Concorso "Il Parnaso" premio Angelo La Vecchia
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  • IV edizione 2018/2019
D'Alessio Gaetano
DOLCE, LUMINOSA, STELLA
 Luminosi, quei tuoi occhi vispi, 
brillanti come preziosi gioielli.
Incastonati nel dolce sorriso 
della vita coltivata con fiero entusiasmo.
L’educazione, nei modi gentili e cortesi, 
l’eleganza, nei toni sempre misurati,
Un barbaro gesto, vestito di insano,
un cuore immaturo, ricoperto di barbarie,
ed un drammatico atto, 
frutto di un’ignobile mente,
spegne la luce dei tuoi occhi.
Dolce, brillante, luminosa stella.
Ed urla la tua anima
nel silenzio del tuo labbro;
un silenzio lacerante,
che spezza ogni cuore sincero.
Ora il cielo, meta nell’immenso universo,
ti accoglie, dolce luminosa stella,
tragica vittima d’un ignobile, misero essere, 
che offende il creato.
Alzo gli occhi al cielo e vedo una stella:
Sono i tuoi occhi, vispi e brillanti, 
che, amorevoli, ancor, vegliano su di noi,
sul nostro terreno viaggio.
Quel soffio di vento, 
che affidi al firmamento, 
è come dolce carezza, che tu, 
immenso cuore, indomita, 
regali ancor, come un abbraccio,
a sorreggere i tuoi cari.
(Gaetano D'Alessio)

Danae Raffaella (Maria Raffella Papa) via mail
UNA SIGARETTA
 Dopo quella notte in cui
mi tenevi con forza tra le tue braccia
e le tue dita
creavano solchi sulla mia pelle
mi hai lasciata sola
come una sigaretta
che per la fretta hai gettato via
e aspetta la pioggia per spegnersi.
Ora è cenere sulla tua pelle
che il vento spazzerà via
mentre io ancora brucio
di quei soffi non tirati.
Di quei baci mai più dati. 
(Raffaella Danae)

 D'Annunzio Samantha
SENTIERI 
Grigie sfumature all'orizzonte,
nebbia fitta senza visione,
lunghi percorsi ,dove lo stato d'animo la fa da padrone.
Sentieri di vita,
immagini,ricordi ,parole.
Percorsi di sentieri ,
dove scorre in fretta una storia vissuta a pieno.
Sentiero,accompagna la mia anima dove la luce scalda cuore e amore.
(Samantha D'Annunzio)

De Bernardo Vincenzo
‘O STURZILLO
 Si me piglia ‘o quarto d’ora,
ovvero, in preda a nu sturzillo,
tengo ‘e fiamme, int’’e capille,
meglio a nun me stuzzicà!
 
Nun ‘o ssaccio ‘a che dipende
ma me piglia all’improvviso,
mentre stevo in Paradiso,
all’inferno sto a brucià!
Ma, po’, basta che mia moglie
dice: “ Enzù, te veco strano…”-,
nfronte, po’, me passa ‘a mano
e me sto’ a tranquillizzà!
 
E io ce ‘o dico: “ Rusinella,
senza ‘e te comme facesse?”-
-“ Enzù, tu campasse ‘o stesso…,
‘o Pataterno nun te vò!”-
(Vincenzo De Bernardo)
 
Traduzione dell’autore ‘O STURZILLO (LETTERALMENTE: FORMA DI CONVULSIONE DEI BAMBINI; IN QUESTO CASO: NERVOSISMO IRREFRENABILE)
Se m’acchiappa il “quarto d’ora”, / ovvero, in preda a nervosismo, / ho le fiamme, tra i capelli, / meglio a non stuzzicarmi! / Non so da cosa dipenda…, / ma mi prende all’improvviso, / mentre stavo in Paradiso, / all’inferno sto a bruciar! / Ma, poi, mi basta che mia moglie / mi dica: “Enzo, ti vedo strano…” , / sulla fronte, mi passa una mano / e, subito, sto a tranquillizzarmi! / E io glielo dico: “ Rosinella, / senza te come farei!?”- / - “ Al posto tuo non mi spaventerei… / il Padreterno, ancora nun te vò!”-

De Curtis Antonio (pseudonimo)
***
 Piove
piano
sulla città,
come il pianto
sommesso
d’un uomo.
(Antonio de Curtis)

De Domenico Lelletta
GIOIELLI UNICI
 Due gioielli incastonati nel mio cuore
che la vita mi ha regalato.
Un unico battito ci unisce
fino a farci diventare un'anima sola.
Guardo i loro occhi
e mi perdo nell'infinito,
ascolto la loro voce e mi sembra di essere cullata dolcemente,
le loro carezze sul mio viso mi fanno sentire protetta,
assaporare i loro baci mi ...estasia.
A loro do' tutta la mia vita incondizionatamente,
con loro non temo nulla,
nemmeno il buio piu' profondo mi fa paura.
SIII!!!Due diamanti che brillano di luce propria...I MIEI FIGLI.
Nessuno mai li portera' via da me,
perche' nessuna combinazione e' capace di aprire il mio cuore,
perche' e' unica ed e':
l'AMORE DI UNA MAMMA.
(Lelletta De Domenico)

De Leonardis Davide
LEI
 Sapore della notte 
dolce
amara
gola secca 
occhi gonfi
caviglie attaccate l'una all'atra profumo floreale di colonia
protettore della bontà
che mi dorme accanto
dolce e sensuale
morbida e glaciale
occhi che raccontano
stanchezza
occhi che non dovrebbero essere mai stanchi
donna che la vedi 
scorre leggera
per le strade della città
unica 
rara
un'anima che ha paura di questo mondo e trova il coraggio di affrontarlo ogni giorno
donna che dopo ogni lotta cade esausta al tuo fianco
vittoriosa
i nostri respiri che cantano sincronizzati
la coreografia di due corpi che si sono sempre amati
il nostro palco è su di un letto,
il nostro teatro
4 mura ed un tetto
uno spettacolo che perdo quasi ogni notte
costretto dal sonno e dal mattino che incombe
ma non questa notte..
questa volta la vivo fino in fondo
domani sarò stanco
ma non si può chiedere all'alba di sorgere a mezzogiorno.
(Davide De Leonardis)

De Simone Luigi
***
 Fragilità il suo nome 
ma immenso il suo sguardo.
Il manto della notte 
mi cela il cuore. 
Tu luna lasciami,lasciami
quel senso chiamato ansia 
che osa penetrare nel mio animo
allontanami dal pensier mortale
dammi la tua luce eterna, al di la del buio 
non voglio altro il tuo calore il tuo amore 
Ti prego mia luna
non guardarmi questa notte 
immagino solo due occhi tristi
forse sono i miei che aspettano
la luce delle stelle ove il cielo sembra scuro 
perché per un istante ho spento il mio sguardo.
(Luigi De Simone)

De Stefano Tiziana
HALLOWEEN
 Costumi macabri
nei cortei giovanili
i festini adottati.
Riti celtici
nei riposi lunari
i visi scarni.
Tripudi autunnali
nei tepori morenti
i tetri trastulli.
Miti antichi
nei migranti spiriti
i teschi raggianti.
Viaggi oscuri
nei tragici teatri
I mostri moderni.
(Tiziana De Stefano)

Debiti Luca
"PER NON MORIRE"
 Ho alzato argini
e cinto di mura
il mio cuore,
per difendermi.
Ho tagliato ponti
allagando i fossati
dell'anima,
per proteggermi.
Ed ho cercato
fino alla fine
qualcosa, qualcuno,
per non morire
della mia solitudine.
(Luca Debiti)

Del Mare Eraldo
***
 A volte,
una poesia che cerca il "da solo, ha bisogno di compagnia.
A volte,
parlare di morte è udire la propria funebre litania.
A volte,
anche un bicchiere di coraggio liquido può essere nostalgia.
A volte,
è nel fondo di un bicchiere che vedi l'allegria.
A volte,
è nel silenzio della sera che senti l'armonia.
A volte,
hai solo bisogno di tempo perchè si schiarisca la fantasia.
Ma, ogni volta,
hai dita puntate e lingue insorte,
a far da contorno alla tua sorte
(Eraldo del Mare)

Del Vento Giusy
Cuore impolverato
 Di malavoglia sono uscito fuori
per sciacquare il cuore in acqua di mare
Mi son fatto beccare da un raggio
di sole, appoggiato sulle scarpe.
Guardando in alto ho letto 
nuvole bianche e romanzi d’avventura.
Ho speso trenta centesimi dal fornaio 
per addentare una calda poesia.
Salutato cordialmente i miei occhi 
riflessi in una vetrina di moda 
mi sorridevano.
Sotto una finestra aperta, una canzone
quindi ho pensato a mia madre
a me
al mio cuore
alla primavera che stava per arrivare
al mare, che mi stava aspettando
per lavare il cuore 
al vento di levante, incaricato di asciugare
e non volevo più tornare.
(Giusy Del Vento)

Dell’Acqua Nicola
“PASTICCHE”
 Come pellegrini
in viaggio
alla ricerca di un confessionale
dove riporre le proprie speranze
per espiare i propri peccati,
cosi ragazzi
dal cuore fragile
e dall’anima indifesa
si lasciano trafiggere
da facili felicità
effimere
per bruciare una vita intera
dalle emozioni
straordinarie e indelebili.
E invece no,
una pasticca quella si
per leggiadre emozioni
per un bruciare di cervello
in sacrificio dei despoti 
del denaro.
Lacrime amare
per lacrime di sangue
scendono sui visi 
di genitori e amici,
un mazzo di fiori
una tomba
e un amen,
ma la battaglia eterna per una vita migliore
una vita possibile
non conosce morte
non conosce tombe
non conosce la tragedia
della carne,
ma conosce solo
l’eternità dell’amore
e il sacrificio della lotta 
per esso.
(Nicola Dell'acqua)

Di Alessandro Alessandra
‘N’AMORE CHE NUN MORE
 Regazzetto borghesotto
che te feci cascà ‘n’occhio
su ‘n’amore che nun more
che te fece batte er core.
Se pur cicciotta era bella
da fa ‘nvidia a ‘na modella
l’occhi tua ‘nnamorati 
la guardaveno sgranati.
Certo un pò hai lottato
mar suo core hai rubato
luminoso er suo soriso
era ‘ntriso ner suo viso
e tu sempre ‘nnamorato 
nun je l’hai mai cancellato.
Nun teneva i sòrdi tua
‘n ber guàio pà famija
co tu padre hai litigato
ma nun te n’è mai fregato.
Così annanno contro tutti
la sposasti senza ‘ndugi
tre bei fii t’ha donato
che famija c’hai formato!
Senza tanto st’aspettà
‘na nipotina st’arivà
e tu fia fece presto
anche ‘n’artro ber bimbetto.
Troppo presto ciài lasciato
a nonna er core s’è spezzato
er soriso che mo c’aveva
nun portava tanto fiera.
Ner suo core ‘mmacolato
lei nun t’ha mai cancellato
e si er tempo poi passava
è sempre a te che lei pensava.
Noi ormai granni tutti felici
ce lasciò coi suoi sorisi
noi sempre che ve pensamo
er passato nun è lontano.
Er ricordo resta vivo ‘ntensamente
ve c’avemo sempre ‘n mente 
ner profonno der nostro core
c’è ‘n’amore che nun more.
(Alessandra Di Alessandro)
 
Traduzione dell'autrice: Un amore che non muore. Ragazzetto borghesotto / che ti fu cascato l'occhio / su un amore che non muore / che ti fece batte il cuore. / Se pur cicciotta era bella / da far invidia ad una modella / i tuoi occhi innamorati / la guardavano sgranati. / Certo un pò hai lottato / ma il suo cuore hai rubato / luminoso il suo sorriso / era intriso sul suo viso / e tu sempre innamorato / non gliel'hai mai cancellato. / Non aveva i soldi tuoi / per la famiglia erano guai / con tuo padre hai litigato / ma non ti è mai importato. / Così andando contro tutti / la sposasti senza indugi / tre bei figli ti ha donato / che famiglia che hai formato! / Senza tanto dover aspettare / una nipotina sta per arrivare / e tua figlia fece presto  / anche un altro bel bimbetto. / Troppo presto c'hai lasciato / a nonna il cuore si è spezzato / il sorriso che ora aveva / non portava tanto fiera. / Nel suo cuore immacolato / lei non ti ha mai cancellato / e se il tempo poi passava / è sempre a te che lei pensava. / Noi ormai grandi tutti felici / ci lasciò con i suoi sorrisi / noi sempre che vi pensiamo / il passato non è lontano. / Il ricordo resta vivo intensamente / e vi abbiamo sempre in mente / nel profondo del nostro cuore / c'è un amore che non muore.

Di Camillo Mariella
GIORNO DI MARZO
 Dimmi perché la bellezza è amara
perché la terra è nostra madre,
perché l’amore non è più il re.
Se qualche volta mi pensi,
pensa al mio silenzio
ricordati le mie carezze.
Se ti ho ferito perdonami,
se ti ho ucciso, mi perdoni Dio.
In nove mesi si crea un bambino,
un’anima anche.
(Mariella Di Camillo)

Di Cristofaro Paolo
CONNESSIONE IN CORSO
 Accendi i tuoi occhi
e lega il tuo respiro
a quella luna distratta
che solca un cielo
saturo di ricordi lontani.
Non nascondermi nulla:_
ho una memoria infinita
e posso scindere
l’attimo
dove transita il bene e il male,
la pace e la guerra,
il bianco e il nero.
Aggancia il tuo sorriso
a un volto di passaggio,
a un petalo di fiore di campo,
a una carezza svogliata
a un colpo di cannone a salve
e rimani in attesa,
nella strabiliante attesa
di un mondo infinito
che parla di venti,
di luci, di sospiri,
un mondo che da sempre
ti appartiene.
(Paolo Di Cristofaro)

Di Domenico Gustavo
ER GRILLO E LA LUCCIOLA
 Na’ notte, na lucciola ,vaganno pe’ li prati,
vide de dietro a n’cespujio, du’ nammorati.
S’anniscose bene bene, pe’ nun fasse scoprì,
vecino a n’grillo curioso, che faceva crì crì .
Che fanno? Je disse er grillo disturbato!!
Tutti stanno a dormì e loro, sopra ar prato!! 
Guarda n’po’? Stanno a litiga? Se le danno??
Annamoje a dà fastidio, così se ne vanno!!!
Statte fermo, ie disse la lucciola, continua a cantà!
So’ momenti belli , so’ due che se stanno a’ amà .
Noi semo ‘nsetti, o’ famo senza sentimento,
loro, se ameno, e sto’ mugolìo, nun è un lamento.
E’ la voce der core che sussura te vojo bene!!
S’abbracceno, se baceno e se scordeno le pene!
Lasseli fà, i’ arimaranno li segni su la pelle,
e fra n’po’, se gireno ar celo, a vedè le stelle.
(Gustavo Di Domenico)
Traduzione dell'autore: Una notte una lucciola, vagando nei prati, / vide dietro ad un cespuglio due innamorati. / Si nascose bene per non farsi notare, / vicino ad un grillo che cantava. / Che stanno facendo? Disse il grillo disturbato! / Tutti dormono e loro sopra il prato! / Guarda un po’? Stanno litigando? Si picchiano? / Andiamo a dargli fastidio, andranno via! / Stai fermo, disse la lucciola, continua a cantare! / Sono momenti belli, si stanno amando. / Noi siamo insetti, lo facciamo senza sentimento, / loro, si amano, e questo mugolìo non è un lamento. / E’ la voce del cuore che sussurra “ti voglio bene”! / Si abbracciano, si baciano e dimenticano i dolori! / Lasciali fare, gli rimarranno i segni sulla pelle, / E fra poco si volteranno al cielo per mirare le stelle.

Di Giannantonio Tommaso
LA NOTTE DEI SOGNATORI
Mentre le maschere del giorno
bruciano nell'aria fresca,
nella luce della notte
si cela l'orizzonte.
Il buio scende
come uno strato di neve
tra la gente,
e scompaiono le medaglie
nella notte dei sognatori.
(Tommaso Di Giannantonio)

Di Liberto Marilù
NEVE NEL DESERTO
 Neve nel deserto,
bianco risalta 
sul rosso della sabbia.
Contrasto violento
assurdo alla vista.
Così anche noi,
nella nostra opposizione,
creiamo contrasti d'idee.
Cerchiamo qualcosa 
che ci unisca,
disperatamente attratti
dalla nostra diversità,
ci amiamo e ci desideriamo. 
Sogniamo ad occhi aperti
di unirci in un amplesso
di calde emozioni.
Fuggiamo, ma poi
ci rincorriamo.
Dubitiamo,
eppur ci amiamo.
(Marilù Di Liberto)

Di Maria Rosetta
LA VALIGIA
Da qualche tempo
ho tolto la valigia
dall’ armadio
e l’ho riposta
sulla sedia, accanto al letto.
La vedo la mattina
quando mi sveglio
e penso: ancora un giorno
m’è stato regalato,
ed è l’ultima immagine
quando m’addormento…
Così mi sento preparata,
pronta a prendere
l’ultimo treno dell’esistenza.
Dentro la valigia
ho messo i miei anni migliori,
quelli in cui ho educato,
le gioie e i sorrisi dei bimbi
ormai uomini e donne
proiettati alla vita.
Ho messo incomprensioni,
gli errori, tanti…
Ho messo le gioie dell’amicizia
e i tormenti d’amore,
le mancanze, i rimpianti.
Poca la carità, poco il perdono
e la povertà di spirito.
Non so se la valigia sia pesante
ma penso che ci sia un angolo
dove posso ancora sistemare
qualche gioia che vorrei ancora dare…
Il biglietto è stato fatto dalla nascita.
Classe unica. Posto sicuro…
E intanto vivo il momento presente
per dono del Cielo…
(Rosetta Di Maria)

Di Mauro Angela
SILENZIU
 Bla, bla, bla
Drin, drin, drin
Bip, bip
Nun si vivi senza sonu
duna sbriu alla jurnata
pari d'obbligu lu muvimentu
pi ssiri na pirsuna 'mpignata.
La trottula gira e rigira putenti
quannu si ferma ha persu lu centru
cunfusioni, disagiu, vuotu
sulitudini, patimentu, morti.
Attisamu l'aricchi, shshshsh .... silenziu
la sinfunia di l'anima trova spaziu
oasi suavi nta l'orgia quotidiana.
 (Angela Di Mauro)
Traduzione dell'autrice. Silenzio. Bla, bla, bla / Drin, drin, drin / Bip, bip / Non si vive senza suono / dona allegria alla giornata / sembra d'obbligo il movimento / per essere una persona impegnata. / La trottola gira e rigira forte / quando si ferma perde il centro / confusione, disagio, vuoto / solitudine, patimento, morte. / Tendiamo le orecchie, / shshshsh ....... silenzio / la sinfonia dell'anima trova spazio / oasi soave nell'orgia quotidiana.

Di Palma Raffaele
ASCOLTA LA NOTTE
Ascolta la notte
il desiderio dell'amata
quegli occhi nel buio
dentro la marea dei venti
avventura e rifugio
il sapore della vita
un futuro ignoto
le stagioni in fuga
in pochi sguardi
cogliere quel fiore
e nondimeno
le gioie più seducenti.
(Raffaele Di Palma)

Di Paola Claudio
NOTTURNO (26)
(Come …)
 Come un sottile filo di vetro
si schiude una perla.
Come umidi universi nella notte
accarezzati trapassati simili.
Come regina dei corpi
-controcorrente-
Come forma di un velo che
nasconde i sensi.
Come suono incerto di un autunno 
che lega nel silenzio.
Guardandoti ho gustato il tuo sapore
come fune incastonata nella pelle.
(Claudio Di Paola)

Di Paoli Antonella
DONNA DI SABBIA
 Donna di sabbia,
che un colpo di vento può sollevare,
che l'acqua del mare può trascinare,
che la tua mano può disperdere tra le dita.
Scorro granello dopo granello
nella clessidra del tempo inesorabile.
Impastami con acqua,
dammi una forma
ed io non sarò più così fragile.
Ma attento che il risucchio dell'acqua
non mi disperda al largo
e mi mescoli alla sabbia dei fondali
dove non potrai riconoscermi.
(Antonella Di Paoli)

Di Prima Nello
La MAGIA DEL FARO
 Nell’andare per mare di notte,
la luce di un faro lontano:
Segna qual è la rotta, 
dice dov’è la Terra, 
dà forza al navigatore per arrivare …al porto.
Nelle notti senza stelle,
la luce lanciata da un faro al mare:
È un atto d'amore verso l'ignoto.
È un messaggio forte, senza destinatario.
È un messaggio cifrato ad un marinaio.
È la speranza gridata ad un naufrago.
Quanta fatica, nel cercare di raggiungere quella luce!
Quanta speranza, che quella luce serva a qualcuno!
Non è dato sapere se nella vita
si è solo marinai,
guardiani del faro,
o a volte entrambi!
É certo, che nella luce di un faro:
C’è sempre una gioia sommessa!
C’è una speranza, sopraffatta dalla fatica! 
C’è la sfida tra avventura e certezza!
Un faro:
È l’orgogliosa solitudine che sfida il vento ed il mare.
È il bisogno di natura, senza limiti di tempo.
È il ritrovar se stessi, tra amicizia e amore,
È tutto, ... è niente, …è … la magia del faro!
(Nello Di Prima)

Di Sabatino Luigia
* * *
 Tutto svaniva nella nebbia 
ma non dal tuo cuore .
Ti allontanavi piano piano
lungo il sentiero del dolore
le tue gambe ormai stanche 
trascinavano i piedi esausti
per non cadere ancora una volta 
dalla disperazione .
In una pozzanghera
d'acqua cristallina
si rispecchiava il viso tuo
non aveva nessun sorriso 
solo lividi, da percosse ricevute
e a brandelli, era il tuo sguardo ricucito.
Nell'aria , girovagava l'odore di vendetta
in quanto all'onestà, nessuno ha mai creduto
nel percorso ,meditavi tutto con sofferenza
dentro di te, rabbia, rancore e odio
dell'accusa che ti hanno regalato .
Stanco del tuo lungo barcollare
sotto un albero di foglie ti sei voluto abbandonare
e ad occhi chiusi lentamente respirare
in quel momento, niente volevi rimuginare
con voce fioca, chiedevi alla vita 
che… eternamente ti facesse riposare .
(Luigia Di Sabatino)

Di Vita  Maria
AH L’AMURI!                           
 Ah l’amuri chi sghezzi ca fa,
eru na picciridda e ‘ncuminciavu a aviri simpatia
comu ogni carusidda.
Studiavu e dumanni pi fari supplenza
‘nto privatu puttavu;
quannu na sira di Cannaluvari,
mentri na na festa ava ghiri,
‘ncuntrai l’omu di lu me avviniri!
Sulu incontru di sguardi fu,
ma di ‘da vota iddu non mi lassau chiù.-
Fici di tuttu pi conquistari lu me cori,
e iu ni fui attratta cu tantu ardori!
Ziti ni ficiumu e appoi ni maritamu
e di stu matrimoniu na bedda figghia procreamu.
Diciottanni ‘nsemi passamu
quannu ‘n ghiornu mi dicisti:” Chiu non t’amu!”
Lu munnu ‘ncoddu mi crollò
ma la me vita grazie a Dio non cessò!
Tanti boni cristiani aiu canusciutu
ca in ogni nicissitati m’ana statu d’aiutu!
Si rici ca ogni cosa succeri pi na ragiuni,
ma iu ancora non trovu sta scaciuni.
Ommai lu munnu a rovesciu va
e lu sintimentu scadenza ha!
Mi auguru di truvari lu veru amuri
ca m’accumpagna a tutti l’uri;
mi lu meritu e spiranza di truvallu haiu,
picchì:…“Si chiuri na potta e si rapi ‘n purtuni”
lu proverbiu dici…
e iu haiu cori di cridirici
E …chi Diu mi binirici!!!
 
Traduzione dell’autrice
Ah l’amore! / Ah l’amore che scherzi che fa, / ero una bambina e incominciavo a avere simpatia / come ogni ragazzina. / Studiavo e domande per fare supplenza / nel privato portavo; / quando una sera di Carnevale, / mentre ad una festa dovevo andare, / incontrai l’uomo del mio avvenire! / Solo incontro di sguardi fu, / ma da quella volta lui non mi lasciò più. / Fece di tutto per conquistare il mio cuore, / e io ne fui attratta con tanto ardore! / Fidanzati ci siamo fatti e poi ci siamo sposati / da questo matrimonio una bella figlia procreammo. / Diciottanni insieme abbiamo passato / quando un giorno mi dicesti:”Più non t’amo!” / Il mondo addosso mi crollò / ma la mia vita grazie a Dio non cessò! / Tante brave persone ho conosciuto / che in ogni necessità mi sono state d’aiuto! / Si dice che ogni cosa succede per una ragione, / ma io ancora non trovo questa scusa. / Ormai il mondo a rovescio va / e il sentimento scadenza ha! / Mi auguro di trovare il vero amore / che mi accompagni a tutte le ore; / me lo merito e speranza di trovarlo ho, / perchè:…Si chiude una porta e si apre un portone” / il proverbio dice… / e io ho il desiderio di crederci / E …che Dio mi benedica!!!

D'Istria Silvia
***
 Vecchia principessa dal bianco volto di cera
Ormai segnato e stanco,
Lo specchio riflette i tuoi occhi
In cui brilla ancora una luce bambina,
E le labbra ,non più di rosso melograno,ma ancora atteggiate nell'antico stupore...
Ti guardi con l'abito di seta che ad arte camuffa il corpo ormai sfatto,
E i vistosi monili dal rilucente brillio
Ad attirare gli sguardi ,un tempo tributo
Alla semplice bellezza senza orpelli...
Ma il cuore,vecchia principessa,ancora lo specchio dell'anima riflette quello di un tempo,
Che ti donarono fate generose e
Impavidi e impetuosi cavalieri amarono,
E ,vecchia principessa bambina,
Fiabescamente intatto si conserva. ..
(Silvia D'Istria)

Donati Simona
Donne violate
 
L'onda inquieta muove
minuscoli granelli di sabbia
Il mare d'inverno compagno d'un solitario gabbiano 
carezza quel corpo di donna 
riverso sulla spiaggia
I bruni capelli intrecciati dal vento sfiorano le lunghe ciglia chiuse nel sonno tornato bambino
La borsa rossa riversa il suo contenuto violato 
sogni e progetti sparsi qua e là in un grigio pomeriggio
Ha mai indugiato la tua mano assassina? Stai ascoltando quel grido di gabbiano furente?
È la natura che si indigna
Chissà se attraverso le coltri della tua furia cieca hai visto la sua mano bambina avvolta nella protezione paterna
Chissà se hai visto il suo viso di donna arrossire alla carezza di un amore
Ti sei soffermato a contare i muti testimoni di vita
riversi nel contenuto di una borsa svuotata?...
Di una vita violata?...
Lei non era ramo proteso verso il cielo da piegare 
Non era fierezza da schiacciare
Lei era germoglio da sbocciare
flusso del tempo da conquistare
voce da ascoltare
L'onda del mare carezza pietosa il fragile corpo di donna
e il gabbiano grida la sua furia
Il vento culla la sua anima tornata libera
mentre la pioggia 
che non lava 
bagna la tua anima sporca
(Simona Donati)

Donatini Rita
MUSICA DEL RISVEGLIO
 Piange il cielo
inerme
alla caducità dell'uomo
nell'opra sua;
un grido contiene 
la parola sprecata
nel muto dolore
dell'arsura o dell'inondazione
a chiedere:"Perché?"
Perché questo dramma,
questa rovina
a Madre Terra
che sempre donato ha all'uomo
l'incanto dell'anima sua profonda?
Infinito il pianto del seme malato
a germogliar nel prato avvelenato,
mentre le braccia del contadino
aiuto chiedono ai sogni,
per render reale nella natura
la musica del risveglio.
(Rita Donatini)
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