invece ti brama ti chiama.
nera ossessione
di sogni e passione
di te si dice di tutto, di bello e di brutto ma,
sei la notte
che insegue ogni giorno
e che senza di te non avrebbe ritorno,
e sei perfetta cosi’.
(RITA.I. MARRA)
Marzano Domenica
VIAGGIO DELL'ANIMA
Tenta di volare pronta a cadere
Col vento la mia poesia, raggiungendo
spazi liberi, e si ferma nella mia mente.
Vorrei farti volare nella mia anima e
navigare sul mio cuore, con veri sentimenti.
Nascono e crescono con l'esperienza,
nascono di notte quando brilla la mia stella.
Nessun cuore la può capire, solo l'intimo mio
che inizia in un lungo viaggio all'interno.
Dell'anima.
(Domenica Marzano)
Massari Isabella
* * *
t'avessi giurato altro
che mai avrei pensato
più freddo di quel cuore,
solo ghiaccio.
(Isabella Massari)
Massari Maria Rachele
SE MAI ARRIVERA'
Resterò in attesa
che lui arrivi
e mi porti via
da questo incubo
che mi oscura
il cuore e l'anima.
Resterò in attesa
e nell'attesa
cedo il mio corpo
che poco si cela
in questi abiti
che non mi appartengono.
Ora al calar della Sera
mi perdo
perché questo
è il momento in cui inizia
la mia disperazione.
E nell'oblio del nulla
resterò in attesa
che lui arrivi...
... se mai arriverà
(Maria Rachele Massari)
Massaro Davide
BIMBO
Occhi innocenti
d'un bimbo,
libero candido
come nuvole,
gioca.
In quel riflesso di cielo,
specchiato in quella
libertà colorata,
egli comincia
a conoscere la fluidità dell'universo scorrere
accanto alla sua vitalita', d'innocente creatura
che vive cresce
nella casualità piu' profonda,
in un infinito puro di libertà .
(Davide Massaro)
Mastrolegno Francesco
STRADE IMPERVIE
Fu un giorno di primavera
la conobbi una sera
una sua poesia sentii subito
un brivido dentro
fu amore a prima vista
poi un giorno mi invito
nel suo regno mi porto
io ci andai senza pensare
la strada era impervia
ma il suo cuore mi donò
ospitale fu il giorno
tutto dolce come il miele
luce ancestrale
sembrava un sogno
il regno dei balocchi
ma tante volte ci tornai
sembrava un dono speciale
sempre a modo lei composta
come fosse una reggina
splendeva in tutti i pori
un profumo di montagna
invadeva le sue stanze
un posto salutare mi sentivo bene
grazie a Dio il ricordo
non si potrà scordare
resterà per sempre
impresso nella
mia mente.
(Francesco Mastrolegno)
Mautone Mariarosaria
QUALCOSA D’ALTRO
Qualcosa d’altro,
che sempre un po’ di me porta con sé.
Creatura gettata tra le altre,
che dico esser mia,
ma per far sì che fosse,
l’ho dovuta abbandonare.
Sola possibilità,
che pur non perdendo la sua contingenza,
ritrovo nel mondo come esistenza.
(Mariarosaria Mautone)
Mazzitelli Francesco
FRANCESCA: LA MIA NIPOTINA
Francesca, la mia nipotina,
mi fa correre
sull’erba verde
del prato,
mentre lei girando
come una trottola
furtiva si nasconde
dietro un piccolo albero
che, felice,
ha voglia di crescere presto.
Mi arrampico
su per le colline
del vento,
ho voglia di raggiungerla
e, con le mani,
raccolgo
il suo sorriso
che, come una valanga,
rotola giù per la valle
della vita.
Rallenta, si attarda,
mi sfugge
e lei, svelta
come una farfalla,
mi invita
a correre di nuovo;
solerte vado dietro i suoi passi,
per rincorrere
un fiore colorato
di gioia.
(Francesco Mazzitelli)
Mazzolla Angelo Gabriele
Stringevi tra le labbra
Stringevi tra le labbra parole senza voce,
Mostravi negl'occhi
Silenzi mai scritti
E lettere pensate, vissute, mai spedite:
Anime senza corpo.
Eri lì e ti guardavo, t'ascoltavo lontano
Senza saper dov'ero, un attimo: T'amavo.
Ti stringo tra le labbra, in questo mio silenzio;
Rivedo nei tuoi occhi, e non so più chi sono:
Da te a me, da me a te
Perdersi, guardarsi,
Per poi ritrovarsi,
È un tempo infinito.
(Angelo Gabriele Mazzolla)
Melody Ylesia
***
Guidavi la mia mano, lungo le curve
dei tuoi seni, olimpo di ogni
mia sensazione di godimento.
Scendevi al ventre e li
hai fermato il percorso
e baciato le mie labbra.
Sono scivolata e un tuo gemito
mi ha regalato l`estasy di ogni piacere...
(Ylesia Melody)
Mendrino Elena
SOGNO
Ero li distesa su una calda spiaggia
In un oasi di sogno ...
sognavo che le tue labbra sfiorassero le mie
che il tuo cuore battesse forte come il mio ...
E viene notte
il freddo mi penetra nella pelle
e capisco che era solo un sogno
(Elena Mendrino)
Menozzi Giorgio
MALEDETTA MORTE
Maledetta morte, mi hai strappato
colei che ho voluto e tanto amato.
Ma per sempre, in me lei poi vivrà
in me, per sempre ancor resterà.
Affinché quel vero nostro amore
rimanga vivo, con il mio dolore.
Che provo per te, mia dolce amata
In questa vita da me cosi odiata.
Ora senza te in questo destino
triste e vuoto, e' il mio cammino.
Aspettando, la fine dei miei giorni
nell'illusione che da me, tu ritorni.
(Giorgio Menozzi)
Merino Mirella
E’ DAVVERO SBAGLIATO
E’ davvero sbagliato… dire quel che si pensa in un mondo fatto d’imposizioni e di limiti,
nonostante l’apparente idea di democrazia?
E’ davvero sbagliato… sognare in un bacio e pensare che anche quello sia amore?
E’ davvero sbagliato… amare, anche se fisicamente non si può stare insieme,
perché a volte nel passato ho fatto scelte non conformi a chi ero davvero?
E’ davvero sbagliato… ascoltare il mio cuore vibrare, quando mi conduce a punti
completamente opposti da quelli che invece vorrebbe seguire la mia mente?
E’ davvero sbagliato… credere che esista un tesoro nascosto alla fine di un arcobaleno
o al mondo della magia, come quando ero bambina?
E’ davvero sbagliato… donare una carezza, un sorriso, un abbraccio, una parola gentile
a chi soffre per un qualsiasi motivo?
E’ davvero sbagliato… emozionarmi, quando alzo lo sguardo al cielo,
perché mi sento persa su questa terra e trovo una stella luminosa che m’indica un nuovo percorso?
E’ davvero sbagliato… correre nei verdi prati e sentire la vita parlarmi
attraverso i fiori, i profumi e tutto ciò che in essi vive?
E’ davvero sbagliato… liberarmi delle scarpe per andare a correre piedi nudi sulla spiaggia
e seguire il richiamo del mare, al fine di farmi abbracciare dalle sue profondi acque?
E’ davvero sbagliato… gridare nel vento per ascoltare la mia vera voce?
E’ davvero sbagliato… lasciarmi baciare dal sole e accarezzarmi dalla luna?
E’ davvero sbagliato… dire grazie, prego, scusami e perdonami,
quando so di aver a volte ferito chi forse in quel momento,
cercava solo di aiutarmi e non l’ho compreso?
E’ davvero sbagliato… avere dei valori, come gli antichi guerrieri di un tempo,
solo perché chi mi circonda si accontenta della superficialità del tutto
e non crede che il vero valore è nascosto nelle profondità della personalità?
E’ davvero sbagliato pensare tutto questo?
Rispondimi, te ne prego.
E’ davvero sbagliato… amare gli altri come amo Me?
Io, credo di no e sai perché?
Perché se penso che niente di tutto questo sia sbagliato, allora non lo E’.
Tu, potrai pensarla diversamente, ma Io continuerò a credere in tutto questo,
rispettando la tua e la mia libertà e prendendomi cura di me e di te nell’unico modo possibile:
Lasciarti e lasciarmi libero di Essere.
Niente è mai sbagliato, quando sei consapevole di sapere chi sei e che stai vivendo adesso.
Non ieri, non domani, semplicemente Vivere Adesso!
(Mirella Merino)
Messana Giuseppe
AVARIA
Però domani è sabato!
e poi il lunedì,
e ricomincia il daccapo.
Il vorticoso addivenire delle tenebre,
agogna un'alba risana.
I pensieri, i ricordi, le parole,
tarlano l’Estensa di dubbi e incertezze.
Potrà mai sorgere una nuova Era,
irsa di ammalianti pensieri?
O il tutto si ridurrà in un non nulla!
Taccio, taccio e in un profondo silenzio
a meditar mi accingo;
solo, sedato e muto come un Otre affranta,
che svuotata del suo miglior vino,
ormai la festa ha già perduto!
(Giuseppe Messana)
Messina Maria Rosa
LA MUSICA: IL NOSTRO RIFUGIO
A volte sei triste e vorresti parlare con qualcuno,
spesso ad ascoltarti non c'è nessuno.
Ci sono quei momenti in cui vorresti sfogarti,
ma c'è chi ti dice che non ha tempo per ascoltarti.
Ti isoli da sola in una stanza,
la musica c'è in ogni circostanza.
Infili quelle cuffie e ascolti musica,
in fondo lei ti da conforto e non ti giudica.
Quando sei triste ascolti le parole,
sono quelle che arrivano davvero dritte al cuore.
C'è quella canzone che sembra descrivere la tua situazione,
ogni volta che la ascolti provi emozione.
A volte quando a parole non ti riesci a spiegare,
quella canzone a qualcuno vuoi dedicare.
E' come dire.. ascolta un pezzetto di me,
così capisci perchè mi comporto così con te...
La musica è qualcosa che sa tenermi compagnia,
la ascolto, anche se non sempre passa la malinconia.
La musica ha tante capacità,
ti esalta quando sei felice, ti aiuta quando sei in difficoltà.
A volte rimani con le cuffie anche quando la canzone è finita,
la musica è vita.
Spesso ascolti musica dal televisore,
la vita senza musica sarebbe un grande errore.
(Maria Rosa Messina)
Messina Miriam
***
E poi la mia mano
lunga
bianca
senza smalti
pura
naturale come la neve
si poggio'
delicata ma ferma
sul suo viso morbido
mentre le dita si infilavano già tra i capelli.
Restammo così
immobili come statue
occhi contro occhi
passato contro futuro
con la mia mano sul suo viso
e il sangue che scorreva sempre più veloce.
Gli altri ci vedevano fermi
e bianchi.
Invece no.
Eravamo in movimento
e infiammati
Rossi
Vivi
(Miriam Messina)
Mezzatesta Giuseppe
LA MIA AQUILA
Sì, lo so che non posso
correre nel mattino
con sul viso il sole.
Sì, lo so che non posso
guidare il trattore
dove nasce il fiore mio.
Sì, lo so che non posso
nuotare nel mare
quieto luccicante di luna
Ora, tu sei con me,
con te volerò,
per cieli e nuvole
sognate mai.
Tu sei con me,
con te volerò
sull’erta Galasìa
vista mai.
Tu sei con me,
con te volerò,
sul frastuono di fiumare
sentito mai.
Ora, sì che lo so
con te vivrò
il respiro dell’aurora.
Ora, sì che lo so
con te vivrò
la mia anima in te.
Ora, sì che lo so
con te vivrò
il tuo palpito in me.
Aquila, volerò
con te.
(Giuseppe Mezzatesta)
Minciullo Maria Elena
L’amore è volato via
Non correre
non c’è nessuno che ti aspetta
l' amore è andato via in una sera come queste
fra tante parole/discussioni/isterismi
all’ improvviso non c’era più.
Come un palloncino colorato
è andato dietro ai sogni che sfumavano dietro le nuvole
non c’era più spazio per lui
fra due persone divenute sconosciute l’una all’altra
e senza rumore è volato in alto
ancora più in alto
per non sentire la sua fine.
Non c’è un filo per riprenderlo
e l’amore va lieto fra nuove albe
dimenticando le cattiverie senza amore
è divenuto leggero/senza parole/vivo
privo di forzarure o doveri.
Non correre
non c’è nessuno che ti aspetta
l’amore è andato via
ma lo puoi ancora scorgere se vuoi
basta alzare gli occhi al cielo e lui è là
lieve/felice/libero
consapevole solo di essere amore.
(Maria Elena Minciullo)
Minnella Orazio
CHIANTU DI PATRI
‘Nu svinturatu amaru stava ‘n pena;
ci mossi ‘n figghiu nicu e non durmìa,
e tutti ‘i santi notti iddu chiancìa,
fin quantu spuntò ‘n’angilu ‘nta scena:
-Non triuliàri cchiù ppi faureddu !..
-Ma iu l’haiu sempri dintra ‘u ciriveddu !...
-Chi fa lu voi vidìri?-Certamenti -!...
Dunca ‘u purtò ‘nto celu e poi ci dissi:
-Aspetta anticchia e metti l’occhi fissi,
su tutti li carusi cca’ prisenti.-
Avìanu ‘nte manu ‘nu luminu,
ca ‘lluminava ‘a facci e lu caminu.
-Cu su’?-Su’ i picciriddi morti ‘o munnu,
e tutti ‘i jorna fannu ‘stu tragittu.
‘U cori d’iddi è puru e non è afflittu.
-Me figghiu c’è ?-Aspetta ‘nu secunnu,
fra tanticchedda ‘u viri!-...Iddu spuntò,
e ‘u patri strafilici l’abbrazzò.
Ma s’accurgìu ca ‘u lumi era stutatu,
e dumannò ‘o carusu ripintinu:
-Pirchì non è addrumatu ‘u to’ luminu?-
Lu figghiu lu vardò maravigghiatu:
-O pà, ogni iornu addumu la cannila,
comu tutti ‘i carusi ‘nti la fila,
ma lu to’ chiantu a notti mi lu stuta.
Fammìllu ‘stu favuri, ‘un picciari,
ormai mi trovu ccà làssimi stari-!...
Allura dissi l’angilu :-Saluta
‘stu figghiu ca tu teni ‘nto duluri,
e porta sempri appressu lu so’ amuri !
(Orazio Minnella)
PIANTO DI PADRE - (Traduzione dell'autore) Un uomo sventurato stava in pena;gli era morto il figlio piccolo e non dormiva,/ e tutte le sante notti lui piangeva,fin quando spuntò un angelo in scena: / - Non piangere più per favore!... - Ma io l'ho sempre dentro al cervello!... / Per caso, lo vuoi rivedere? - Certamente!... Allora lo portò in cielo e poi gli disse: / - Aspetta un pochino e fissa gli occhi su tutti i bambini qui presenti. - / Avevano in mano un lumino,che illuminava la faccia ed il cammino. / -Chi sono? - Sono tutti i bambini morti nel mondo e tutti i giorni fanno questo tragitto. / Il loro cuore è puro e non è afflitto.- Mio figlio c'è? - Aspetta un secondo, / fra un pò lo vedrai!... - Lui apparve,ed il padre felice lo abbracciò. / Ma s'accorse che il suo lume era spento,e domandò al ragazzo subito: / - Perchè non è acceso il tuo lumino? -Il figlio lo guardò meravigliato: / Papà. ogni giorno accendo la candela,come tutti i bambini nella fila, / ma il tuo pianto di notte me la spegne.Fammelo questo favore, non ti lamentare piangendo, ormai qui tro qui, lasciami stare!...Allora l'Angelo disse: - Saluta / questo figlio ca tu tieni nel dolore,e porta sempre appresso il suo amore!
Mirmina Lorenzo
UNA PEDINA VALE ZERO
Con rabbia o con amore
vivo la mia vita
come un partita a scacchi con la morte
Per gioco o per orgoglio
sento la sfida lanciata dall'orizzonte
l'accetto e lo cavalco
Sono solo e cerco affetto
la sua luce mi ristora
quando è troppa mi ferisce
L'orgoglio sarà la mia spada
l'innocenza sarà il mio inganno
la pazzia la mia nuova regola
le bugie, la verità che nessuno vuole ascoltare
Se sapessi parlare non scriverei
Se sapessi camminare lentamente non correrei,
ma forse saprei volare...
Accetterei la vita che non voglio vedere
perchè la sua puzza mi irrita
il suo squallore mi ferisce
Nessuna cura riesce a lavare il sangue
che continuo a veder scorrere
fingendo che non sia sangue
fingendo che non sia reale.
Ma non voglio intrappolare i miei occhi:
mi piace distruggermi e ricostruirmi.
Non voglio piegarmi:
morire per non aver abbassato la testa
è meglio che vivere ricordando di averla piegata.
Un giorno arriverò, e non importa quale sarà il prezzo
a vedere ogni mia cosa sgretolarsi tra le mani.
Essere felice per essere stato vivo
essere felice per aver reso reali i miei sogni.
(Lorenzo Mirmina)
Montalbano Giovanni
L'ultimo disperato volo di Matilde
Lesto và lo scorrere del tempo,
quando la gioia vegeta nell'anima;
mentre lente passan le ore,
con la morte dentro il cuore.
Vaga l'anima dell'infelice ragazza,
nel lento epilogo della notte.
Il cielo scruta per capire,
il segreto mistero delle stelle,
ed il suo destino avverso,
che pace loco non trova.
Una sua copiosa lacrima, frammista alla rugiada,
su di un seme si posa,
ed un fiore martire nasce,
sbocciando nella crepa della roccia,
nel gelo calare della notte.
Un passero solo, nel freddo suo nido,
assiste al volo senza ali di Matilde dall'alto della rupe;
mentre al contempo,
rimembra la sua compagna morta,
uccisa dal cacciator senz'anima e si dispera.
Misero tace il suo cinguettio,
represso nella gola.
(Giovanni Montalbano)
Montarello Silvana
ECCOTI SEI TORNATO
Eccoti ti ho tanto aspettato
e pensato
mi sei mancato
come il cielo
e le stelle.
Mancava il tuo profumo
quel calore che
faceva mancare
la terra sotto i piedi
il fiato moriva.
Ecco e arrivata
la fine del viaggio
finalmente
l’attesa
è finita.
Sono tornate
le stelle
il cielo
i tuoni
i fulmini.
Si tutto è tornato
come prima
è ritornato
il freddo autunno
con il suo profumo
(Silvana Montarello)
Morabito Caterina
PIOVE E VOGLIO SILENZIO
E mi accorgo che piove
che si rincorrono le nuvole
nelle crepe grigie e nere del cielo
in disordinati e taciuti
giochi di luce.
E ancora piove e
voglio silenzio.
Dai vetri il mare liscia
i miei versi parlati
i marosi argentati
rimpiangono il vento
ed io mi penso nei lunghi silenzi
senza un tuo canto.
Ogni dire
ogni mio pensiero
è un palpito del cuore.
E della frescura e
dei lampi intrecciati
m'avvolgo i capelli
i miei occhi
e i miei versi ordinati
(Caterina Morabito)
Moronese Maria Angela
***
Ho iniziato a scrivere poi,poi mi sono persa
osservando il cielo ed il suo respiro ...!...
Adesso il cielo è cupo.
È dominato da grossi nuvoloni
li vedo andar via veloci,
con le loro sfumature
grigio azzurre.
L'aria è gelida,
nel respirarla,punge,
e la sento
che mi graffia
fin dentro l'anima !
Folate improvvise
scuotono gli alberi,
con le fronde mezze spoglie
e si sparpagliano su
quelle foglie gia ingiallite,
ammonticchiate li,
ai bordi di questo viale interminabile
fatto con le iniziali di quelle lettere
che vedo formarsi man mano
foglia su foglia,
riassumendo il nome della vita
che se ne va
e che appartiene,quest'oggi,
anche a me.
Apparente è il silenzio,
pare voler dominare
quel vento,
che corre e scorre,
e so quanti lamenti porta con se
in quei soffi silenziosi.
Giungo a te...
...IO...
alzò gli occhi,
ti rivedo,
in quell'immagine.
Sorridi ...!!!....
Come hai sempre fatto.
Un nodo in gola,mi assale,
una lacrima,
serpeggia con prepotenza
bagnando il mio viso
Papà...!!..
...Papà...mi manchi...
...Io...❤...
(Maria Angela Moronese)
Mozzillo Anna
* * *
Sulle spalle che lentamente cedono
Porti l'onestà dei tuoi giorni.
Lavorando con sudore
Mal compensato.
Hai sconfitto con tanta forza
La solitudine.
Sei stato neonato senza seno
Bambino senza amore
Senza l'amore di una madre.
Hai seminato due vite,
Cresciuto due vite,
Con cura, amore e severità.
Le tue carezze
Dalle tue braccia forti
Sono per me
La miglior sciarpa per il mio collo.
Ciò che porto di te
Sarà eterno
Perché di te porto il tuo sangue.
Tu sei il mio uomo
Tu sei il mio principe azzurro
Tu sei l'unico uomo della mia vita
Tu sei MIO!
Il mio respiro
Il tuo respiro
Sono le note che compongono
La nostra canzone d' amore.
Le tue mani
La tua forza
Il tuo sudore
Hanno costruito
Il mio futuro.
La mia mano
Nella tua mano
Piccola e grande
Un sorriso sereno
Radici sicure
Sguardo severo
Hanno tirato su
Una piccola e grande DONNA.
- A mio padre
(Anna Mozzillo)
Mulas Daniela
"PER ELISA"
Mentre mi dormi addosso e mi poggi una manina sulla pancia mi chiedo se lo ricordi quando me la facevi vibrar con la tua danza.
A volte mi vien da pensare che i bambini smettono di ricordare il segreto della vita quando iniziano a parlare; un gran mistero devono celare... non ce lo possono svelare.
Quando la tua manina dentro la mia pancia volteggiava, mamma a questo futuro pensava; a quando avrei potuto ammirare il tuo bel visino e scoprire che magari mi assomigliavi un pochino.
Certi momenti nella mia mente li ho voluti fotografare...per sempre li voglio ricordare; un giorno te li racconteró con affetto mentre la sera ti rimboccheró le coperte del letto.
Come l'aria di Beethoven ti ho voluto chiamare e Per Elisa ora piú che mai mi fa emozionare
(Daniela Mulas)
Mulè Giovanna
SCRUSCIU E SILENZIU
Quantu scrussiu po fari la nivi
quannu cadi ncuddru
a nomu tintu
iddra si sciogli e diventa
acqua lorda......
(Giovanna Mulè)
Traduzione dell'autrice: Rumore e silenzio. / Quanto rumore può fare la neve / quando cade addosso / ad un uomo malvagio / lei si scioglie e diventa acqua sporca.
Muraca Carlo Alberto
* * *
Le foglie cadono una ad una,
illusioni, speranze, cadono secche
su un terreno freddo
lasciando alberi spogli
gemelle con la mia anima ora.
Foglie rosse portano speranze insoddisfatte,
foglie gialle vanno con la mia illusione
intangible per me
L'aria è umida e la nebbia mi avvolge,
Sono contento che ci sia nebbia ...
persone non possono vedere la tristezza nei miei occhi.
Piovono vetrose gocce di lacrime .. male per i miei occhi
Tristezza e freddo copre il mio corpo
Anche il cielo nasconde la luna e le stelle
Dopo la cortina di nuvole
vado a tentoni nel buio ...
vado da nessuna parte
e foglie secche scricchiolano sotto i miei piedi
Tracciando speranze e illusioni ...
schiacciandole, comunque non ho nulla a che fare con loro.
Spera ferito il mio cuore
Illusioni mi accecano
e hanno rubato la mia ragione...
ora devo pagare per la mia fiducia
un prezzo troppo caro.
(Carlo Alberto Muraca)
Musa Greta
***
Dipendente da una mongolfiera,
sospesa nel vuoto ed attaccata ad una corda,
ma libera nel cielo e tra le nubi
che tanto mi ricordano la schiuma dell'acqua
causata da quella piccola barchetta che mi trasporta.
Il vento sulla pelle,
le gambe penzoloni e le braccia spalancate:
mi sento minuscola ma felice.
Paura non ne ho più: non ci sono parole, solo sensazioni ed emozioni.
(Greta Musa)