Autori e poesie della seconda edizione (2016/17) - parte IV - da Gius a Lub
Giusepponi Vincenzo
I PENSIERI E LE FOGLIE
Cadean le stanche foglie
e alcuni tristi penseri d'antica ora,
ma altri novi e grigi nascean ora
dianzi le nuove verdi foglie,
ma l’amor non cede nel frattempo,
al mutar del tempo;
sei sempre nel mio cor
mio unico grande amor.
(Vincenzo Giusepponi)
Giusti Paolo
***
Sognami quando son lontano dal tuo cuore!...
Sognami, nella veste che preferisci!..
Sognami io son dentro il tuo sogno e porgo a te la mia mano!
Sognami anche se il tempo mi rinnega,
eppur tu sai l'amor che ti ho donato!
Sognami la notte quando il desiderio e'!
Inappagato, son del canto la tua musica nel mezzo del tempo,
cristalline sensazioni,
e fuori piove la speranza di rivederti il giorno che porta conforto!
Sognami son io il tuo sogno,
quando le notti bagnate di speranza
aspettano il sole che nasce per non morire,
nel tempo che rimane tra un pensiero
e un'attimo che distinto si cela nell'anima tua!
(Paolo Giusti)
Glorioso Michele
ULTIMO ALITO DI VENTO
Di fuoco mi vestirò
per accenderti ancora
ed aria sarò
per spegnerti sempre
come quell’ultimo
alito di vento,
che scende, va giù,
dal colle verso il mare…giace.
E come spezie,
io, ti andrò cercando
per condire la mente mia,
che più quieta, ora,
ti va gustando senza pudori,
senza più fatiscenti sapori.
Sono qui ad un passo da te,
ad passo dal tuo cuore,
che dà i battiti alla vita mia.
e senza sosta alcuna,
io, ti chiamerò nella valle
tra quei monti tenuti,
che per pendii scoscesi
più giù si lasciano la mano
in quella pianura erbosa,
dove inciampano
e si fermano i passi miei.
Oltre…
oltre più niente... solo…
L’IMMENSO
nella valle scivola...
stridula tra ciottoli,
sassi d’erba
e sabbia dorata.
La tua ombra
allungata dal sole,
piano va giù,
si dissolve
nei miei occhi d’argilla.
Un riflesso schizza via,
si insinua tra i meandri
della parete di roccia scolpita,
abbagliante la vista mia,
che,d’un tratto,
ti perde nel blu di bianco soffiato.
Ti cerco smarrito,
con un fil di voce ti chiamo,
m’ ascolti…
Sento la tua pelle vicina,
la tua pelle
carezzare
il mio corpo ruggente,
che ora si placa,
si calma,
si assopisce
tra le dune del tempo calcanti
l’anima mia,
che librante
in cielo s'innalza.
Ne prendono l’essenza
ed io ammaliato l’assisto
soggiogato dall’Ombra,
che divina, murata,
ne assaggia parole di vita,
muta l’ascolta.
(Michele Glorioso)
Gozzi Paola
MEDITERRANEO
Colori,suoni, vibrazioni…
risuonano dentro.
Echi lontani
di profumi e d’oriente,
di trasparenze brunite dal sole.
Il bianco dei ricami,
il verde odore del vento
che porta dal mare
desiderio d’infinito…
Mentre dentro
un ritmo sferzante di vita,
energia pulsante di mille volti diversi,
sapori e odori di secoli
intrecciati tra loro
Danzano
senza fermarsi…
Eterna samba dell’esistere.
(Paola Gozzi)
Graziano Carmine
SU IL CALICE
Brandisco pensieri
eccelsi ed a tratti irriverenti
Tramo algoritmi di logica
concerto con attimi
figli di un tempo
che non mi è nemico
Gusto l'attesa
di un traguardo ambito
nel mentre elevo l'animo
e con esso ... il calice.
(Carmine Graziano)
Greco Teresa
PERLE PREZIOSE
Perle preziose tutte importanti
diverse, speciali, nel loro colore in
affetto e Amore, le mamme!
Delizia del cuore di ogni creatura
ovunque e comunque presenti ogni ora,
ogni momento con gioia, forza e bontà
luce, calore e vita per l’umanità.
(Teresa Greco)
Grieco Ornella
L'ULIVO
Olio prezzemolo e finocchio
adesso è arrivato
il momento di sbattere le olive.
Ottobre e novembre state pronti
che le olive stanno a cadere.
Macina tu e macina io
pure le olive stanno a morire.
E adesso sei arrivato tu
che per tutto l' anno ci condisci sempre di più.
Olio di qua e cassetta di là,
trattori che vanno e che vengono
e noi che stiamo qua al frantoio
ad aspettare che questo benedetto olio sta uscendo.
Chi con il pane e chi con il vino
auguriamo quest'anno con la chiusura dell'ulivo.
Si sei tu olio e non se ne parla più
e alla putatura si arriva sempre di più.
(Ornella Grieco)
Guadagnino Emilia
NOSTALGIA
Sei tu nel silenzio che mi circonda,
nei respiri che non sento.
La tua assenza è presenza vuota
negli spazi oscuri del cuore.
Ombre altissime mi avvolgono,
mani fredde mi accarezzano,
ma non vedo i tuoi occhi
nascosti a me dalla vita ,
dispersi negli sguardi della gente.
Ti cerco ma so che non ti troverò.
Sei distante,
in questo spazio d'infinito
che mi avvolge
e per sempre ti cela a me.
(Emilia Guadagnino)
Gubitosi Maria Adele
DESIDERATA
Se potessi donerei la coscienza dell'orrore
a quella mano assassina
che si avventa su una vittima indifesa e innocente,
colpevole di aver incontrato e non capito per tempo
un mostro dalle sembianze umane.
Se potessi accenderei la luce
un attimo prima che si spegnesse
nella testa di quell’uomo
che, in preda ad un raptus di gelosia,
si scaglia contro suo figlio e l'uccide,
per far dispetto alla donna-mamma
che non ha accettato il suo ordine.
Se potessi donerei agli esseri
che di umano hanno solo la sagoma,
la consapevolezza forte
che nessun uomo ha diritto
di vita o di morte su un altro uomo.
Se potessi farei comprendere ai violenti,
accecati dall’ira dell'io ferito
che le persone, tutte, sono libere,
specialmente, difronte all'amore
e che nessun essere umano possiede
un altro essere umano.
Se potessi farei capire alle mamme degli sciagurati
che commettono crimini scellerati,
che quando li hanno sulle ginocchia,
quello è il tempo e il luogo
per insegnare il rispetto e l’amore.
Maschi, rendetevi conto che non siete
superiori né padroni delle femmine
che possono liberamente rifiutarvi.
Uomo, non t’arrabbiare se vieni rifiutato,
accetta la volontà di un’altra persona,
quando ti adiri diventi irrazionale
perdi le sembianze umane
no, non diventi come una bestia,
ma diventi una bestia d’uomo.
Mamme, non avallate la superiorità dei vostri figli,
perché non li rendete migliori,
ma ribelli, fragili e malati.
Quei mostri sono i nostri figli
e ci appartengono,
abbiamo contribuito noi a renderli tali.
Se potessi, o mamme, spose, fidanzate,
figlie, sorelle, brutalmente trucidate,
vi prenderei per mano e vi farei risuscitare.
Che bello! Se potessi.
(Maria Adele Gubitosi)
Guerzoni Lara
VUOI?
Stai qui con me,
accanto a me
c’è posto per un sogno
non credi….
perché di te ho bisogno.
Non pensare,non mentire.
Beviamo dalle stelle,
ubriachiamoci di sguardi.
Baciami l’anima,
respira le mie labbra,
lasciamo alla pelle le parole.
Specchiandomi nei tuoi occhi,
beandomi del tuo sapore.
(Lara Guerzoni)
Guida Romualdo
LA NOTTE
O notte amica,
buia e silenziosa.
Tu, regale
oscuri la sera,
accendi i sogni
e mille pensieri.
Unica amante
di attimi veri ed
emozionali sensazioni.
Cheta di suoni,
avvolgi il sonno.
Beatitudine segna
l’inizio del viaggio.
(Romualdo Guida)
Guzzetti Stefania
PENSIERO NOTTURNO
Ti penso e ti ripenso
nel mio spazio intenso,
mi affaccio alla finestra
buia del futuro.
è scomodo il tramonto
se sei lontano,
in un finto cielo ti bramo.
Vado in giro un po ubriaca,
nella piazza tutto tace ,
mi treman le ginocchia
fino all'alba
barcollando nel tuo pensiero
lascio un biglietto
TI ASPETTO
(Stefania Guzzetti)
Hart Martina
POETICA
Ti ho riconosciuta
negli endecasillabi
dell’inferno
stavi dicendo
a paolo e francesca che
secondo te non c’è nulla che tenga:
i sussulti del cuore
valgono la dannazione eterna
Ti ho riconosciuta
nell’ombra della siepe di leopardi
eri stesa
hai chiamato il poeta e gli ha detto
“Vieni qui a scoprire il cielo
secondo te cosa c’è oltre le nuvole?”
Ti ho riconosciuta poi
intenta ad accarezzare
la ginestra leopardiana
la innaffiavi
e mi dicevi che
avevi una teoria per salvare il mondo:
ricoprire tutto il ricopribile di ginestre
così da stendersi tutti su per la fine del mondo
Ti ho riconosciuta
nei versi delle mie poesie
seduta a prendere il sole
su una erre maiuscola
Ti ho riconosciuta
scoprendo di averti sempre avuta accanto
(Martina Hart)
Harutyunyan Aghvan (Armenia)
ԾՈՒՌ ՀԱՅԵԼՈՒՑ ԱՅՆ ԿՈՂՄ
Երկինքը նորից հոգուս հետ լուռ լացում է անդադար,
Նա էլ ինձ պես նեղացել է այս աշխարհից անարդար,
Էլ չեմ կարող ես այսպես թաղել հոգիս կեղծիքում
Եվ համոզել թե իմ բախտը, ինձ սպասում է առջևում:
Հոգնել եմ արդեն հյուրերից, որ ուզում են ինձ փոխել,
Հոգնել եմ սուտ լուրերից, որ ուզում են մեզ խաբել,
Թե պատերազմ էլ չկա, ավարտվել է ամեն բան,
Ափսոս տղերքը կռվող՝ այս աշխարհում էլ չկան
Հոգնել եմ ես հավատալ, որ հավատը կփրկի,
Հոգնել եմ լսել կեղծ խոսքերը՝ խիղճը ծախած սրբերի,
Ճշտի համար աշխարհում մարդկանց հանում են խաչի,
Օգուտ չկա. կուզես ճչա, կուզես Աստված դու կանչի:
Բայց մահը դեռ ավարտ չէ, թե գաղափար կա նրանում,
Երբ հիշում ենք լքողին՝ նա ապրում է մեզանում,
Արժի ապրել, որ մեռնես հայրենիքդ փրկելիս,
Արժի սիրել, թե անգամ տանջվում ես սիրելիս:
Չեմ հավատում, որ փողը տիրակալն է աշխարհի,
Որ կարող են մեզ գնել, հոգին հանել աճուրդի,
Ո՛չ, ես այդպես չեմ կարող ապրել կապանքը բկիս,
Սլանում եմ քամու պես սեղմած հավատը սրտիս:
Իսկ դուք կանգնած կամրջին՝ չարը բարուց անջատող,
Չեք հասկանում իմ մտքերը հոգիս իր մեջ պահպանող,
Դուք հասկացեք, որ երբեք ես չեմ լինի ձեզ նման,
Ինձ ստեղծել է Տեր Աստված՝ իր կերպարից աննման...
(Aghvan Harutyunyan)
Traduzione dall’armeno dell’autore - From the Other Side of the Crooked Mirror. Once again the sky cries quietly with my soul, / It, like me, is distressed endlessly by this world / I can no longer bury my soul in falsehood thus / And convince myself that my fortune awaits me just ahead / I’m wary already of guests who wish to change me // I’m wary of false rumors which strive to deceive us / That there is no longer war, everything is resolved / Too bad the boys who’re fighting, are no longer in this world / I’m wary of believing, that faith leads to salvation / I’m wary of listening, to the false words / of saints who’ve sold their conscience / In this world, for being righteous, they take people out for crucifixion / It’s no use, if you want cry out, if you want to, / call out to God But still death is not an end, / and there is a certain understanding [on death] / That when we remember the one who’s deserted us, / they live in us It’s worth it to live in order to die, / while protecting your homeland It’s worth it to love, / even when you find that you must suffer from / loving / I do not believe that money is the ruler of this Earth / That they can buy us, put our souls out on auction No, / I cannot live that way, with a leash around my throat / I fly like the wind, pressing the faith closely to my heart / And you standing on the bridge, dividing the good from the evil / You do not understand my thoughts, that my soul protects within / You must understand that I’ll never be like you God has created me, / [just] like His Form, to be completely unique.
Traduzione dall'inglese di Giuseppe Arcadipane - DALL'Altra parte dello specchio Concavo. Ancora una volta, sommessamente, il cielo piange insieme alla mia anima / lacerata come me da questo mondo. / Non posso più seppellire la mia anima nella menzogna / e convincermi che la fortuna stia aspettandomi / Diffido delle persone che vogliono cambiarmi / Diffido delle voci tendenziose che cercano d'ingannarci / che non ci sono più guerre che tutto va bene / Che soldati malvagi stanno combattendo e che tutto questo / adesso non esiste più. / Voglio credere che la fede conduca alla salvezza /stanca di ascoltare le false parole di santi che hanno venduto le loro anime. / In questo mondo quando sei giusto ti portano al Calvario per essere crocifisso. / E' inutile chiamare Dio a gran voce / La morte non è la fine e c'è la giusta spiegazione. / E quando ci ricordiamo di colui e di coloro che ci hanno lasciati e che vivono ancora in noi, allora vale la pena di vivere per poi morire. / E proteggere la nostra patria merita il tuo sacrificio, / e quando scopri che si soffre per amore. / Non credo che il denaro sia il motore di questo mondo / che ci possiamo comprare, mettere all'asta le nostre anime / No, io non potrei vivere così con un guinzaglio al collo / Libero come il vento io volo, la mia fede è stretta forte al mio cuore / E tu che stai sul ponte a dividere i buoni da cattivi / tu non comprendi miei pensieri custoditi nella mia anima / Tu devi capire che non sarò mai come te / Dio mi ha creato a sua immagine e somiglianza perché io fossi assolutamente unico!
Horion Enky (psuedonimo di Claudio Bizzi)
PELLEGRINO DEL MONDO
Raminga è la mia vita,
come un pellegrino vago, camminando
e inseguendo con gli occhi il sole
per le vie del cielo,
fin là dove va a morire,
cercando di arrivare, ogni giorno,
a conquistare l’immagine di un nuovo orizzonte
e lì consegnare i miei sogni,
prima di andare a dormire.
Io son pellegrino nel mio vagabondare,
non calzo scarpe nuove
e non porto con me nemmeno un bagaglio,
ma solo una povera bisaccia,
dove conservo il mondo intero,
scritto sulla carta, per non dimenticarlo.
Così riparto ogni mattino, inseguendo la vita,
appoggiandomi a un bastone,
mai alzato ad arma di difesa.
Mi son sempre protetto con la fede e con l’amore,
che diffondo in ogni dove,
leggendo le parole che ho scritto con il cuore.
Or continuo a camminare,
portando con me sempre nuovi sogni da realizzare
che, come dono prezioso, nella notte,
mi vengono a trovare,
perché li porti con me nel mio vagabondare,
tra le pianure, i monti e le rive del mare.
Horion Enky (psuedonimo di Claudio Bizzi)
Iannella Vito
***
Lascio fare al tempo
turbato dal tuo ricordo
che spegnersi non vuole.
Un brivido di malinconia
nei miei occhi
mi tiene compagnia.
Il cuore viaggia,
esce dalla realtà,
entra in una strada immaginaria
per specchiarsi felice
nel tuo sorriso,
mentre la mente trema
nel dolore della tua assenza,
vede il tuo sguardo
in qualsiasi punto che osserva
ne sente il profumo,
ma te non ci sei..
(Vito Iannella)
Ingrascì Vincenzo C.
SOCRATE E INTERNET
Dalla stessa veduta, la polis
olezzava la cicuta , il gossip
come agnello condotto al macello
unguento di vessazione
precipuo d’acclamazione.
Cedo alla disperazione , sovente
cerco di far rima a windows con logos veniente
Strana mi parse
quella luce bianca, triangolare, nel tetto
indice di libertà, principio da Oceano e Teti
che nella notte colsi. Ecco la diretta concorrenza.
Caro , conosci te stesso
credo di morirne presto.
Esercizio del bene
Volontà o no di guarirne.
La diceria ,” chatterìa”, la dice lunga.
Di fronte alle altre anime , pure
ci ritroveremo nudi ?
Anche a sentirsi figlio-di-un-dio-minore
come uno scontrino fiscale
posto sotto la scritta dell’O.N.U. ?
E’ geniale.
(Vincenzo C. Ingrascì)
Isolani Mara
SE TU ..
Se tu fossi l’azzurro d’un lago profondo
Io sarei la riva che l’onda bagna,
saresti l’acqua che scorre veloce,
io il vento che sospira d’amore.
Con le mie sponde t’abbraccerei,
ogni tu onda brividi mi darebbe,
sarei il sole che ti scalda al mattino,
mentre di notte sorgerei come luna
a donarti l’argento
della mia pallida luce.
Stringerti forte vorrei tra le mie rive,
legarti a me per non farti fuggire,
gelosa dell’aria o di un monte lontano,
perché senza te è vivere invano.
(Mara Isolani)
Ispani Luca
AUTISMO (CHILDREN ARE AUT)
Affetto tagliente
nel mio mondo non puoi entrare
sai soffro tanto
dalla casa a l'ospedale.
Vedo forme nelle nuvole
mi cercano
mi assalgono
aiuto !mi faranno male.
Voglio la tua mano ora
sotto forma di carezza.
Io non posso offrir certezza
nell'amore e nel dolore.
Fisso contorni
disegno confini repressi
come le parole che non mi vengono ,si ghiacciano nel cuore
ma ti tengo le dita giocando.
Sto bene ,allontano mostri
annidati nei sogni.
(Luca Ispani)
Kostka Izabella Teresa
MARIA MADDALENA (dal trittico sulla prostituzione)
Mia madre m'ha venduta.
Fanciulla paffuta, ancora grezza,
per i sacchi di grano ha tradito purezza,
per sfamare i cuccioli aggrappati al grembo.
Ha pianto di notte sazia di vergogna.
Mi hanno comprata, deflorata, bestemmiata,
al mercato dei corpi dagli sputi umiliata,
svuotata, riempita di ogni sporcizia,
derisa, annientata con pungente malizia.
Mi hanno buttata nel limbo del mondo
tra gli artigli sporgenti di potente lussuria,
scarnata di notte nei tempi segreti,
marionetta sfruttata dai loro piaceri.
Ora vendo me stessa per donare speranza
a quel fresco germoglio nel peccato nascente,
per proteggere le albe del suo futuro
sopporto le fiamme di questo inferno.
Lapidatemi, uccidendo l'urlo del mio dolore!
(Izabella Teresa Kostka)
La Frazia Antonella
TRA SASSI
Tra sassi
senza tempo,
senza ombra.
Tra sassi e schegge
di vetro
passa la Vita
come ruscello.
Si svena
fra acuminate punte.
Si taglia
in rigagnoli veloci,
come giorni trascorsi
senza sosta.
Tra sassi
senza meta
si dirige
di là dove
la pendenza giace
e lascia breve segno
controluce
del suo innocuo passare.
Tra sassi,
dove Vita vuole
spesso nasce un fiore.
(Antonella La Frazia)
La Marca Girolamo
In un cassetto
Non vi lascio richezze
non le ho mai cercate,
ho sempre vagato
inutile
tra il cielo e il mare.
Vi lascio i miei quadri,
I colori, i pennelli
e qualche poesia
scritta col pianto.
Vi lascio il mio nome
che mi è costato
tanto,
non impegnatelo in fretta
ma fatene un vanto .
Vi lascio quel sogno
chiuso in un cassetto
che riesca a voi..
Io non l'ho mai
aperto.
(Girolamo La Marca)
La Mattina Maria
ANGOLI DI SICILIA
Il Cristo in croce
grida la sua voce.
Dai vetri mosaicati
del rosone di una chiesetta di paese
volano colombe di sogni irrealizzati
si sgranano rosari di una vita di attese,
risuona il tintinnio delle campane in festa
il silenzio di chi in cielo se ne va
e le lacrime di chi in terra resta.
E brucia ogni candela
che ha consumato troppo presto la sua cera.
Una vecchia barca adagiata sulla spiaggia
racconta di un dì in cui forza si quanta ne aveva
di perdersi nell'azzurro di quel mare
ma, timorosa, se ne stava ad aspettare sulla sponda
quel tempo che all'orizzonte pareva essere infinito
e che invece è scivolato via veloce come un'onda
che arriva splendente ma che più non torna indietro.
La rete di un pescatore
profuma di salsedine e pesce alla griglia,
olio novello, malvasia,
e spaghetti conditi col ragù di triglia.
Borse di paglia sulle colorate bancarelle
riflettono un calore
che scalda e brucia sulla pelle.
E tutt'intorno di un velo di speranza e di nostalgia
avvolge sotto le sue ali di fuoco
il sole al tramonto
che così amorevole e sognante
viandante, non lo rividi più
in nessun angolo del mondo.
(Maria La Mattina)
La Placa Concetta
IL VUOTO DELL'ANIMA
"L'uomo se smette d'amare,
lentamente muore...
Il suo cuore si spegne
come una fiamma su cui soffia
dolcemente il venticello;
si spegne perchè il suo cuore
si è prosciugato come
una candela consumata.
E, un cuore, mille cuori spenti
lasciano che il mondo
si smarrisca tra mille assordanti rumori,
dissolvendo lentamente l'umanità
nel vuoto dell'anima…
(Concetta La Placa)
La Spisa Euranio
CERCAMI
Tu dintra lu to puzzu m’ha’ circari
abbudda,scava,cerca ‘n tunnu ‘n tunnu,
scinnennu ni l’abbissu chiù prufunnu
finu chi ncontri celi,terri e mari.
Po’ supra un paru d’ali assa’ putenti,
facemunni purtari di lu ventu
supra la sogghia di lu firmamentu
dunni lu tuttu dda, diventa nenti.
Siddu cu l’occhi to’ mi fa’ taliari,
ti cantu la chiù duci litania
e si mi strinci forti forti a tia
‘ddu nenti ,tutto fazzu divintari.
I’ sugnu tuttu chiddu chi circunna
la vita e la natura cu nu ciatu,
lu battitu d’un cori ‘nnamuratu
e l’acqua di surgiva chiù prufunna.
E lu matinu i’ sugnu, chi riposa
a l’urizzunti dda, fra celu e mari,
la vucca chi nun stanca ‘i ti circari
e supra di la to canta e si posa.
( Euranio La Spisa)
Traduzione dell'autore dal siciliano - CERCAMI. Dentro il tuo pozzu tu vammi a cercare / tuffati, scava, cerca tutto intorno /scendendo nell’abisso più profondo / fino che trovi celi, terre e mari / Poi su di un paio d’ali assai potenti/facciamoci del vento trasportare/ fino alle soglie la, del firmamento / dove il tutto si trasforma in niente / Se poi con gli occhi tuoi mi fai guardare / ti canto la più dolce litania / e se mi stringi forte forte a te / quel niente, tutto faccio diventare / Io sono tutto quello che circonda / la vita e la natura con un fiato / il battito d’un cuore innamorato / e l’acqua di sorgente più profonda / Ed il mattino io sono che riposa / a l’orizzonte la fra cielo e mare / la bocca che mai stanca di cercarti / e sopra della tua canta e si posa//
Lafraula Dominic (pseud. di Tommaso Oliviero)
A EFESTIONE
La responsabilità dell'errore
non sarà mai d'alcuno
che tu possa indicare
poiché non era sbagliato,
quand'eravamo bimbi, toccare.
La potenza dell'errore
non è distruttiva:
è esplosione edificante
ed è solo determinante
di ciò che dovrai diventare.
Il delitto, la daga ficcata nel cuore,
non è peccato, se Isacco
acconsente al martirio,
se, quando di carne arrossisce l'altare,
Dio non deve più perdonare.
La vergogna, letale tumore
non potrà ferirti;
non potrai piegarti al tuo folle delirio
quando l'avrai afferrato:
è nella tua natura sbagliare.
(Dominic Lafraula)
Lalomia Vincenzo
FLASH
Un vago senso di inquietudine
percorre questo pomeriggio di plumbea solarità,
di una terra sfinita
che mangia con labbra fameliche
corpi dormienti,
uomini stesi
nel sudore di grigie lenzuola bagnate,
che si attaccano ai corpi
e diventano pelle,
sudari inespressi di voglie sopite in anfratti rognosi,
dove vedove nere han tessuto pazienti,
la tela.
Un lampo,
un flash.
(Vincenzo Lalomìa)
LanTerna (pseudonimo di Lanna Teresa)
LASCIA CHE SIA IL SILENZIO
Lascia che sia il silenzio
a parlare per te
Lascia fare a lui.
Digli che non serve nulla
Hai già detto tutto.
Le tue parole, pesanti macigni
Resteranno sempre un ricordo vivo
nel mio cuore inquieto.
Lasciale lì, immobili
Lascia che sia io
a mettere l'ultimo sigillo
Quello eterno, senza appello
Quello che non ho mai messo
Con la speranza che cambiassi.
Ora ho smesso di aspettare
E voglio solo invocare
Quel silenzio che ora è quiete
E che in me, immobile, rimane.
(LanTerna)
Lanza Lucia
LA MUSA DORMIENTE
La rara Tigre Bianca incede
accanto all'Araba Fenice siede:
la Musa stanca riposa memore
sopita sogna un Rugantino
che si fa pittore on-line
mani inchiostrate di pixel erranti
immerso nel quotidiano spleen.
E la Tigre Bianca avanza ancora
nel sogno di sua dormiente Musa:
nell'antro gentile dell'Armonico Poeta
indugia in ripresa d'ossigenata lirica
quando poi ritorna ridondando passi mantrici
detti dal Sincrono Gemello darcheggiante gerundi,
s'affianca alla piccola Fata Composta detta Nenè
da tempo immemore nel cuore musicale.
Svegliati mia Musa da questo sogno
leggero e vero... sussurrami le sillabe
profondamente altisonanti dell'Arte!
(Musa sorride e con occhi chiusi tace ancora!)
(Lucia Lanza)
Lanzarotti Aldo
VITA PASSATA
Ritorna come fiamma,
quelle sere al caminetto con Mamma,
a raccontar storie vissute li vecchi,
ombre di fiamma entro i ceppi,
ardean come la vita,
è passata non finita !
Nonna Mamma vi tengo in cuore,
come un bimbo questo è Amore,
aggrappato al vostro grembo,
non più latte ma il tempo.
A Voi Amiche amici
(Aldo Lanzarotti)
Lavarini Anna Maria
FRAGRANZE
Fragranze di mandorle amare,
si leva dalla siepe di oleandri,
sul lungomare.
Fiori dai svariati colori,
e dalle mille sfumature,
mi nascondono maliziosi l’ orizzonte
Sola in un silenzio di preghiera,
percepisco sussurri,
ascoltando il mare,
forse; invocazioni
che erano rimaste impigliate,
tra alghe e coralli,
che dal fondo del mare,
tornano in superficie.
Vedo un alternarsi,
di chiari e d’ombre,
guardo il cielo e scopro,
una danza di nuvole,
forse; anime
sospinte dal vento,
che si riuniscono, in un abbraccio,
pochi attimi,
per poi disperdersi, velocemente.
Sdraiata al sole, guardo i colori,
ascolto il mare,
mi inebrio di azzurro…
E mi sarà così dolce, lasciar
navigar l’ anima, nell’infinito.
(Anna Maria Lavarini)
Le Donne Nicola
QUASE
Quase ,
Comme si fosse 'na cundanna
Me sbatte 'o core e nun l'avessa fà
Te veco nzieme a ciento e te cunosco
Aspetto ca te gire p'avascià
Chist' uocchie ca luntano hanno guardato
Ma mo, forse è 'o mumento e se fermà.
Tu 'o ssaje ca si fosse cchiù sincero
Je t' 'o dicesse ca te voglio bene
Ma 'o core, stu busciardo, s'annasconne
E manna annanze ll'uocchie pe' guardà.
(Nicola Le Donne)
Traduzione dell’autore dal napoletano – QUASI. Quasi come se fosse una condanna / Mi batte il cuore e non dovrebbe farlo / Ti vedo tra cento e ti riconosco / Aspetto che ti giri per abbassare / Questi occhi che lontano hanno guardato / Ma adesso,forse, è il momento di fermarsi / Tu sai che se io fossi più sincero / Te lo direi che ti voglio bene / Ma il cuore, questo bugiardo, / Si nasconde / e manda avanti gli occhi per guardare.
Leone Alba
CUORE DI ROCCIA
Cuore, non essere spigoloso,
sempre pronto a staccare
piccole e grandi masse taglienti
che provocano ferite
e fanno soffrire!
Prova a controllare
questi pensieri
densi di dolore e di rabbia.
Quanti echi sussurrano nella mente!
Fai scorta di tolleranza, amorevolezza
e comincia a manifestare
calore e amore!
Sentirai il corpo
riprendere la sua forza
senza dover stringere
le scaglie di roccia tagliente.
Non ci saranno più incertezze, paure
ma solo tanto amore.
Nel tuo cuore.
(Alba Leone)
Leone Giuseppe
APATIA
Veloce come il vento
la felicità va via
lasciando vuoti immensi
in balia dell’apatia
Non conosco l’empatia,
già fatico a capire se
dentro me qualcosa c’è
Un cuore analfabeta
non capisce e sopperisce alle inquietudini
di una vita non serena,
troppi drammi, troppe pene
davanti all’anima che implora aiuto
la ragione retrocede
che sia impotenza o autodistruzione
annego nell’indifferenza di un mondo recidivo.
(Giuseppe Leone)
Lettini Rocco Michele
INASPETTATO
Inaspettato…
Sarebbe
un temporale
a ciel sereno…
non
una calunnia
gratuita!
Inaspettato…
Sarebbe
un inciampo
accidentale…
non
un percuotere
infimo.
Inaspettato…
Sarebbe
un raffreddore
fuori stagione…
non
uno sgambetto
malefico.
Inaspettato…
Sarebbe
uno scivolare
su una buccia…
non
un ferire
profondo.
Inaspettato…
Sarebbe
un devastante
terremoto
non
uno sparlare
alle spalle.
Inaspettato…
Sarebbe
un sanguinario
conflitto…
non
uno struggente
lacrimare.
Inaspettato…
Sarebbe
un insieme
insensibile…
non
un cuore
munifico.
Inaspettato…
Sarebbe
un incosciente
poltrire…
non
uno stringere
le mani.
Inaspettato…
Sarebbe
un non far
sorridere…
non
uno sgorgante
calore.
Inaspettato…
Sarebbe
un ignobile
agire…
non
un donarsi
al cordiale.
(Rocco Michele Lettini)
Libertino Gaetano
TERRA MALIDITTA
Annascivu ne sta terra, maliditta do “signuri”
Unni si crisci e si mori, intra u duluri
Cca’ si spara, si bombarda, cumu fussi capudannu
Sunu peggiu de diavuli, do’ ‘nfirnu
Stamu intra sti macerii, cumu i surgi intra i tani
Senza acqua e senza pani , murimu di fami
Quannu arriva l’apparecchiu, chiddu bombardieri
Ij spiru ca’ i so bummi , sunu no finiri
C’e’ ‘na mamma c’a ripara, sutta u burqa i so figli
Grida forti a ddi surdati: ittati l’artigli
Ma u diavulu ie’ ‘nfilatu , intra u cori d’aguzzini
E spartani inchinu a terra, cu li mini
Un si fermunu, anzi ridunu, e pu sparunu a vintagliu
A ddi poviri ‘nnucenti, o sbaragliu
e dda mamma chianci lacrimi, sunu lacrimi di sangu
E grida: ma pirchi’ , tuttu stu fangu ?!
Quannu arriva c’u “”rappresenta””, lu ranni ca’ e’ diu
Ni tocca a frunti dicinnu, figliu miu
Ma la guerra un si ferma, co segnu di la cruci
Ma dicinnu a li putenti, basta chiu’ cruci
Annascivu ne sta terra , abbannunata do signuri
Cu l’ucchi all’ariu spiru, ne l’amuri
Sintu u scrusciu di ‘na mina, ca mi scoppia vicinu
Vulu all’aria e n’angilu, mi duna a manu
U cori mi ora e’ serenu, un lu sintu chiu’ trimari
Arrivavu ‘mparadisu, no’ signuri
Pirchi’ tuttu su ‘nfirnu , un si ferma mai a guerra?
U signuri dissi , parlumu di ssa terra
La terra je’ ‘na palla , ca’ do munnu e’ u viddicu
Lu creatu u fici diu, ca’ lu binidicu
Fici macari la razza umana , umini, fimmini e carusi
Ma na’ picca sunu propriu, difittusi
(Gaetano Libertino)
Traduzione dell'autore dal siciliano- TERRA MALEDETTA. Sono nato in questa terra, “maledetta” dal signore / Dove si cresce e si muore, dentro il dolore / Qui si spara e si bombarda, come fosse capodanno / Sono peggio dei diavoli dell’inferno / Stiamo sotto le macerie, come topi nelle tane / Senza acqua e senza pane , moriamo di sete e fame / Quando arrivano gli aerei, quelli bombardiere / Io spero che le sue bombe, gli stanno per finire / C’e’ una mamma che ripara, sotto il burqa i suoi figli / Grida forte ai soldati: buttate tutti questi artigli! / Ma il diavolo si e’ infilato , dentro il cuore degli aguzzini / E spartani riempiono le strade, con le mine / Non si fermano, anzi ridono, e poi sparano a ventaglio / A quei poveri innocenti, allo sbaraglio / Quella mamma piange lacrime, sono lacrime di sangue / E grida: ma perche’ , tutto questo fango ?! ? / Quando arriva chi “”rappresenta””, il grande ch’e’ dio / Ci tocca la fronte dicendoci: figlio mio / Ma la guerra non si ferma, con il segno della croce 7 Ma dicendo ai potenti, basta piu’ croci! / Sono nato in questaterra , “abbandonata” dal signore / Con gli occhi rivolti al cielo , spero sempre nell’amore / Sento il boato di una mina, che mi scoppia vicino 7 Volo in aria e un’angelo, mi prende per mano / Il cuore mio ora e’ sereno, non lo sento piu’ tremare / Sono arrivato in paradiso, al cospetto del signore / Gli dissi: perche’ tutto questo inferno, non si ferma mai la guerra?! / Il signore mi rispose: parliamo di questa terra; / La terra e’ una palla , che dell’universo e’ l’ombelico / Lo creo’ il grande dio, che io lo benedico / Fece pure la razza umana , uomini, donne e bambini / Ma molti di questi uomini,gli vennerro difettosi e malandrini
Lo Cascio Francesco
LA CARRETTA
Calmo il mare, distesa infinita di acqua
lo scafo all'orizzonte avanza barcollando
carico dolente e silenzioso
carnaio umano di incerto destino
in fuga in una buia notte d'estate
occhi che si scrutano nelle tenebre
Lacrima il cielo
cadute di stelle.....illuminano i cupi volti..
Via, lontano dalla guerra
dalle bombe, dai lutti e dalla fame
via da un paese dove sopravvivere
equivale a morire, giorno dopo giorno
Il tuo destino nelle mani di belve umane
spacciatori di speranze
Quanto orrore cela la tua ansia
Quanta disperazione in quella carretta
via crucis e calvario per i morenti
Ecco è l'alba, destati dal tuo torpore
un vascello s'avvicina!!!!
Pronto per accoglierti
Un varco verso altre terre, per rinascere
Libero da tirannia,barbarie e carestie
Libero, finalmente....di essere UOMO!!!
(Francesco Lo Cascio)
Lo Verde Loredana (Francia)
ÉLOGE DE LA PEINTURE
Lorsque je peins,
tout s'éclaire,
tout est simple,
tout est beau. Rien peut me blesser.
Lorsque je peins,
ça dégage une telle force,
une telle énergie
que cela ressemble très fort au comble
du bonheur.
(Loredana Lo Verde)
Traduzione dell'autrice dal francese - ELOGIO DELLA PITTURA. Quando dipingo, / tutto prende luce, / tutto é semplice, / tutto é bello. Niente può ferirmi. / Quando dipingo, / si sprigiona una tale forza, / una tale energia / che cio' che provo assomiglia molto all'apice / della felicità.
Lo Verme Angelo
POSSENTI DEI
Possenti dei dell’anima,
scatenatevi!,
possedete il mio animo
che di vita fino all’osso
vuol nutrirsi.
Possenti dei del cuore,
liberatevi!,
abbattete il gelido raziocinio e
manifestatevi con bruciante passione
che la vita vuol suggere fino in fondo.
Possenti dei del cosmo,
sprigionatevi!, e alla mia anima
unitevi! Col divino interamente
essa si fonda e nell’oceano
infinito scompaia.
(Angelo Lo Verme)
Lombardo Patrizia
NON POSSO FERMARMI
Sono anni che non ti vedo
Eppure ancor ti sento
Ci siamo amati oltrepassandoci
Sostando nelle nostre anime
Ci siamo vissuti senza mai stancarci
Il giorno che tu sei andato via, io ,ho continuato ad amarti non potevo fermarmi
Ho continuato a percorrerti, ho camminato sul tuo cuore
Ma dimmi come fai a non sentirmi ?
Dammi la mano, ritorniamo sui nostri percorsi ,
sotto l’ azzurro fitto del cielo, dove il tempo sembra essersi fermato
Ci siamo guardati all’ infinito
Adesso ho capito , ti ho amato ancor prima di conoscerti
Non dirmi che sarà per sempre
Dimmelo sempre ! Non posso più fermarmi
(Patrizia Lombardo)
Loriga Emanuela
INFINITO
Vorrei udire nel vento
soavi voci di fanciulle danzanti
mentre l’eco di ricordi lontani
mi porta in un mondo fatato
l’orizzonte mi tende la mano
l’infinito mi attende carico di speranza.
(Emanuela Loriga)
Lorna Scott
MAMMA
ho posato sulla tua tomba un fiore;
perdonami se non lo faccio spesso!
Ma oggi voglio darmi pace...
E dire ciò che il cuore spesso tace...
Non posso pensare che tu non mi abbia amata..
Qh, se mi avessi soltanto coccolata!
Ho sofferto nella vita; mi sei mancata...
Una tua carezza...un tuo sorriso...
Perchè, mamma,non mi hai mai abbracciata?
Perdona il mio silenzio; perdona il mio dolore.
Quanto vorrei averti ancora,
per dirci, dopotutto, che ci vogliamo bene,
per guardarci negli occhi e rincominciare insieme....
La mamma è la persona più importante nella vita.
Lascio il mio fiore...e una tacita preghiera...
Non importa, mamma, riposa in pace!
Sommessamente piango...
Tutt'attorno tace.
(Lorna Scott)
Lubrano Rossella
CANDIDO FIORE
E appari
nella tua virginea bellezza
tra drappi di organza
e profumo di cielo,
gli occhi chini,
le guance purpuree
a suggellare il tuo candore
al sorriso della luna,
tu, frammento d' infinito ,
desiderio di azzurre emozioni
nell' eterno femminino,
splendi nel sogno
come ambrosia
sotto il diluvio incantevole
delle stelle.
(Rossella Lubrano)
I PENSIERI E LE FOGLIE
Cadean le stanche foglie
e alcuni tristi penseri d'antica ora,
ma altri novi e grigi nascean ora
dianzi le nuove verdi foglie,
ma l’amor non cede nel frattempo,
al mutar del tempo;
sei sempre nel mio cor
mio unico grande amor.
(Vincenzo Giusepponi)
Giusti Paolo
***
Sognami quando son lontano dal tuo cuore!...
Sognami, nella veste che preferisci!..
Sognami io son dentro il tuo sogno e porgo a te la mia mano!
Sognami anche se il tempo mi rinnega,
eppur tu sai l'amor che ti ho donato!
Sognami la notte quando il desiderio e'!
Inappagato, son del canto la tua musica nel mezzo del tempo,
cristalline sensazioni,
e fuori piove la speranza di rivederti il giorno che porta conforto!
Sognami son io il tuo sogno,
quando le notti bagnate di speranza
aspettano il sole che nasce per non morire,
nel tempo che rimane tra un pensiero
e un'attimo che distinto si cela nell'anima tua!
(Paolo Giusti)
Glorioso Michele
ULTIMO ALITO DI VENTO
Di fuoco mi vestirò
per accenderti ancora
ed aria sarò
per spegnerti sempre
come quell’ultimo
alito di vento,
che scende, va giù,
dal colle verso il mare…giace.
E come spezie,
io, ti andrò cercando
per condire la mente mia,
che più quieta, ora,
ti va gustando senza pudori,
senza più fatiscenti sapori.
Sono qui ad un passo da te,
ad passo dal tuo cuore,
che dà i battiti alla vita mia.
e senza sosta alcuna,
io, ti chiamerò nella valle
tra quei monti tenuti,
che per pendii scoscesi
più giù si lasciano la mano
in quella pianura erbosa,
dove inciampano
e si fermano i passi miei.
Oltre…
oltre più niente... solo…
L’IMMENSO
nella valle scivola...
stridula tra ciottoli,
sassi d’erba
e sabbia dorata.
La tua ombra
allungata dal sole,
piano va giù,
si dissolve
nei miei occhi d’argilla.
Un riflesso schizza via,
si insinua tra i meandri
della parete di roccia scolpita,
abbagliante la vista mia,
che,d’un tratto,
ti perde nel blu di bianco soffiato.
Ti cerco smarrito,
con un fil di voce ti chiamo,
m’ ascolti…
Sento la tua pelle vicina,
la tua pelle
carezzare
il mio corpo ruggente,
che ora si placa,
si calma,
si assopisce
tra le dune del tempo calcanti
l’anima mia,
che librante
in cielo s'innalza.
Ne prendono l’essenza
ed io ammaliato l’assisto
soggiogato dall’Ombra,
che divina, murata,
ne assaggia parole di vita,
muta l’ascolta.
(Michele Glorioso)
Gozzi Paola
MEDITERRANEO
Colori,suoni, vibrazioni…
risuonano dentro.
Echi lontani
di profumi e d’oriente,
di trasparenze brunite dal sole.
Il bianco dei ricami,
il verde odore del vento
che porta dal mare
desiderio d’infinito…
Mentre dentro
un ritmo sferzante di vita,
energia pulsante di mille volti diversi,
sapori e odori di secoli
intrecciati tra loro
Danzano
senza fermarsi…
Eterna samba dell’esistere.
(Paola Gozzi)
Graziano Carmine
SU IL CALICE
Brandisco pensieri
eccelsi ed a tratti irriverenti
Tramo algoritmi di logica
concerto con attimi
figli di un tempo
che non mi è nemico
Gusto l'attesa
di un traguardo ambito
nel mentre elevo l'animo
e con esso ... il calice.
(Carmine Graziano)
Greco Teresa
PERLE PREZIOSE
Perle preziose tutte importanti
diverse, speciali, nel loro colore in
affetto e Amore, le mamme!
Delizia del cuore di ogni creatura
ovunque e comunque presenti ogni ora,
ogni momento con gioia, forza e bontà
luce, calore e vita per l’umanità.
(Teresa Greco)
Grieco Ornella
L'ULIVO
Olio prezzemolo e finocchio
adesso è arrivato
il momento di sbattere le olive.
Ottobre e novembre state pronti
che le olive stanno a cadere.
Macina tu e macina io
pure le olive stanno a morire.
E adesso sei arrivato tu
che per tutto l' anno ci condisci sempre di più.
Olio di qua e cassetta di là,
trattori che vanno e che vengono
e noi che stiamo qua al frantoio
ad aspettare che questo benedetto olio sta uscendo.
Chi con il pane e chi con il vino
auguriamo quest'anno con la chiusura dell'ulivo.
Si sei tu olio e non se ne parla più
e alla putatura si arriva sempre di più.
(Ornella Grieco)
Guadagnino Emilia
NOSTALGIA
Sei tu nel silenzio che mi circonda,
nei respiri che non sento.
La tua assenza è presenza vuota
negli spazi oscuri del cuore.
Ombre altissime mi avvolgono,
mani fredde mi accarezzano,
ma non vedo i tuoi occhi
nascosti a me dalla vita ,
dispersi negli sguardi della gente.
Ti cerco ma so che non ti troverò.
Sei distante,
in questo spazio d'infinito
che mi avvolge
e per sempre ti cela a me.
(Emilia Guadagnino)
Gubitosi Maria Adele
DESIDERATA
Se potessi donerei la coscienza dell'orrore
a quella mano assassina
che si avventa su una vittima indifesa e innocente,
colpevole di aver incontrato e non capito per tempo
un mostro dalle sembianze umane.
Se potessi accenderei la luce
un attimo prima che si spegnesse
nella testa di quell’uomo
che, in preda ad un raptus di gelosia,
si scaglia contro suo figlio e l'uccide,
per far dispetto alla donna-mamma
che non ha accettato il suo ordine.
Se potessi donerei agli esseri
che di umano hanno solo la sagoma,
la consapevolezza forte
che nessun uomo ha diritto
di vita o di morte su un altro uomo.
Se potessi farei comprendere ai violenti,
accecati dall’ira dell'io ferito
che le persone, tutte, sono libere,
specialmente, difronte all'amore
e che nessun essere umano possiede
un altro essere umano.
Se potessi farei capire alle mamme degli sciagurati
che commettono crimini scellerati,
che quando li hanno sulle ginocchia,
quello è il tempo e il luogo
per insegnare il rispetto e l’amore.
Maschi, rendetevi conto che non siete
superiori né padroni delle femmine
che possono liberamente rifiutarvi.
Uomo, non t’arrabbiare se vieni rifiutato,
accetta la volontà di un’altra persona,
quando ti adiri diventi irrazionale
perdi le sembianze umane
no, non diventi come una bestia,
ma diventi una bestia d’uomo.
Mamme, non avallate la superiorità dei vostri figli,
perché non li rendete migliori,
ma ribelli, fragili e malati.
Quei mostri sono i nostri figli
e ci appartengono,
abbiamo contribuito noi a renderli tali.
Se potessi, o mamme, spose, fidanzate,
figlie, sorelle, brutalmente trucidate,
vi prenderei per mano e vi farei risuscitare.
Che bello! Se potessi.
(Maria Adele Gubitosi)
Guerzoni Lara
VUOI?
Stai qui con me,
accanto a me
c’è posto per un sogno
non credi….
perché di te ho bisogno.
Non pensare,non mentire.
Beviamo dalle stelle,
ubriachiamoci di sguardi.
Baciami l’anima,
respira le mie labbra,
lasciamo alla pelle le parole.
Specchiandomi nei tuoi occhi,
beandomi del tuo sapore.
(Lara Guerzoni)
Guida Romualdo
LA NOTTE
O notte amica,
buia e silenziosa.
Tu, regale
oscuri la sera,
accendi i sogni
e mille pensieri.
Unica amante
di attimi veri ed
emozionali sensazioni.
Cheta di suoni,
avvolgi il sonno.
Beatitudine segna
l’inizio del viaggio.
(Romualdo Guida)
Guzzetti Stefania
PENSIERO NOTTURNO
Ti penso e ti ripenso
nel mio spazio intenso,
mi affaccio alla finestra
buia del futuro.
è scomodo il tramonto
se sei lontano,
in un finto cielo ti bramo.
Vado in giro un po ubriaca,
nella piazza tutto tace ,
mi treman le ginocchia
fino all'alba
barcollando nel tuo pensiero
lascio un biglietto
TI ASPETTO
(Stefania Guzzetti)
Hart Martina
POETICA
Ti ho riconosciuta
negli endecasillabi
dell’inferno
stavi dicendo
a paolo e francesca che
secondo te non c’è nulla che tenga:
i sussulti del cuore
valgono la dannazione eterna
Ti ho riconosciuta
nell’ombra della siepe di leopardi
eri stesa
hai chiamato il poeta e gli ha detto
“Vieni qui a scoprire il cielo
secondo te cosa c’è oltre le nuvole?”
Ti ho riconosciuta poi
intenta ad accarezzare
la ginestra leopardiana
la innaffiavi
e mi dicevi che
avevi una teoria per salvare il mondo:
ricoprire tutto il ricopribile di ginestre
così da stendersi tutti su per la fine del mondo
Ti ho riconosciuta
nei versi delle mie poesie
seduta a prendere il sole
su una erre maiuscola
Ti ho riconosciuta
scoprendo di averti sempre avuta accanto
(Martina Hart)
Harutyunyan Aghvan (Armenia)
ԾՈՒՌ ՀԱՅԵԼՈՒՑ ԱՅՆ ԿՈՂՄ
Երկինքը նորից հոգուս հետ լուռ լացում է անդադար,
Նա էլ ինձ պես նեղացել է այս աշխարհից անարդար,
Էլ չեմ կարող ես այսպես թաղել հոգիս կեղծիքում
Եվ համոզել թե իմ բախտը, ինձ սպասում է առջևում:
Հոգնել եմ արդեն հյուրերից, որ ուզում են ինձ փոխել,
Հոգնել եմ սուտ լուրերից, որ ուզում են մեզ խաբել,
Թե պատերազմ էլ չկա, ավարտվել է ամեն բան,
Ափսոս տղերքը կռվող՝ այս աշխարհում էլ չկան
Հոգնել եմ ես հավատալ, որ հավատը կփրկի,
Հոգնել եմ լսել կեղծ խոսքերը՝ խիղճը ծախած սրբերի,
Ճշտի համար աշխարհում մարդկանց հանում են խաչի,
Օգուտ չկա. կուզես ճչա, կուզես Աստված դու կանչի:
Բայց մահը դեռ ավարտ չէ, թե գաղափար կա նրանում,
Երբ հիշում ենք լքողին՝ նա ապրում է մեզանում,
Արժի ապրել, որ մեռնես հայրենիքդ փրկելիս,
Արժի սիրել, թե անգամ տանջվում ես սիրելիս:
Չեմ հավատում, որ փողը տիրակալն է աշխարհի,
Որ կարող են մեզ գնել, հոգին հանել աճուրդի,
Ո՛չ, ես այդպես չեմ կարող ապրել կապանքը բկիս,
Սլանում եմ քամու պես սեղմած հավատը սրտիս:
Իսկ դուք կանգնած կամրջին՝ չարը բարուց անջատող,
Չեք հասկանում իմ մտքերը հոգիս իր մեջ պահպանող,
Դուք հասկացեք, որ երբեք ես չեմ լինի ձեզ նման,
Ինձ ստեղծել է Տեր Աստված՝ իր կերպարից աննման...
(Aghvan Harutyunyan)
Traduzione dall’armeno dell’autore - From the Other Side of the Crooked Mirror. Once again the sky cries quietly with my soul, / It, like me, is distressed endlessly by this world / I can no longer bury my soul in falsehood thus / And convince myself that my fortune awaits me just ahead / I’m wary already of guests who wish to change me // I’m wary of false rumors which strive to deceive us / That there is no longer war, everything is resolved / Too bad the boys who’re fighting, are no longer in this world / I’m wary of believing, that faith leads to salvation / I’m wary of listening, to the false words / of saints who’ve sold their conscience / In this world, for being righteous, they take people out for crucifixion / It’s no use, if you want cry out, if you want to, / call out to God But still death is not an end, / and there is a certain understanding [on death] / That when we remember the one who’s deserted us, / they live in us It’s worth it to live in order to die, / while protecting your homeland It’s worth it to love, / even when you find that you must suffer from / loving / I do not believe that money is the ruler of this Earth / That they can buy us, put our souls out on auction No, / I cannot live that way, with a leash around my throat / I fly like the wind, pressing the faith closely to my heart / And you standing on the bridge, dividing the good from the evil / You do not understand my thoughts, that my soul protects within / You must understand that I’ll never be like you God has created me, / [just] like His Form, to be completely unique.
Traduzione dall'inglese di Giuseppe Arcadipane - DALL'Altra parte dello specchio Concavo. Ancora una volta, sommessamente, il cielo piange insieme alla mia anima / lacerata come me da questo mondo. / Non posso più seppellire la mia anima nella menzogna / e convincermi che la fortuna stia aspettandomi / Diffido delle persone che vogliono cambiarmi / Diffido delle voci tendenziose che cercano d'ingannarci / che non ci sono più guerre che tutto va bene / Che soldati malvagi stanno combattendo e che tutto questo / adesso non esiste più. / Voglio credere che la fede conduca alla salvezza /stanca di ascoltare le false parole di santi che hanno venduto le loro anime. / In questo mondo quando sei giusto ti portano al Calvario per essere crocifisso. / E' inutile chiamare Dio a gran voce / La morte non è la fine e c'è la giusta spiegazione. / E quando ci ricordiamo di colui e di coloro che ci hanno lasciati e che vivono ancora in noi, allora vale la pena di vivere per poi morire. / E proteggere la nostra patria merita il tuo sacrificio, / e quando scopri che si soffre per amore. / Non credo che il denaro sia il motore di questo mondo / che ci possiamo comprare, mettere all'asta le nostre anime / No, io non potrei vivere così con un guinzaglio al collo / Libero come il vento io volo, la mia fede è stretta forte al mio cuore / E tu che stai sul ponte a dividere i buoni da cattivi / tu non comprendi miei pensieri custoditi nella mia anima / Tu devi capire che non sarò mai come te / Dio mi ha creato a sua immagine e somiglianza perché io fossi assolutamente unico!
Horion Enky (psuedonimo di Claudio Bizzi)
PELLEGRINO DEL MONDO
Raminga è la mia vita,
come un pellegrino vago, camminando
e inseguendo con gli occhi il sole
per le vie del cielo,
fin là dove va a morire,
cercando di arrivare, ogni giorno,
a conquistare l’immagine di un nuovo orizzonte
e lì consegnare i miei sogni,
prima di andare a dormire.
Io son pellegrino nel mio vagabondare,
non calzo scarpe nuove
e non porto con me nemmeno un bagaglio,
ma solo una povera bisaccia,
dove conservo il mondo intero,
scritto sulla carta, per non dimenticarlo.
Così riparto ogni mattino, inseguendo la vita,
appoggiandomi a un bastone,
mai alzato ad arma di difesa.
Mi son sempre protetto con la fede e con l’amore,
che diffondo in ogni dove,
leggendo le parole che ho scritto con il cuore.
Or continuo a camminare,
portando con me sempre nuovi sogni da realizzare
che, come dono prezioso, nella notte,
mi vengono a trovare,
perché li porti con me nel mio vagabondare,
tra le pianure, i monti e le rive del mare.
Horion Enky (psuedonimo di Claudio Bizzi)
Iannella Vito
***
Lascio fare al tempo
turbato dal tuo ricordo
che spegnersi non vuole.
Un brivido di malinconia
nei miei occhi
mi tiene compagnia.
Il cuore viaggia,
esce dalla realtà,
entra in una strada immaginaria
per specchiarsi felice
nel tuo sorriso,
mentre la mente trema
nel dolore della tua assenza,
vede il tuo sguardo
in qualsiasi punto che osserva
ne sente il profumo,
ma te non ci sei..
(Vito Iannella)
Ingrascì Vincenzo C.
SOCRATE E INTERNET
Dalla stessa veduta, la polis
olezzava la cicuta , il gossip
come agnello condotto al macello
unguento di vessazione
precipuo d’acclamazione.
Cedo alla disperazione , sovente
cerco di far rima a windows con logos veniente
Strana mi parse
quella luce bianca, triangolare, nel tetto
indice di libertà, principio da Oceano e Teti
che nella notte colsi. Ecco la diretta concorrenza.
Caro , conosci te stesso
credo di morirne presto.
Esercizio del bene
Volontà o no di guarirne.
La diceria ,” chatterìa”, la dice lunga.
Di fronte alle altre anime , pure
ci ritroveremo nudi ?
Anche a sentirsi figlio-di-un-dio-minore
come uno scontrino fiscale
posto sotto la scritta dell’O.N.U. ?
E’ geniale.
(Vincenzo C. Ingrascì)
Isolani Mara
SE TU ..
Se tu fossi l’azzurro d’un lago profondo
Io sarei la riva che l’onda bagna,
saresti l’acqua che scorre veloce,
io il vento che sospira d’amore.
Con le mie sponde t’abbraccerei,
ogni tu onda brividi mi darebbe,
sarei il sole che ti scalda al mattino,
mentre di notte sorgerei come luna
a donarti l’argento
della mia pallida luce.
Stringerti forte vorrei tra le mie rive,
legarti a me per non farti fuggire,
gelosa dell’aria o di un monte lontano,
perché senza te è vivere invano.
(Mara Isolani)
Ispani Luca
AUTISMO (CHILDREN ARE AUT)
Affetto tagliente
nel mio mondo non puoi entrare
sai soffro tanto
dalla casa a l'ospedale.
Vedo forme nelle nuvole
mi cercano
mi assalgono
aiuto !mi faranno male.
Voglio la tua mano ora
sotto forma di carezza.
Io non posso offrir certezza
nell'amore e nel dolore.
Fisso contorni
disegno confini repressi
come le parole che non mi vengono ,si ghiacciano nel cuore
ma ti tengo le dita giocando.
Sto bene ,allontano mostri
annidati nei sogni.
(Luca Ispani)
Kostka Izabella Teresa
MARIA MADDALENA (dal trittico sulla prostituzione)
Mia madre m'ha venduta.
Fanciulla paffuta, ancora grezza,
per i sacchi di grano ha tradito purezza,
per sfamare i cuccioli aggrappati al grembo.
Ha pianto di notte sazia di vergogna.
Mi hanno comprata, deflorata, bestemmiata,
al mercato dei corpi dagli sputi umiliata,
svuotata, riempita di ogni sporcizia,
derisa, annientata con pungente malizia.
Mi hanno buttata nel limbo del mondo
tra gli artigli sporgenti di potente lussuria,
scarnata di notte nei tempi segreti,
marionetta sfruttata dai loro piaceri.
Ora vendo me stessa per donare speranza
a quel fresco germoglio nel peccato nascente,
per proteggere le albe del suo futuro
sopporto le fiamme di questo inferno.
Lapidatemi, uccidendo l'urlo del mio dolore!
(Izabella Teresa Kostka)
La Frazia Antonella
TRA SASSI
Tra sassi
senza tempo,
senza ombra.
Tra sassi e schegge
di vetro
passa la Vita
come ruscello.
Si svena
fra acuminate punte.
Si taglia
in rigagnoli veloci,
come giorni trascorsi
senza sosta.
Tra sassi
senza meta
si dirige
di là dove
la pendenza giace
e lascia breve segno
controluce
del suo innocuo passare.
Tra sassi,
dove Vita vuole
spesso nasce un fiore.
(Antonella La Frazia)
La Marca Girolamo
In un cassetto
Non vi lascio richezze
non le ho mai cercate,
ho sempre vagato
inutile
tra il cielo e il mare.
Vi lascio i miei quadri,
I colori, i pennelli
e qualche poesia
scritta col pianto.
Vi lascio il mio nome
che mi è costato
tanto,
non impegnatelo in fretta
ma fatene un vanto .
Vi lascio quel sogno
chiuso in un cassetto
che riesca a voi..
Io non l'ho mai
aperto.
(Girolamo La Marca)
La Mattina Maria
ANGOLI DI SICILIA
Il Cristo in croce
grida la sua voce.
Dai vetri mosaicati
del rosone di una chiesetta di paese
volano colombe di sogni irrealizzati
si sgranano rosari di una vita di attese,
risuona il tintinnio delle campane in festa
il silenzio di chi in cielo se ne va
e le lacrime di chi in terra resta.
E brucia ogni candela
che ha consumato troppo presto la sua cera.
Una vecchia barca adagiata sulla spiaggia
racconta di un dì in cui forza si quanta ne aveva
di perdersi nell'azzurro di quel mare
ma, timorosa, se ne stava ad aspettare sulla sponda
quel tempo che all'orizzonte pareva essere infinito
e che invece è scivolato via veloce come un'onda
che arriva splendente ma che più non torna indietro.
La rete di un pescatore
profuma di salsedine e pesce alla griglia,
olio novello, malvasia,
e spaghetti conditi col ragù di triglia.
Borse di paglia sulle colorate bancarelle
riflettono un calore
che scalda e brucia sulla pelle.
E tutt'intorno di un velo di speranza e di nostalgia
avvolge sotto le sue ali di fuoco
il sole al tramonto
che così amorevole e sognante
viandante, non lo rividi più
in nessun angolo del mondo.
(Maria La Mattina)
La Placa Concetta
IL VUOTO DELL'ANIMA
"L'uomo se smette d'amare,
lentamente muore...
Il suo cuore si spegne
come una fiamma su cui soffia
dolcemente il venticello;
si spegne perchè il suo cuore
si è prosciugato come
una candela consumata.
E, un cuore, mille cuori spenti
lasciano che il mondo
si smarrisca tra mille assordanti rumori,
dissolvendo lentamente l'umanità
nel vuoto dell'anima…
(Concetta La Placa)
La Spisa Euranio
CERCAMI
Tu dintra lu to puzzu m’ha’ circari
abbudda,scava,cerca ‘n tunnu ‘n tunnu,
scinnennu ni l’abbissu chiù prufunnu
finu chi ncontri celi,terri e mari.
Po’ supra un paru d’ali assa’ putenti,
facemunni purtari di lu ventu
supra la sogghia di lu firmamentu
dunni lu tuttu dda, diventa nenti.
Siddu cu l’occhi to’ mi fa’ taliari,
ti cantu la chiù duci litania
e si mi strinci forti forti a tia
‘ddu nenti ,tutto fazzu divintari.
I’ sugnu tuttu chiddu chi circunna
la vita e la natura cu nu ciatu,
lu battitu d’un cori ‘nnamuratu
e l’acqua di surgiva chiù prufunna.
E lu matinu i’ sugnu, chi riposa
a l’urizzunti dda, fra celu e mari,
la vucca chi nun stanca ‘i ti circari
e supra di la to canta e si posa.
( Euranio La Spisa)
Traduzione dell'autore dal siciliano - CERCAMI. Dentro il tuo pozzu tu vammi a cercare / tuffati, scava, cerca tutto intorno /scendendo nell’abisso più profondo / fino che trovi celi, terre e mari / Poi su di un paio d’ali assai potenti/facciamoci del vento trasportare/ fino alle soglie la, del firmamento / dove il tutto si trasforma in niente / Se poi con gli occhi tuoi mi fai guardare / ti canto la più dolce litania / e se mi stringi forte forte a te / quel niente, tutto faccio diventare / Io sono tutto quello che circonda / la vita e la natura con un fiato / il battito d’un cuore innamorato / e l’acqua di sorgente più profonda / Ed il mattino io sono che riposa / a l’orizzonte la fra cielo e mare / la bocca che mai stanca di cercarti / e sopra della tua canta e si posa//
Lafraula Dominic (pseud. di Tommaso Oliviero)
A EFESTIONE
La responsabilità dell'errore
non sarà mai d'alcuno
che tu possa indicare
poiché non era sbagliato,
quand'eravamo bimbi, toccare.
La potenza dell'errore
non è distruttiva:
è esplosione edificante
ed è solo determinante
di ciò che dovrai diventare.
Il delitto, la daga ficcata nel cuore,
non è peccato, se Isacco
acconsente al martirio,
se, quando di carne arrossisce l'altare,
Dio non deve più perdonare.
La vergogna, letale tumore
non potrà ferirti;
non potrai piegarti al tuo folle delirio
quando l'avrai afferrato:
è nella tua natura sbagliare.
(Dominic Lafraula)
Lalomia Vincenzo
FLASH
Un vago senso di inquietudine
percorre questo pomeriggio di plumbea solarità,
di una terra sfinita
che mangia con labbra fameliche
corpi dormienti,
uomini stesi
nel sudore di grigie lenzuola bagnate,
che si attaccano ai corpi
e diventano pelle,
sudari inespressi di voglie sopite in anfratti rognosi,
dove vedove nere han tessuto pazienti,
la tela.
Un lampo,
un flash.
(Vincenzo Lalomìa)
LanTerna (pseudonimo di Lanna Teresa)
LASCIA CHE SIA IL SILENZIO
Lascia che sia il silenzio
a parlare per te
Lascia fare a lui.
Digli che non serve nulla
Hai già detto tutto.
Le tue parole, pesanti macigni
Resteranno sempre un ricordo vivo
nel mio cuore inquieto.
Lasciale lì, immobili
Lascia che sia io
a mettere l'ultimo sigillo
Quello eterno, senza appello
Quello che non ho mai messo
Con la speranza che cambiassi.
Ora ho smesso di aspettare
E voglio solo invocare
Quel silenzio che ora è quiete
E che in me, immobile, rimane.
(LanTerna)
Lanza Lucia
LA MUSA DORMIENTE
La rara Tigre Bianca incede
accanto all'Araba Fenice siede:
la Musa stanca riposa memore
sopita sogna un Rugantino
che si fa pittore on-line
mani inchiostrate di pixel erranti
immerso nel quotidiano spleen.
E la Tigre Bianca avanza ancora
nel sogno di sua dormiente Musa:
nell'antro gentile dell'Armonico Poeta
indugia in ripresa d'ossigenata lirica
quando poi ritorna ridondando passi mantrici
detti dal Sincrono Gemello darcheggiante gerundi,
s'affianca alla piccola Fata Composta detta Nenè
da tempo immemore nel cuore musicale.
Svegliati mia Musa da questo sogno
leggero e vero... sussurrami le sillabe
profondamente altisonanti dell'Arte!
(Musa sorride e con occhi chiusi tace ancora!)
(Lucia Lanza)
Lanzarotti Aldo
VITA PASSATA
Ritorna come fiamma,
quelle sere al caminetto con Mamma,
a raccontar storie vissute li vecchi,
ombre di fiamma entro i ceppi,
ardean come la vita,
è passata non finita !
Nonna Mamma vi tengo in cuore,
come un bimbo questo è Amore,
aggrappato al vostro grembo,
non più latte ma il tempo.
A Voi Amiche amici
(Aldo Lanzarotti)
Lavarini Anna Maria
FRAGRANZE
Fragranze di mandorle amare,
si leva dalla siepe di oleandri,
sul lungomare.
Fiori dai svariati colori,
e dalle mille sfumature,
mi nascondono maliziosi l’ orizzonte
Sola in un silenzio di preghiera,
percepisco sussurri,
ascoltando il mare,
forse; invocazioni
che erano rimaste impigliate,
tra alghe e coralli,
che dal fondo del mare,
tornano in superficie.
Vedo un alternarsi,
di chiari e d’ombre,
guardo il cielo e scopro,
una danza di nuvole,
forse; anime
sospinte dal vento,
che si riuniscono, in un abbraccio,
pochi attimi,
per poi disperdersi, velocemente.
Sdraiata al sole, guardo i colori,
ascolto il mare,
mi inebrio di azzurro…
E mi sarà così dolce, lasciar
navigar l’ anima, nell’infinito.
(Anna Maria Lavarini)
Le Donne Nicola
QUASE
Quase ,
Comme si fosse 'na cundanna
Me sbatte 'o core e nun l'avessa fà
Te veco nzieme a ciento e te cunosco
Aspetto ca te gire p'avascià
Chist' uocchie ca luntano hanno guardato
Ma mo, forse è 'o mumento e se fermà.
Tu 'o ssaje ca si fosse cchiù sincero
Je t' 'o dicesse ca te voglio bene
Ma 'o core, stu busciardo, s'annasconne
E manna annanze ll'uocchie pe' guardà.
(Nicola Le Donne)
Traduzione dell’autore dal napoletano – QUASI. Quasi come se fosse una condanna / Mi batte il cuore e non dovrebbe farlo / Ti vedo tra cento e ti riconosco / Aspetto che ti giri per abbassare / Questi occhi che lontano hanno guardato / Ma adesso,forse, è il momento di fermarsi / Tu sai che se io fossi più sincero / Te lo direi che ti voglio bene / Ma il cuore, questo bugiardo, / Si nasconde / e manda avanti gli occhi per guardare.
Leone Alba
CUORE DI ROCCIA
Cuore, non essere spigoloso,
sempre pronto a staccare
piccole e grandi masse taglienti
che provocano ferite
e fanno soffrire!
Prova a controllare
questi pensieri
densi di dolore e di rabbia.
Quanti echi sussurrano nella mente!
Fai scorta di tolleranza, amorevolezza
e comincia a manifestare
calore e amore!
Sentirai il corpo
riprendere la sua forza
senza dover stringere
le scaglie di roccia tagliente.
Non ci saranno più incertezze, paure
ma solo tanto amore.
Nel tuo cuore.
(Alba Leone)
Leone Giuseppe
APATIA
Veloce come il vento
la felicità va via
lasciando vuoti immensi
in balia dell’apatia
Non conosco l’empatia,
già fatico a capire se
dentro me qualcosa c’è
Un cuore analfabeta
non capisce e sopperisce alle inquietudini
di una vita non serena,
troppi drammi, troppe pene
davanti all’anima che implora aiuto
la ragione retrocede
che sia impotenza o autodistruzione
annego nell’indifferenza di un mondo recidivo.
(Giuseppe Leone)
Lettini Rocco Michele
INASPETTATO
Inaspettato…
Sarebbe
un temporale
a ciel sereno…
non
una calunnia
gratuita!
Inaspettato…
Sarebbe
un inciampo
accidentale…
non
un percuotere
infimo.
Inaspettato…
Sarebbe
un raffreddore
fuori stagione…
non
uno sgambetto
malefico.
Inaspettato…
Sarebbe
uno scivolare
su una buccia…
non
un ferire
profondo.
Inaspettato…
Sarebbe
un devastante
terremoto
non
uno sparlare
alle spalle.
Inaspettato…
Sarebbe
un sanguinario
conflitto…
non
uno struggente
lacrimare.
Inaspettato…
Sarebbe
un insieme
insensibile…
non
un cuore
munifico.
Inaspettato…
Sarebbe
un incosciente
poltrire…
non
uno stringere
le mani.
Inaspettato…
Sarebbe
un non far
sorridere…
non
uno sgorgante
calore.
Inaspettato…
Sarebbe
un ignobile
agire…
non
un donarsi
al cordiale.
(Rocco Michele Lettini)
Libertino Gaetano
TERRA MALIDITTA
Annascivu ne sta terra, maliditta do “signuri”
Unni si crisci e si mori, intra u duluri
Cca’ si spara, si bombarda, cumu fussi capudannu
Sunu peggiu de diavuli, do’ ‘nfirnu
Stamu intra sti macerii, cumu i surgi intra i tani
Senza acqua e senza pani , murimu di fami
Quannu arriva l’apparecchiu, chiddu bombardieri
Ij spiru ca’ i so bummi , sunu no finiri
C’e’ ‘na mamma c’a ripara, sutta u burqa i so figli
Grida forti a ddi surdati: ittati l’artigli
Ma u diavulu ie’ ‘nfilatu , intra u cori d’aguzzini
E spartani inchinu a terra, cu li mini
Un si fermunu, anzi ridunu, e pu sparunu a vintagliu
A ddi poviri ‘nnucenti, o sbaragliu
e dda mamma chianci lacrimi, sunu lacrimi di sangu
E grida: ma pirchi’ , tuttu stu fangu ?!
Quannu arriva c’u “”rappresenta””, lu ranni ca’ e’ diu
Ni tocca a frunti dicinnu, figliu miu
Ma la guerra un si ferma, co segnu di la cruci
Ma dicinnu a li putenti, basta chiu’ cruci
Annascivu ne sta terra , abbannunata do signuri
Cu l’ucchi all’ariu spiru, ne l’amuri
Sintu u scrusciu di ‘na mina, ca mi scoppia vicinu
Vulu all’aria e n’angilu, mi duna a manu
U cori mi ora e’ serenu, un lu sintu chiu’ trimari
Arrivavu ‘mparadisu, no’ signuri
Pirchi’ tuttu su ‘nfirnu , un si ferma mai a guerra?
U signuri dissi , parlumu di ssa terra
La terra je’ ‘na palla , ca’ do munnu e’ u viddicu
Lu creatu u fici diu, ca’ lu binidicu
Fici macari la razza umana , umini, fimmini e carusi
Ma na’ picca sunu propriu, difittusi
(Gaetano Libertino)
Traduzione dell'autore dal siciliano- TERRA MALEDETTA. Sono nato in questa terra, “maledetta” dal signore / Dove si cresce e si muore, dentro il dolore / Qui si spara e si bombarda, come fosse capodanno / Sono peggio dei diavoli dell’inferno / Stiamo sotto le macerie, come topi nelle tane / Senza acqua e senza pane , moriamo di sete e fame / Quando arrivano gli aerei, quelli bombardiere / Io spero che le sue bombe, gli stanno per finire / C’e’ una mamma che ripara, sotto il burqa i suoi figli / Grida forte ai soldati: buttate tutti questi artigli! / Ma il diavolo si e’ infilato , dentro il cuore degli aguzzini / E spartani riempiono le strade, con le mine / Non si fermano, anzi ridono, e poi sparano a ventaglio / A quei poveri innocenti, allo sbaraglio / Quella mamma piange lacrime, sono lacrime di sangue / E grida: ma perche’ , tutto questo fango ?! ? / Quando arriva chi “”rappresenta””, il grande ch’e’ dio / Ci tocca la fronte dicendoci: figlio mio / Ma la guerra non si ferma, con il segno della croce 7 Ma dicendo ai potenti, basta piu’ croci! / Sono nato in questaterra , “abbandonata” dal signore / Con gli occhi rivolti al cielo , spero sempre nell’amore / Sento il boato di una mina, che mi scoppia vicino 7 Volo in aria e un’angelo, mi prende per mano / Il cuore mio ora e’ sereno, non lo sento piu’ tremare / Sono arrivato in paradiso, al cospetto del signore / Gli dissi: perche’ tutto questo inferno, non si ferma mai la guerra?! / Il signore mi rispose: parliamo di questa terra; / La terra e’ una palla , che dell’universo e’ l’ombelico / Lo creo’ il grande dio, che io lo benedico / Fece pure la razza umana , uomini, donne e bambini / Ma molti di questi uomini,gli vennerro difettosi e malandrini
Lo Cascio Francesco
LA CARRETTA
Calmo il mare, distesa infinita di acqua
lo scafo all'orizzonte avanza barcollando
carico dolente e silenzioso
carnaio umano di incerto destino
in fuga in una buia notte d'estate
occhi che si scrutano nelle tenebre
Lacrima il cielo
cadute di stelle.....illuminano i cupi volti..
Via, lontano dalla guerra
dalle bombe, dai lutti e dalla fame
via da un paese dove sopravvivere
equivale a morire, giorno dopo giorno
Il tuo destino nelle mani di belve umane
spacciatori di speranze
Quanto orrore cela la tua ansia
Quanta disperazione in quella carretta
via crucis e calvario per i morenti
Ecco è l'alba, destati dal tuo torpore
un vascello s'avvicina!!!!
Pronto per accoglierti
Un varco verso altre terre, per rinascere
Libero da tirannia,barbarie e carestie
Libero, finalmente....di essere UOMO!!!
(Francesco Lo Cascio)
Lo Verde Loredana (Francia)
ÉLOGE DE LA PEINTURE
Lorsque je peins,
tout s'éclaire,
tout est simple,
tout est beau. Rien peut me blesser.
Lorsque je peins,
ça dégage une telle force,
une telle énergie
que cela ressemble très fort au comble
du bonheur.
(Loredana Lo Verde)
Traduzione dell'autrice dal francese - ELOGIO DELLA PITTURA. Quando dipingo, / tutto prende luce, / tutto é semplice, / tutto é bello. Niente può ferirmi. / Quando dipingo, / si sprigiona una tale forza, / una tale energia / che cio' che provo assomiglia molto all'apice / della felicità.
Lo Verme Angelo
POSSENTI DEI
Possenti dei dell’anima,
scatenatevi!,
possedete il mio animo
che di vita fino all’osso
vuol nutrirsi.
Possenti dei del cuore,
liberatevi!,
abbattete il gelido raziocinio e
manifestatevi con bruciante passione
che la vita vuol suggere fino in fondo.
Possenti dei del cosmo,
sprigionatevi!, e alla mia anima
unitevi! Col divino interamente
essa si fonda e nell’oceano
infinito scompaia.
(Angelo Lo Verme)
Lombardo Patrizia
NON POSSO FERMARMI
Sono anni che non ti vedo
Eppure ancor ti sento
Ci siamo amati oltrepassandoci
Sostando nelle nostre anime
Ci siamo vissuti senza mai stancarci
Il giorno che tu sei andato via, io ,ho continuato ad amarti non potevo fermarmi
Ho continuato a percorrerti, ho camminato sul tuo cuore
Ma dimmi come fai a non sentirmi ?
Dammi la mano, ritorniamo sui nostri percorsi ,
sotto l’ azzurro fitto del cielo, dove il tempo sembra essersi fermato
Ci siamo guardati all’ infinito
Adesso ho capito , ti ho amato ancor prima di conoscerti
Non dirmi che sarà per sempre
Dimmelo sempre ! Non posso più fermarmi
(Patrizia Lombardo)
Loriga Emanuela
INFINITO
Vorrei udire nel vento
soavi voci di fanciulle danzanti
mentre l’eco di ricordi lontani
mi porta in un mondo fatato
l’orizzonte mi tende la mano
l’infinito mi attende carico di speranza.
(Emanuela Loriga)
Lorna Scott
MAMMA
ho posato sulla tua tomba un fiore;
perdonami se non lo faccio spesso!
Ma oggi voglio darmi pace...
E dire ciò che il cuore spesso tace...
Non posso pensare che tu non mi abbia amata..
Qh, se mi avessi soltanto coccolata!
Ho sofferto nella vita; mi sei mancata...
Una tua carezza...un tuo sorriso...
Perchè, mamma,non mi hai mai abbracciata?
Perdona il mio silenzio; perdona il mio dolore.
Quanto vorrei averti ancora,
per dirci, dopotutto, che ci vogliamo bene,
per guardarci negli occhi e rincominciare insieme....
La mamma è la persona più importante nella vita.
Lascio il mio fiore...e una tacita preghiera...
Non importa, mamma, riposa in pace!
Sommessamente piango...
Tutt'attorno tace.
(Lorna Scott)
Lubrano Rossella
CANDIDO FIORE
E appari
nella tua virginea bellezza
tra drappi di organza
e profumo di cielo,
gli occhi chini,
le guance purpuree
a suggellare il tuo candore
al sorriso della luna,
tu, frammento d' infinito ,
desiderio di azzurre emozioni
nell' eterno femminino,
splendi nel sogno
come ambrosia
sotto il diluvio incantevole
delle stelle.
(Rossella Lubrano)